Ravenna. Aspettando mille diversi Claudio…
- Scritto da Marco
- 25.10.2014 14:05.50
Claudio Baglioni e il suo “Con Voi Re-tour” fanno tappa a Ravenna, a più di 32 anni dall’ultimo passaggio di un tour del grande artista romano (Stadio Benelli, “Alè Oò”, estate 1982).
Sarà sicuramente un evento. Non tanto per il numero degli spettatori, che comunque si prevede alto, ma per l’intensità del coinvolgimento che lo spettacolo di Baglioni sarà capace di generare in loro; oggi esattamente come oltre 30 anni fa, all’inizio dell’epopea dei suoi spettacoli nei grandi spazi.
32 anni fa Baglioni era l’icona della musica sentimentale d’autore: tutti i suoi brani più celebri parlavano di relazioni fra uomo e donna, fra ragazzo e ragazza, con pochissime divagazioni. Il pubblico di quel “Benelli” era pertanto conforme: prevalenza femminile e di teen-agers, qualche mamma festosa nell’accompagnare figli, qualche fidanzato annoiato ma pomiciante. Poco altro. Uno stadio pieno, ma un pubblico settoriale.
Claudio, per 32 anni, ha tenuto per mano questi ragazzi. Non ha mai negato loro le ballate sentimentali a cui deve denaro e fama, ma le ha inserite in una crescita artistica, culturale e umana che dura tuttora. Una sorta di gioventù eterna, che a Ravenna si riconfermerà miracolosamente cristallizzata nel corpo e nello spirito di questo 63enne.
Ci sono molti modi per apprezzare Claudio. Molti aspetti che lo vedono oggettivamente eccellere e (a mio avviso) primeggiare. Vorrei elencarli tutti, sperando di non dimenticarmene di importanti, perché la multiformità di questo talento e di questo genio presenta ogni volta aspetti nuovi e sorprendenti.
CLAUDIO CANTORE DI SENTIMENTI GIOVANILI. E’ il Claudio più anziano, più conosciuto, più affermato, a causa dello strabordante successo delle canzoni d’amore che ha composto nei primi 5 anni della carriera e che per lungo tempo (e forse tuttora) sono state, agli occhi di molti, la sua prigione dorata, il limite più serio alla sua credibilità come importante riferimento culturale contemporaneo, come intellettuale conclamato delle note e delle parole.
Domenica prossima saranno molti gli spettatori che raggiungeranno le gradinate quasi esclusivamente per liquefarsi sulle note delle vecchie “medaglie”, ripetendo un miracolo emozionale che dura da decenni.
Forse chi ha dato un corpo, un suono, una voce e delle parole all’esperienza più sconvolgente dell’essere umano (la gioventù innamorata), non potrà per definizione essere capace di fare niente di più importante, di più potente, di più interessante. “Baglioni mi piaceva all’inizio… mi piacciono ancora le vecchie canzoni…” dicono molte persone trasognate, pensando a quella felice mescolanza di ormoni che accompagnava ascolti, fantasie, incontri che si costruivano intorno a quelle note. E’ frequente, in ogni data di Claudio, che qualcuno (più facilmente qualcuna) faccia ogni cosa in suo potere per incontrarlo e potergli dire: “Signor Baglioni (o “Claudio” secondo la faccia tosta di cui si dispone) con la sua canzone XYZ ho conosciuto e sposato mio marito!” . Una frase stereotipata, ma pronunciata con tale intensità da dare la sensazione di essere esistita solo per quei due protagonisti. Come se solo loro due fossero stati affacciati ad un ideale balcone, ad ascoltare quel ragazzo con la chitarra e la serenata magica che avrebbe cambiato la loro vita.
Nella vasta scelta di canzoni di questo tipo (io la chiamo “produzione minore”, perché espressione di un artista talentuosissimo, ma ancora incompleto) fra le leggendarie “E Tu”, “Amore Bello”, “E tu come stai” ecc, scelgo il minimalismo di “Con tutto l’amore che posso”, che racconta di due ragazzini romani pieni solo di sogni e di un cartoccio di pane caldo, ma capaci, almeno per una notte, di sentirsi i padroni di una città così grande. https://www.youtube.com/watch?v=RxtPpj0M5Ys
CLAUDIO CANTA L’AMORE POST GIOVANILE. I brani sull’amore di coppia, più frequentemente dolente, pur ridimensionati nel numero e meno “potenti” nel successo commerciale e mediatico, non sono mai usciti dal repertorio di Claudio. Anzi, l’evoluzione umana dell’artista ha portato a cantare sentimenti più maturi e complessi. La capostipite di questo suo nuovo Romanticismo può essere considerata “Mille Giorni di Te e di Me” (1991). Titoli importanti sono “Tienimi Con Te”, “Niente Più”, “Per il Mondo” ecc. Fra esse scelgo “Quei Due”, dalle buie ambientazioni jazz, dalla trama allucinata e spiazzante. https://www.youtube.com/watch?v=TbKepxcykUc
CLAUDIO CANTA ALTRI SENTIMENTI. La voce di “questo” Claudio ha tentato di farsi sentire, ma ha quasi sempre pagato dazio sulla strada del successo alle canzoni d’amore “classiche”, dedicate a una donna. Eppure ha cantato di vecchi, bambini, figli, amici, padri, emarginazione, natura, città, montagne, mare, sport, viaggi, ecc.
Fra queste indico “Patapan”, dedicata al padre, che ritengo la miglior canzone italiana di ogni tempo.https://www.youtube.com/watch?v=utaxIYjKkAE
CLAUDIO “IMPEGNATO”. La canzone italiana, negli anni settanta, si divide fra gli “impegnati” (che frequentano festival politici di sinistra, cantano la protesta e il cambiamento, esibiscono jeans, eskimo e personalità alternative) e i “leggeri” (che vestono bene, vanno a Sanremo o al Festivalbar, propongono temi conservatori e rassicuranti, omaggiano la Fede e il potere). Quel Claudio è talentuoso, bravo… ma canta solo di ragazze. E così finisce nella schiera dannata dei Gianni Nazzaro, delle Orietta Berti, delle Cinquetti, dei Pupo… “E’ uno zuccheroso cantore degli anni verdi. Non servirà ad aiutare le nostre rivoluzioni”.
La bollatura dura a lungo. Poi gli impegnati si disimpegnano e i disimpegnati spesso rivestono di nuovi spessori le loro carriere. Claudio aspetta con pazienza di essere considerato “politico”, senza cedere mai alla tentazione di diventare “partitico”. Eppure… , a cercare sotto il velo dei grandi successi – in una “Ninna Nanna” pacifista, nell’urlo di insoddisfazione metropolitana di “Poster”, nella lucida analisi politico-sentimentale di “Ragazze dell’Est”, nel pugno rabbioso di “Noi No”, nella perfida satira di “V.O.T.” – ci sarebbe stato di che farsi apprezzare anche prima dalla “giuria degli impegnati”… https://www.youtube.com/watch?v=IYHVvRGgtgw
CLAUDIO TESTIMONIAL DI PROBLEMI SOCIALI. E’ un Claudio più recente, ma impegnatissimo, forse desideroso di recuperare molto del cammino perso. Concerti contro la fame nel mondo, contro la guerra, per i diritti umani, per raccogliere fondi per le ricostruzioni post-terremoto e per iniziative culturali, fino all’apoteosi di un Festival da lui ideato e diretto per dieci anni, per l’incontro dei popoli in una terra di permanente confine come Lampedusa.
Al dramma dei migranti è dedicata la recentissima “Isole del Sud”. https://www.youtube.com/watch?v=-e7tGOvV2V4
CLAUDIO COMPOSITORE. Al pubblico di più alta educazione musicale non può sfuggire la complessità delle partiture, la cura dei testi, la ricerca degli arrangiamenti, la perfezione stilistica dei brani proposti da Claudio, secondo standard di qualità già alti ad inizio carriera e poi continuamente ritoccati grazie all’esperienza, al leale confronto con grandi interpreti italiani e stranieri, ad un’inesausta volontà di migliorare e imparare. La struttura della protozoica “Questo Piccolo Grande Amore”, (pur mascherata da un testo adolescenziale e introdotta dal pacchiano effetto dello sciabordare delle onde) è un laboratorio di variazioni e di anomalie che fecero esclamare ad un illustre collega (Ron) “Sembrava venuta dallo spazio…”. Altre vecchie melodie su trame semplici e classiche della tradizione italiana, sono state di recente re-ingegnerizzate con effetti sorprendenti. Si prenda l’esempio rock di “Gagarin” o questa versione rap di “Poster”.
https://www.youtube.com/watch?v=Xv6kfuOwLoc
CLAUDIO ESECUTORE. Claudio è un formidabile strumentista al pianoforte e alla chitarra. E questa conoscenza delle parti suonate del suo show lo porta a scegliere una band di virtuosi. Spesso si è offerto in ambienti teatrali, per esasperare l’evidenza della sua bravura esecutiva. Uno dei suoi tour si chiamava “Incanto”. Come altro avrebbe dovuto chiamarsi il contenitore di performance del genere??? https://www.youtube.com/watch?v=XwxgXMhWjgQ
CLAUDIO CANTANTE. Le qualità vocali di Claudio sono facilmente riconoscibili anche da un pubblico meno preparato e sono andate migliorando negli anni, nonostante le corde vocali siano organismi umani destinati ad un fatale e biologico deperimento a cui Claudio si oppone fieramente, con un duro allenamento. Potenza travolgente, estensione in record di ottave (“tocca il MI siderale” disse scherzando ma non troppo l’amico Neri Marcorè), timbro inimitabile, tecnica sopraffina…
Nei tour dei teatri ha spesso proposto una versione “a cappella” di Buona Fortuna. Una volta, dopo il quadruplice cambio di nota dell’acuto finale, ha esclamato beffardo “però… con il play back si possono fare cose bellissime”, riferendosi alle critiche che aveva ricevuto per alcuni “aiuti” tecnologici nel tour degli stadi. https://www.youtube.com/watch?v=a7dBfoVRNpg
CLAUDIO POP STAR. Il palco high tech è creato su sua indicazione. Le coriste-ballerine, le luci, il suono, i movimenti scenici… Il tour “Con Voi” è di quelli curati in ogni particolare per non farlo mai calare di ritmo: carico, ricco di adrenalina, fatto per coinvolgere il pubblico nei cori, scatenandosi soprattutto nel finale, quando la security autorizza gli spettatori a lasciare il posto numerato e a fluire negli spazi intorno al palco per ballare e partecipare alle coreografie.
Su alcuni pezzi corali (Dagli il Via, Cuore d’Aliante, Sono Io, Noi No) l’energia sprigionata è massimale, impossibile rimanere fermi. La chiusura dello spettacolo, per tradizione, spetta a “La Vita è Adesso” con la “coda” del “Salta sulla Vita” introdotta nell’ultimo decennio e garanzia di vero e proprio delirio.
https://www.youtube.com/watch?v=Kqe1FLqmsY8
CLAUDIO SEX SYMBOL. Io sono serenamente eterosessuale e potrebbe non fregarmene niente. Però il fatto che ci sia un pubblico femminile così “ormonalmente” legato a Claudio (e che il 63enne Claudio ne sia tutto sommato lieto, vista la cura del fisico, degli abbigliamenti e dei dettagli) fornisce agli spettacoli una carica di elettricità e sensualità che li arricchisce. L’urlo che si leva quando arriva, le mani che si accalcano per toccarlo ogni volta che si può (e anche quando non si può) sono un valore aggiunto di adrenalina. Lui lo sa e ad ogni spettacolo non dimentica di gratificare la curva delle fans più selvagge (“Stai Su”)
https://www.youtube.com/watch?v=kiONUEY2ZEw
CLAUDIO PERSONAGGIO. Baglioni ha da tempo abbandonato gli atteggiamenti distaccati, ieratici e messianici che appartenevano alla prima fase della sua carriera (parole sofferte, toni da predicatore, ultra-timidezze) ed è diventato una brillantissima personalità pubblica, affermatosi anche in televisione in ruoli comici, di conduzione e di conversazione, soprattutto quando trova “spalle” intelligenti come è capitato spesso con Arbore, Fazio, Bonolis. Qui duetta con l’amico Fiorello. https://www.youtube.com/watch?v=4zA2_aKfWUg
Insomma, dentro ad un solo uomo albergano un compositore, un cantante, uno strumentista, un arrangiatore, un intellettuale, un poeta, una pop star, un sognatore, un “politico”, un architetto, un bell’uomo, un comunicatore brillante, una persona seria, onesta, umile, positiva, innovativa, originale e simpatica.
Difficile rimanere immuni a tutte le sfaccettature di questo personaggio. Se poi si considera (come faccio io) ognuna di queste espressa in lui al livello più alto che si possa trovare nel panorama artistico italiano… allora come poter mancare ad un ennesimo appuntamento con la sua arte?
“Vai a vederlo ancora??? Ma non è sempre uguale?” mi dicono i detrattori meravigliati da tanta perseveranza. Dinanzi a loro mi arrendo e mi dichiaro prigioniero politico: “Sì, grazie al cielo è sempre uguale”.