Charlene principessa triste

Scusate, lo so, non è la mia materia. Forse sarò impreciso, non ho conoscenze dirette. Ma non so se ridere o piangere… Anzi sì, lo so, è meglio ridere. Conserviamo il pianto per cose più gravi, di cui purtroppo non manca mai la scelta.

 

La notizia pare ufficiale: la principessina Charlene di Monaco – fresca sposa di Alberto Ranieri – è triste !

Non sorride, fa parlare i gossip di crisi, di fughe, di un rapporto già al capolinea, a poche settimane dal matrimonio che ha fatto sognare le cenerentole di tutto il mondo.

 

Ricapitoliamo. Una giovane ed attraente ragazza si fidanza con il principe Alberto di Monaco, il cui “stile” di vita, soprattutto in campo sentimentale, credo sia noto in tutta Europa, non esclusa la Romagna, dove il principe è stato avvistato nel tempio nostrano del trash, il “Pineta” di Milano Marittima, dal quale risulta essere uscito con diversi numeri di telefono in tasca.

La signorina Charlene, a differenza delle altre numerose frequentazioni di Alberto, strappa addirittura la promessa di matrimonio.

Già. Alberto probabilmente sarebbe andato avanti volentieri a mietere veline in sequenza, mantenendosi allegro e frescaccione. Ma il businnes del Principato, basato sull’occupazione militare delle prime pagine dei giornali rosa di tutto il mondo, chiedeva a gran forza la super-notizia, la (cosiddetta) “favola” con cui inzurlire un pubblico soprattutto femminile che non demorde nel suo attaccamento a questo genere di storie.

Alberto (come già Carlo di Inghilterra, altro elemento che, fosse dipeso da lui, aveva tutt’altri progetti) deve pertanto piegarsi al ricatto della ragion di Stato. E giunto ai ragionevoli margini finali di una onorata carriera da dongiovanni “assume” una velina come moglie.

Posso immaginare i termini dell’accordo proposto: cara… come ti chiami? Ah… Charlene… cara Charlene, il tuo compito è quello di sorridere nelle foto, indossare bei vestiti, non rompere i coglioni e (a richiesta) accoppiarti di nascosto con stallieri o altri addetti alla produzione di gossip.

E’ obiettivamente poca cosa che si chiede, in cambio di castelli, feste da favola, frequentazione di nobili e artisti, gran balli, copertine di giornali e odori di santità (come accadde per Lady D, grazie a mezza giornata di visita ad un lebbrosario; e come sostanzialmente anche per Grace Kelly, che si risparmiò pure il lebbrosario).

E la sventurata rispose (rispose SI, naturalmente, sai com’è…)

 

Bene, la principessa, però è triste. Pare che Alberto (udite udite) la tradisca. E che il frequentatore di Pineta ed ex fidanzato della virtuosa Naomi Campbell non la ami più… Ma no ! Un fatto assolutamente inaspettato.

Pare anche che sia un cretino di dimensioni sovrumane, perché oltre a tradire (lo fanno quasi tutti gli uomini che ne hanno una comoda possibilità) il principe (principe?) mette anche incinta le sue frequentazioni. Poi paga tutto, per carità. E’ un vero principe e il denaro (a proposito: denaro di chi? Quanto guadagna un principe a non fare un cazzo tutto il giorno?) non gli manca.

 

Mi dici, Charlene, cosa piangi? E dove vorresti scappare? Hai di fronte a te una vita stupenda, vestiti, viaggi, esperienze negate a qualsiasi altra tua coetanea. Hai un futuro scritto in rosa per i tuoi figli e per 5 altre generazioni. Possibilità infinite di studiare, di conoscere, di incidere sui destini del mondo, di frequentare chi vuoi (scienziati, intellettuali, premi nobel, filosofi, casomai gradissi,… ma se no anche stilisti, cantanti, calciatori, modelle). Puoi persino andare a letto con chi vuoi, in forza dei “crediti” che quel pirla di tuoi marito ti ha regalato, facendosi ciccare mentre fecondava vallette di corte.

Io non sono un mercificato venditore di carne umana, ma obiettivamente per piangere ci vorrebbe un coraggio di cui non sarei capace.

Tra l’altro, una volta smaltito il matrimonio (potrebbe volerci molto poco), fai sempre in tempo a prenderti un metalmeccanico o un impiegato dell’Inps. Quelli non ti tradiscono quasi mai. Al più ti possono chiedere un contributo per pagare la rata dell’asilo. Ma ti amerebbero tanto tanto tanto.

A tua figlia, quando l’avrai e potrai parlarle, spero insegnerai che l’amore non si misura né in euro né in castelli.

PS: per zappare la terra cercano sempre gente

 

M.O. (luglio 2011)

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