foto Max Hamm – http://www.beachclub2010.de

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La novità tattica più evidente di questo Delfino 2010: ribattuta nel primo metro di campo. Paolo Tazzari e Marco Garavini l’hanno interpretata in modo variato e originale, a volte statica a rete, a volte dinamica con spostamenti laterali e frontali. Di loro ideazione anche un’incredibile schema “a trenino” uno avanti e uno dietro.

Per rendere efficace queste tecniche occorrono attenzione e grinta senza pause, oltre a non comuni doti di riflesso e velocità

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E così la finale è diventata anche una battaglia di schemi, di tattiche, di contromosse… qui gli M&M complottano qualcosa al riparo anche dalla lettura dei labiali

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Giovani ferraresi rampanti: Sofia Cimatti e Camilla Scala vengono dal tennis. Al Delfino si sono arrese in semifinale, ma la loro “corsa” è appena cominciata.

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Il diciottenne cesenate Michele Cappelletti decolla verso il suo smash sotto lo sguardo di Luca “Kakà” Carli. I due hanno incantato la platea del centrale impegnando a fondo gli M&M uscendo sconfitti, ma travolti dagli applausi

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Sabrina di Nuova Rete instancabile al fianco di tante realtà sportive locali

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“Ci chiamiamo Bond.

Vigliotti e Bond”.

 Il sodalizio dura da quasi tre stagioni e dà buoni risultati.

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Gli “artigiani” del beach tennis, Sarti e Barbieri: sempre un piacere vederli in campo

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Carina vero? E’ anche bravissima.

Alessandra Abbondanza ha cantato con forza e semplicità l’inno di Mameli prima della finale. Una riuscita idea firmata Bagno Delfino

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Non molto pubblico per la finale femminile: la grande prestazione di Laura Olivieri e Simona Briganti avrebbe meritato le “luci” dell’arena centrale

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“Smile” e “Cheese” consiglia Teo (che ha frequentato una buona scuola di lingue per imparare l’inglese) a Federica SuperBac (che vuole cominciare, viste le sue ormai numerose avventure internazionali). I due, fra pochi giorni, faranno parte della squadra italiana che volerà a Bermuda e New York.

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Alex esulta sotto lo sguardo di Claudio Battistini, uno dei commissari di campo. Claudio ha confessato che per la fatica della gestione del torneo è andato a letto la domenica sera per risvegliarsi solo… nel tardo pomeriggio di lunedì. Una faticata, ma ne è valsa la pena perché tutti hanno riconosciuto il valore e la qualità della macchina organizzativa cervese.

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Marighella contro Garavini, in una stupenda sfida di smash: si noti l’impeccabile stile di entrambi

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Racchette a terra e abbraccio liberatorio. 127 coppie hanno desiderato concludere così la loro avventura al Bagno Delfino, ma solo questi due ragazzi hanno portato a termine il progetto.

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… ma l’affetto del pubblico non manca anche agli sconfitti

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Alè! Anche questa è andata. Su le mani !