Delfino 2010: altre considerazioni

  • Scritto da Marco
  • 11.08.2010  08:49.40
REGOLE: Dal punto di vista dello svolgimento degli incontri, il sesto Trofeo Città di Cervia ha fatto registrare una sostanziale regolarità. L’endemica diffusione del fallo di piede (anche fra i giovanissimi, ed è la cosa che spiace di più) è regredita di molto, anche per gli interventi in “warning” dei giudici di campo. Il “vizietto” sembra sulla strada giusta per essere eliminato. Decisivo l’esempio che possono dare (e che quasi sempre danno) i top players più ammirati e carismatici: sono molto più corretti loro dei giocatori meno forti.
Inoltre, con mia grande soddisfazione, ho assistito all’eliminazione delle battute di prova prima del primo game di servizio. Era un vezzo e vizio anti-estetico, soprattutto in presenza di pubblico. Non lo rimpiangeremo.
 
MURO: La nuova “frontiera” tattica del beach tennis è senz’altro il muro, nato per contrastare lo strapotere di alcuni giocatori al servizio e affinato nelle tecniche da giocatori velocissimi e di gran riflesso o con ampio compasso di braccia. Il gesto (a suo modo spettacolare e tecnicamente interessante, anche se con la conseguenza di ridurre lo scambio a un solo istante fulmineo) è finito sotto esame regolamentare. La pallavolo consente il muro “invadente” (alcuni pallavolisti mettono praticamente le mani in bocca al giocatore che sta attaccando); il tennis, viceversa, obbliga ad eseguire il colpo nel proprio campo (salvo poi poter completare il gesto nello spazio aereo avversario ma solo dopo il tocco della palla). Nel dubbio interpretativo si era lasciato campo libero ai “muratori”, ma l’ITF sembra ora orientata a imporre con rigore la regola tennistica.
Questo ha portato l’arbitro della finale Stefano Cappelletti ad intervenire penalizzando un colpo a rete di Tazzari, con una decisione molto contestata, ma che sembra l’inizio di un periodo di attenzione maggiore a questo nuovo aspetto di gioco, che creerà sicuramente discussioni, visto che si tratta di un colpo molto veloce di difficile interpretazione (arriveremo alla moviola in campo e alla net cam?)
Da notare che qualcuno, soprattutto Marighella, sta perfezionando l’evoluzione della specie: la difesa dopo il muro! Amici amatori e giocatori della domenica, lasciate perdere, è roba per soli marziani.
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LA PALLA: Si era parlato a lungo della scelta di una palla nuova, mai usata prima d’ora. L’Artengo gialla e rossa ha superato l’esame e non ha fatto registrare lamentele. Risultato sensazionale per un popolo di giocatori molto esigente.
 
ROMAGNA E SANGIOVESE: Tre coppie su quattro semifinaliste vengono dalla città di Ravenna. Ci sono mille motivi per spiegare questa supremazia, ma ormai penso si possa parlare anche di DNA: credo che abbiano i globuli rossi a forma di racchettone. Hanno inventato il gioco, lo hanno perfezionato e una ne fanno e cento ne inventano per innalzare il loro livello. Nel quarto posto libero di semifinale si èinfilata la scuola romana, con il “gagio” Ercoli (anche lui in auge da un bel pezzo) e il giovane talentone Petrini, che ha trovato in Ercoli il giusto maestro per crescere in fretta.
La Puglia ha ormai eletto Cramarossa e Avantaggiato al ruolo di “punte” per i prossimi 15 anni, così come Appiotti e Girolimetti potranno rappresentare a lungo le Marche. La Toscana ha una presenza fissa almeno agli ottavi di finale, ma Mazzarone (come accadde al mondiale di Roma), Peri e Rosatone non disdegnano di puntare più in alto (seguite in proposito le spassose cronache di Giacomo Galdini sul sitowww.beachtenniswestcoast.it). La Sardegna ha in Stefano Tronci (fratello di Paolo, in diaspora eterna con la Federazione e pertanto dolorosamente fuori dal “Del-FIT” di quest’anno, che ha visto Stefano abbinato al conterraneo Marino) l’elemento più determinato. Milano ha trovato nel “cumenda” Andrea Penza la propria bandiera. Bologna c’è con un bel gruppone. Ferrara e Forlì sono da sempre al top.
Fra gli stranieri si può puntare sul carioca Vinicius Font, che deve trovare continuità di allenamento (“Indue settimane di allenamenti qui – ha dichiarato – ho visto il mio livello di gioco salire ogni giorno!”). I due ceki sono giunti ai sedicesimi e, con il campo di iscritti che c’era, non è risultato disprezzabile.
 
RAGAZZE: Poco… Sangiovese! Due delle finaliste erano di Taranto, una di Roma e solo Veronica Visani da Cesena ha tenuto alto l’onore della terra del Passatore.
Torneo caratterizzato dall’infortunio di Viola Battistella (peraltro una traumatologia rarissima per il beach tennis, come lo stiramento addominale, ancor più strano che abbia colpito un fisico flessuoso e scattante come il suo), che con Simona Bonadonna componeva una delle due coppie crak. L’altra, Bacchetta-Spazzoli, ha invece fatto crak tecnico, nell’unica giornata buia della stagione (“Accidenti! Proprio al Delfino…”ha mugugnato la nervosissima SuperBac, che non ha un rapporto fortunato con questo torneo)
 
ROMA CONTRO CERVIA ?
Il tennis non ha il campionato del mondo ed ha un rapporto molto scialbo con i Giochi Olimpici. Si caratterizza per 4 prove che si spartiscono la gloria mondiale di questo sport. Li chiamano “gli slam”.
Il beach tennis ha un mondiale, che si gioca a Roma nello scenario mozzafiato del Foro Italico, e un torneo come quello di Cervia che si staglia sugli altri per montepremi e struttura organizzativa e si adagia nella cornice più tipica del nostro sport: una spiaggia piena di gente.
Sono i due appuntamenti clou, nessun dubbio. Il beach tennis se li deve tenere stretti entrambi.
Vediamo di metterli a confronto in questa schedina…
Roma 1 – Cervia 2 – Pareggio X
Location: 1 (la spiaggia romagnola è bella e ci sono affezionato, ma al Foro batte il cuore pulsante dello sport nazionale, in quel chilometro quadrato si sono esibiti tutti i più grandi campioni dello sport di ogni tempo. Tutti. Di ogni sport. Di tutto il mondo. Fantastico)
Tabellone: 2 (il Mondiale patisce la necessità di dare spazio a binomi stranieri, spesso in viaggio di piacere o poco più)
Ambiente: 2 (il Foro è maestoso ma dispersivo; a Cervia si gioca gomito a gomito con chi questo gioco lo ama e lo capisce)
Montepremi: 2 (da due anni il torneo al Foro Italico non ne assegna affatto, dopo aver “splafonato” in occasione dell’edizione 2008)
Organizzazione: X (entrambi efficienti, anche se i partecipanti del torneo di Roma sono la metà di quelli di Cervia)
Visibilità e promozione 1: (a Roma ci si esibisce davanti alla stampa e all’interesse di tutto il mondo per il tennis: bisognerebbe però intercettarlo meglio)
 
Detto tutto questo… secondo voi è più prestigiosa la vittoria a Roma o quella a Cervia? Votate il sondaggio a fondo pagina
 
I GIOVANI
Nel tardo pomeriggio del venerdì pre-torneo si sono chiusi anche i tornei Under12 e Under14. Non dispongo dei nomi dei vincitori, faccio un appello al Bagno Delfino perché me li trasmettano così li scrivo qui per dare doverosa menzione a chi costruisce il futuro del nostro gioco.
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AGB
Presente lo stand dell’Associazione Giocatori che ha proseguito nella sua opera di rappresentanza del pensiero dei giocatori e del loro desiderio di “contare” di più nelle vicende del beach tennis. L’appuntamento clou per l’AGB, finita la stagione estiva, sarà la grande assemblea elettiva a cui potranno partecipare (e votare) solo gli associati (associarsi costa 10 euro; la tessera potrà essere fatta anche il giorno stesso dell’assemblea, di cui tra non molto si conosceranno data e sede)
 
NUOVI ARRIVI
La famiglia del beach tennis si è recentemente arricchita di due nuovi elementi: sono infatti natiTommaso Sarti (figlio di Ricky, finalista lo scorso anno e di Gabriella Boschiero) ed Emi, figlia di Elena Del Duca che vinse nel 2008 con Giulia Spazzoli.
All’annuncio dello speaker il pubblico dell’arena del Delfino ha dimostrato il proprio affetto per questi campioni con un lungo e sincero applauso.
 
TV
La simpatica e ormai espertissima giornalista Sabrina Sgalaberna ha seguito da vicino tutte le fasi del torneo con l’operatore Angelo. Le proporrà in sintesi su Nuova Rete con questa programmazione
17 agosto ore 23.10
18 agosto ore 23
19 agosto ore 13
20 agosto ore 22
 
ALTRI MEDIA
A tutt’oggi (giovedì 19) ancora nessuna notizia sul sito FIT. I giornali hanno scritto pochissimo. Solo internet, oltre alla TV locale sopra citata, compensa la fame di notizie degli appassionati del settore
 
I CLOWN
 
Per motivi tecnici è saltata la prevista animazione dei dottori clown del reparto di pediatria dell’ospedale Bufalini di Cesena. Era presente la sola Azzurra, splendido sorriso e cuore grande con i bambini ricoverati. Ha consegnato un riconoscimento al dottor Pascucci, che ha curato l’efficace feeling fra i nostri “Patch Adams” e i racchettoni. http://www.pediatriacesena.org/chi-siamo/
L’animazione è comunque andata alla grande con il sound dell’amico Sandman e le sue improvvisazioni al microfono (lanci, giochi, interviste…), le ragazzine del gruppo Ginnastica Artistica di Cervia, il cristallo della voce di Alessandra Abbondanza impegnata nell’inno di Mameli prima della finale, il concertino revival dei Joe di Brutto, la pesca benefica con ricchi premi e (di gradito contorno) la solita efficienza ed ospitalità romagnola delle strutture, dei bar, dei giochi per bambini.
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