Elezioni 2013: Il triste fallimento di una democrazia

Elezioni – Il triste bilancio del fallimento di una democrazia

  • Scritto daMarco
  • 02.2013  20:39.13

 

L’Italia ha votato, decretando l’ingovernabilità e – aggiungerei – l’incontrollabilità di un Paese ormai incartato nel livore, nel furore distruttivo, nell’egoismo e nell’ignoranza. Vediamo, in stretto ordine di importanza, i significati più importanti del voto…

Prima cosa, la più importante, la più inquietante) C’è una consistente parte del mio popolo, più di una persona su quattro, che domenica si è vestita, ha cercato nel cassetto la tessera elettorale, ha controllato di avere il documento, è uscita di casa, ha consegnato il suddetto documento al presidente di seggio, si è fatta consegnare due schede e la matita copiativa, si è ritirata in cabina e… ha votato per Berlusconi !!!!! NON E’ POSSIBILE, NON E’ UMANO, NON E’ CONCEPIBILE, NON E’ DIGNITOSO, NON E’ COERENTE CON (l’eventuale, molto eventuale) INTELLIGENZA E UMANITA’ DI COSTORO.

Ho volutamente indicato tutti i passaggi per sottolineare che non è stato un gesto impulsivo, ma di un gesto criminale progettato, costruito e portato a compimento con la tenacia dei serial killer, con la cattiveria di Hitler.

Hanno condonato gli infami peccati di quel porco, la sua disonestà, la sua immoralità, il suo fallimentare progetto di sviluppo e di convivenza. Hanno creduto che avrebbe restituito l’IMU prendendo i soldi alla Svizzera (alla Svizzera???!!!) dai conti degli esportatori illegali di valuta (neanche Lenin oserebbe tanto e meno male – per lui naturalmente – che ha detto una minchiata così per fare il simpatico (?) di cui non dovrà mai rispondere).

Le hanno bevute tutte. Le hanno volute bere tutte. E se ne sono vergognati, perché nessuno si è esposto con la sua dichiarazione di voto per il porco. Tutti nascosti al calduccio delle fogne. Tutti a vergognarsi della loro pavidità, della loro mediocrità, della loro distruttiva voglia di buttare tutto in vacca.

Mi fanno orrore, mi fanno vomitare. Mi tolgono fiducia sul mio Paese. Il Paese che amo (che IO amo, mentre lui lo svende al miglior offerente, preparando la fuga alle Cayman per quando verrà il momento – e verrà, oh, se verrà – in cui la merda che ha sparpagliato nella storia gli si ritorcerà contro). E mi fanno crollare persino la fiducia nella democrazia. Se il “popolo” la usa in questo modo… arrivo a pensare che certe dittature non possano essere peggio.

2) Grillo, utilizzando metodi fascisti e demagoghi, porta un’ondata di umanità nuova in Parlamento. Le premesse non sono buone, ma non sappiamo come si comporteranno. Magari potrebbero riservare sorprese positive. Sospendo il giudizio.

3) Il gruppo dirigente del Centrosinistra certifica il proprio fallimento: impaccio, gaffes continue e un deficit totale di fascino e di idee innovative e trascinanti che SEMPRE devono contraddistinguere la sinistra e che sono totalmente mancate. L’onorevole Bersani dovrà (sempre troppo tardi!) prenderne atto e dimettersi immediatamente con effetto retroattivo.

4) Il malessere del Paese si raccoglie nella lista M5S. La destra eversiva raccoglie poco, al contrario di quanto avvenuto in Grecia e in Ungheria. In un lunedì post-elettorale così avaro di buone notizie, questa la incorniciamo.

5) La Lega Nord è a fine corsa, ridotta a patetica ruota di scorta e da cane (cagnolino) da guardia degli egoismi berlusconiani. La favola dell’autonomia e della secessione non poteva essere raccontata in eterno. Si rivela per quello che è. Rimane il nobile obiettivo del Federalismo, ma per quello possono bastare le forze responsabili degli altri partiti. Fine corsa. Senza rimpianti.

6) Sondaggisti, previsionisti, maghi, meteorologi, exitpollisti devono riconsegnare IMMEDIATAMENTE le ultime 12 mensilità percepite, dimettersi e vergognarsi. Se non lo faranno le forze dell’ordine, li tradurranno in carcere e li fucileranno alla schiena dopo un sommario processo.

7) Imparo oggi che fra i candidati Presidenti del Consiglio c’era anche l’ottantatreenne PANNELLA . Non ci sono parole.

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