Mondiali FIT – Pagellone finale
- Scritto da Marco
- 05.05.2010 21:13.44
Alan Maldini 10 e lode – La copertina dell’edizione 2010 dei Mondiali. L’aria del Foro esalta il più “tennista” fra i giocatori di beach tennis. Alan si prende grandi soddisfazioni e le dedica “a chi mi dava per finito”. In realtà nessuna persona di buonsenso può essersi espresso in questi termini, anzi, Alan (anche) sulla sabbia è sempre circondato da grande rispetto. Tuttavia il mancino ravennate ha raggiunto i 33 anni, è limitato negli allenamenti da impegni di lavoro e nel 2009 ha avuto problemi al polso. Si poteva prendere in considerazione una flessione, anche alla luce dell’aumentata competitività del campo dei partecipanti. In questo senso la “risposta” di Alan è stata in grande stile, sempre imperniata sulla “sciabolata morbida” al servizio, su un migliorato rendimento alla risposta (già ammirato a Imola in marzo) e un inaspettato livello di gioco anche negli scambi lunghi. Alan porta a casa il torneo di qualificazione pre-Mondiale (vinto su un lotto di grande qualità e per il forfait dei finalisti Carli e Cappelletti), il titolo di doppio maschile e persino quello di doppio misto, strappato con Elena Vianello al compagno di coppia Meliconi (con Stefanelli). Un en-plein principesco!
Luca Meliconi 9,5 – Ricostruisce la coppia vincente con Alan Maldini e conferma che i valori tecnici possono superare ogni difficoltà. Gioca un beach tennis postmoderno, da play station, fatto di velocità eriflessi permessi dai suoi anni verdi. Deve trovare regolarità al servizio, ma questo titolo lo proietta definitivamente nell’elite di specialità. In molti gli vedono una somiglianza con il pattinatore russo Pluschenko, qui nella foto. Giudicate voi…
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Bacchetta & Spazzoli 9.5 – Una bionda e una mora, come le veline. Una attacca, l’altra difende, tutte e due sorridono e vincono quasi sempre. Mezzo voto in meno rispetto al massimo perché scelgono sempre modi “ansiosi” per arrivare al risultato. A Imola se la cavarono ai “supplementari” contro Bonadonna-Pretolesi; a Roma partono con l’handicap di un set prima di scatenare i cavalli del loro motore.
Il tabellone 10 – Con il recupero dei lungodegenti Barbieri e Marighella e con l’eccezione di due coppie femminili ferraresi (soprattutto mancava Viola Battistella) si può dire completo il campo dei partecipanti (esclusa solo l’enclave IFBT, ma ormai parliamo di eccezioni numerabili sulle dita di una mano). Per il nostro sport è un evento che merita di far stappare la bottiglia migliore e brindare
Calbucci 8 – In campo non raggiunge il risultato voluto, fermandosi alla semifinale. Ma il tabellone senza vuoti di cui parlavo sopra è una “creatura” che si deve in buona parte alla sua lotta instancabile a favore dell’unità del movimento. E’ un merito decisivo che gli va riconosciuto.
Marighella e Mingozzi 6 meno – Il binomio che ha dominato le ultime tre stagioni presto (entro maggio) tornerà a ricostituirsi e a rilanciare la sua sfida al mondo unito del beach tennis. A Roma gli M&M percorrono strade diverse, ma con un risultato (assai insolitamente) non brillante. Alex suda sin dagli ottavi (vinti solo al fotofinish contro gli ottimi Garavini-Ludovici), mentre in semifinale il suo servizione tiene, ma alcuni errori al palleggio ne macchiano la prestazione. Marighella torna alle gare con un approccio soft nel solo torneo di misto. Si esibisce nelle solite giocate ad effetto, ma qualche errore di troppo non fa fare al duo con Simona Bonadonna il cammino che da esso ci si aspettava.
Bianchedi – DiCori 8 – Si qualificano ad un torneo che ambiva ad essere il più importante mai giocato. Giusto che anche questo storico binomio ne facesse parte. Poi onorano il campo anche contro i campioni del mondo, cedendo due set per un soffio. Vista la condizione, un inserimento nella parte alta del tabellone li avrebbe resi competitivi addirittura per uno sbarco in finale.
Avantaggiato/Cramarossa e Cappelletti/Carli 8 – Dalla Puglia e dalla Romagna forze nuove per il beach tennis del futuro. Fanno un figurone, cedono solo alle malizie di esperienze superiori. Ma sono quasi pronti per grandi risultati.
Corzani-Mazzarone 9 – Al primo anno di binomio il duo tosco-romano centra un risultato clamoroso: la vittoria su Fiocchi-Felisatti nei quarti apre il cammino verso la finale, che viene onorata nonostante la sconfitta
Elena Vianello e Giorgia Gadoni 9 – La romana e la lughese sono le rivelazioni in campo femminile. La bionda romagnola accompagna in finale la detentrice Stefanelli, la tennista romana si porta a casa il titolo di misto, trovando subito feeling con “el principe” e fa buona figura anche con la nuova compagna tarantina D’Elia
La pallina (nella foto sotto la seconda da sinistra): zero. Non è che non piace: viene letteralmente detestata da tutti. Anche chi ne trae qualche vantaggio ne ha una pessima idea. E’ dura, non si controlla, danneggia le articolazioni, penalizza lo spettacolo… Dicono che per cambiarla si debba fare un iter che nemmeno la riforma delle pensioni in parlamento… Informate i signori ITF che uno sport giovane e in pieno sviluppo ha bisogno di strutture snelle per prendere decisioni veloci ed adattabili alle esigenze di crescita. Non di “board” parrucconi e lontani dalla realtà (e non si parla solo di palline…). Un personaggio pur controverso come il presidente della IFBT Bellettini non poteva essere contraddetto in una delle sue più frequenti affermazioni: “Chi vuol fare beach tennis deve avere i pantaloni sporchi di sabbia”.
I brasiliani 7 – Font e Prata si arrendono combattendo a Ercoli-Minighini. Bravi, ma per un voto più alto quella partita andava vinta. Un 6 di incoraggiamento e simpatia a Joana e Samantha, di cui conosciamo il valore, il cui torneo si spegne sin dal primo turno, a causa di un sorteggio crudele contro le campionesse del mondo che le disarma subito. Per motivi di ranking Joana non partecipa al misto e non può sfruttare la sua caratteristica mancina molto pericolosa in questa specialità
I francesi 7 – Discorso simile. Bravi come sempre, ma l’esame di maturità contro Tazzari-Petrucci viene mancato di un soffio, al termine di una partita accesissima (pure troppo e non per colpa loro). Anche nel misto, in semifinale contro gli esausti Maldini e Meliconi e le loro dame, non riescono a portare un equipaggio in finale.
Altri stranieri 6,5 – Il reclutamento fra i tennisti mette in luce una bella coppia di misto polacca (che va vicino più di chiunque altro a togliere il “triplete” a Maldini, procurandosi e fallendo 5 palle match nei quarti) due coppie di ragazze russe, un binomio maschile ceko e uno russo. Anche i giapponesi giocano in modo interessante. La strada è buona, i miglioramenti si vedono
La ITF 6 meno – Con l’aiuto del beach volley (che la settimana successiva ospiterà negli stessi spazi un suo torneo internazionale) ottiene a buon prezzo lo schieramento di 5 campi di grande visibilità sulla passeggiata del Foro (e questo meriterebbe il massimo voto). Ma la grande occasione è sfruttata maluccio. Mi risultano buoni riscontri sulla direzione di torneo (orari, campi, sorteggi), ma l’assenza di presentazione degli eventi tiene alla larga il pubblico (la finale si gioca con una cinquantina di spettatori, mentre altrove molti seguono annoiati le gare dei primi turni di anonime protagoniste del tabellone femminile di tennis). Le gare vengono giocate senza arbitraggio (o con arbitraggio pro-forma che non riesce ad imporre un minimo di regolarità di comportamenti e non interviene sul fallo di piede) e solo il livello mediamente alto di fair play consente l’ennesima chiusura senza problemi. Buona l’idea del coinvolgimento di Tathiana Garbin. La presenza fra le giocatrici della sorella Giorgia, tiene indirettamente informata delle vicende del beach tennis la nostra migliore tennista, Flavia Pennetta. Molto scarno (e senza foto) l’aggiornamento del sito ufficiale federtennis.it
Antonio Belli 10 – Personalizza il ruolo di arbitro della finale con simpatia e senza perdere in precisione, obiettività e concentrazione. E l’arbitro che ci vorrebbe in qualsiasi finale, punto di incontro fra la freschezza del nostro gioco in spiaggia e l’ambizione alla regolarità e alla precisione.
Previsioni del tempo 0 – Moderna superstizione dall’incredibile e ingiustificato seguito. Ladri di verità e di stipendi, come al solito
Commenti a Mondiali FIT – Pagellone finale
- Il 08/05/2010 09:47:46 marco quarantini ha detto:
modificherei il voto alla fit:5
motivazioni:Confermando la tua analisi mi permetto di aggiungere che la cornice delle semifinali e finali ,gia penalizzate dal fatto di essere disputate di martedì,con la conseguente partecipazione di pochi affezzionatissimi sostenitori,si sono svolte in un clima di fiera paesana in cui si intervallavano frammenti di giornale radio,informazioni sportive,musica il tutto ad un volume eccessivo.Sulla riviera romagnola siamo abituati ad incontri importanti che si svolgono quasi in religioso silenzio per il rispetto e la concentrazione dei giocatori.Credo quindi che il clima di festa paesana del mondiale non abbia contribuito, agli occhi del visitatore qualunque,al passaggio da gioco da spiaggia a sport serio e riconosciuto.marco quarantini