Da questi non accetto ordini
Penso che, da un anno e mezzo, tutti (T-U-T-T-I) i provvedimenti presi dal Governo Italiano e spalleggiati da un’opinione pubblica sdraiatamente unanime (giornali, tv, social network, influencer, artisti, politici, sportivi, ecc) siano stati a volte inutili, ma più spesso dannosi, per la risoluzione dello specifico problema sanitario e SEMPRE nefasti per l’organizzazione sociale, politica, economica, culturale, etica, solidale, scolastica, religiosa del Paese, nonché per la situazione sanitaria nel suo complesso.
Stracci facciali.
E’ l’argomento che mi sta più a cuore. Anche se che, più che sul cuore, si è depositato su altre innominabili parti del corpo.
All’inizio della crisi sanitaria tutti (tutti) i più famosi “esperti” avevano consigliato l’uso di una mascherina chirurgica in ambienti chiusi da parte di soggetti con sintomi influenzali. Poi un “doping emotivo” incontrollabile e disequilibrato ha invece rapidamente indotto il popolo a richiedere a gran voce un utilizzo generalizzato dello straccio anche da parte di chi stava bene e anche all’aperto, che il Governo (con il solito sostegno televisivo e massmediale) ha prontamente e populisticamente trasformato in obbligo, criminalizzando e demonizzando ogni opinione contraria.
I risultati sono stati nulli per la battaglia-covid: l’introduzione dell’obbligo (tarda primavera 2020) non ha modificato le curve di contagio e di ospedalizzazione, così come la rimozione parziale dell’obbligo (estate 2020) non ha portato alcuna conseguenza negativa e il ripristino dell’obbligo (autunno 2020) non determinato migliorie. Non risultano evidenze di contagio superiori fra chi non ha utilizzato il presidio rispetto a chi lo ha usato. Non è stata data alcuna rilevanza ad esperienze di numerose nazioni che non hanno utilizzato e tantomeno obbligato stracci facciali e non è stato dato alcun peso al fatto che ripetuti episodi di violazione dell’obbligo (legati soprattutto ad eventi sportivi) non abbiano avuto alcuna conseguenza concreta sullo sviluppo della malattia. L’utilità della museruola infame rimane unicamente un postulato teorico privo di supporti statistici. Si è sempre negata una sperimentazione scientifica seria della sua utilità (creazione di due comunità simili con istruzioni diverse per misurare le differenze di impatto fra chi la usa e chi non la usa), si è sempre sottolineato soprattutto il valore etico-teologico di questo oggetto (“è una questione di rispetto”, vignette autoprodotte con presunti e non verificati benefici di coprire la faccia, senso di militanza e di appartenenza ad un esercito del Bene in permanente lotta contro il virus, adesione teologica al piccolo sacrificio di respirare faticosamente e modificare i connotati allo scopo di meritare la benevolenza di una forza oscura che dovrà tenerne conto e preservarci dal Male).
Per certo, la mascherina (il termine mi infastidisce già dal suo suono infantile e sciocco) ha prodotto danni terribili che la maggioranza tende a sottovalutare (“cosa vuoi che sia una mascherina?” “io mi sono ormai abituato” ecc). L’incontro fra due persone, in Occidente, inizia d’abitudine con il contatto reciproco della mano destra disarmata e un atteggiamento del viso orientato ad un desiderio di vicinanza e di relazione (un sorriso, almeno accennato, nella generalità dei casi). Con lo straccio sulla faccia e l’eliminazione del rituale contatto iniziale (stretta di mano), invece, ogni individuo sbandiera preliminarmente la sua paura del prossimo e la paura che il prossimo deve avere di lui. La sociopatia imperante ha utilizzato la situazione a proprio vantaggio, per poter circoscrivere la propria socialità alla sola piccola cerchia di persone di fiducia, quelle meritevoli e autorizzate a vicinanza e contatto. Lo straccio della paura è divenuto uno strumento per mantenere ben lontane tutte le persone estranee, cosa che porta ad un disastroso peggioramento complessivo nell’evoluzione di una socialità umana virtuosa.
Non si parli, poi, della traumatica imposizione ai bambini, costretti a camuffarsi agli occhi dei compagni di gioco, di sport e di studio e costretti a intuire, attraverso l’offesa e la volgarità di una maschera, il sorriso e l’espressione facciale dei propri insegnanti e (abominio) talvolta pure dei propri genitori o fratelli.
Va poi rilevato il costo che le famiglie hanno affrontato per dotarsi di stracci e l’impatto sull’ambiente e sul decoro che la dispersione di questi oggetti ha causato in strade, spiagge, mari, fiumi, giardini, fogne di tutto il mondo. Infine un danno sanitario, per quanto minimo, legato al peggioramento della qualità dell’aria respirata (ricca di anidride carbonica autoprodotta e non dispersa), del contatto batterico (la conservazione degli stracci infami non è, di prassi, particolarmente curata, con contatti frequenti con borse, cibo, superfici sporche, sedili, monete, telefonini, ecc) e di piccoli danni dermatologici che qualcuno con la pelle delicata ha dovuto subire (soprattutto bambini).
Stare lontani.
Il Governo ha imposto il distanziamento sociale come regola di vita tuttora valida dopo 18 mesi dalla sua prima applicazione. L’utilità si basa su un principio teorico fideistico (“se la gente sta distanziata il contagio si limita”) ma nei luoghi dove questa “precauzione” non è stata adottata in modo così ferreo non si segnalano danni significativamente più rilevanti. E, a fronte di un vantaggio indimostrato e probabilmente inesistente, non si è badato allo sconquasso sociale, economico e psicologico che un simile comportamento induce sulle persone. Anche qui, nessun esperimento di NON attuazione delle norme di distanziamento per poter confrontare dati certi e omogenei. In definitiva abbiamo condotto una vita piena di merda e di paura per poi ammalarci lo stesso nella misura più alta al mondo. Cornuti, mazziati, distanziati, intristiti e illusi.
Numeri farlocchi.
Il Governo ha sbagliato a comunicare il numero dei contagiati asintomatici o pauci-sintomatici dando a questo numero una valenza negativa, mentre è un dato molto positivo (persone che acquisiscono una preziosa immunità naturale). Le epidemie si misurano contando i malati (non i sani). E ha sbagliato a funestare la vita dei portatori sani, spaventandoli e richiudendoli in costose e frustranti quarantene, estese addirittura a soggetti sani, negativi, ma potenzialmente a contatto.
Con i bambini gli “errori” sono stati devastanti. Del mascheramento abbiamo detto. La DAD, la chiusura delle scuole, le quarantene di gruppo per la presenza di un solo caso positivo o semplicemente dubbio… il tutto per una popolazione infantile non toccata dai danni del virus.
Tutti chiusi
Disastrosa l’esperienza del lockdown. Il Governo ha costretto gli Italiani negli appartamenti – ad una vita rinchiusa, esposta all’inedia, alla sovraalimentazione, alla pigrizia, alla paura fomentata dalla TV, alla digitalizzazione totale della propria vita sociale – tutti alleati di un’epidemia virale – negando il beneficio del camminare, delle spiagge, delle montagne, delle campagne, dello sport, della bicicletta, dei giochi, del sole, degli alberi, ovvero i più fieri nemici di un’epidemia virale (e della maggioranza delle altre malattie) e i più grandi sostegni del sistema immunitario
Il Governo…
Il Governo, nel pieno di un problema legato alle vie respiratorie, non ha vietato il fumo!!! E non ha mai dato istruzioni per una gestione sana e virtuosa del proprio corpo (alimentazione, movimento, ecc), in un periodo così difficile.
Il Governo ha sabotato (presumo intenzionalmente) ogni sperimentazione di cura domiciliare (pur se accompagnata da risultati rilevanti) per far risaltare il vaccino come unica soluzione del problema.
Il Governo ha fornito un’informazione statistica sulla vicenda sanitaria disordinata e insignificante. I dati avrebbero dovuto essere sempre rapportati con quelli degli stessi periodi degli anni precedenti, cosa che non è mai stata fatta, lasciando spazio a valori decontestualizzati finalizzati solo a spaventare (“cennntomila morti!!!” “mille contagi”, “terapie intensive piene”, ecc) come se l’esperienza di sovraffollare gli ospedali, ammalarsi e morire fosse una specificità dell’era covid.
Il Governo non ha mai chiarito (non avendo mai indagato in merito) il perché la prima ondata del virus abbia colpito solo alcuni territori del nord, risparmiando sostanzialmente due terzi della penisola.
Il Governo Draghi ostacola la diffusione gratuita di tamponi e l’adozione di tamponi meno invasivi per verificare e tracciare facilmente lo stato di salute degli Italiani. Non è un modo di comportarsi congruo ad una priorità di salute della comunità.
Il Governo Draghi ha confermato al Ministero della Salute il ministro del Governo precedente che ha portato l’Italia ai peggiori risultati sanitari del mondo.
Il Governo Draghi ha violato le norme comunitarie che impediscono la discriminazione dei soggetti in base al loro comportamento nei confronti del vaccino.
Gli organi di informazione, in un peloso senso di attaccamento alle disposizioni del Governo, hanno trasmesso quantità infernali di inesattezze, di blasfeme posizioni di monolitico fascismo sanitario spacciate per “scienza”, senza mai rettificare e scusarsi per le cose che, via via, si dimostravano inesatte e senza allontanare i soggetti responsabili di un’informazione errata.
Questo Governo tace sugli effetti collaterali alla vaccinazione e sulla ridottissima efficacia dei vaccini nel contenimento del problema covid (che, anzi, ha una possibilità concreta di essere stato rilanciato dalla campagna di vaccinazione, con un effetto praticamente opposto a quello che veniva propagandato).
Questo Governo mantiene uno stato d’emergenza che frantuma i diritti sanciti dalla Costituzione (e dalla Dichiarazione dei Diritti Universali dell’Uomo) senza che vi sia un solo indice di emergenzialità della attuale situazione sanitaria.
Quindi…
Questo Governo, che mai ha dimostrato di avere a cuore la salute del popolo (si aggiungano i tagli alla sanità e l’abbattimento delle azioni di prevenzione e di cura di altre patologie in nome dell’ “emergenza” covid), mi chiede di sottopormi ad un trattamento vaccinale sperimentale con modalità e toni ricattatori, di un’arroganza senza precedenti.
Questa imposizione, in questi termini, da parte di questo Governo criminale e stragista, non la accetterei a prescindere. Figuriamoci dopo la collezione di elementi fattuali che mi inducono, quantomeno, a sfruttare la mia età scarsamente a rischio e la mia buona salute complessiva per aspettare di capire meglio cosa sta succedendo a questo mio Paese e al mondo intero.