Campovolo1 – Fianco a Fianco
Campovolo 1 – Fianco a Fianco
- Scritto da Marco
- 23.09.2012 11:12.15
A Campovolo, aeroporto in disuso alla periferia di Reggio Emilia, un popolo di160mila persone si è dato appuntamento per un epocale raduno musicale voluto e realizzato da alcune delle più amate rockstars italiane, con gli obiettivi (riusciti, riuscitissimi!!!) di raccogliere denaro da destinare alle popolazioni terremotate dell’Emilia e di dare, a questi nostri connazionali, un segno forte di speranza, di ricostruzione, di attenzione, di solidarietà…
Gli artisti si sono alternati sul gigantesco palco, costruendo oltre 4 ore di show, a tratti di grande qualità. Ma il vero “spettacolo” (concetto ribadito più volte da quasi tutti i big in scena) è stato il pubblico: unpopolo sterminato e pacifico, la “meglio gioventù” del nostro Paese. Non c’erano solo ragazzi, anzi, c’erano tanti di quelli che seguono i “campioni” sin dalle loro prime note e sono cresciuti e invecchiati con loro. Certo che la vastità degli spazi di Campovolo, il clima da campeggio, le lunghe attese, gli inevitabili disagi, hanno fatto rientrare tutti i presenti nella categoria “ragazzi”.
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C’è una canzone fra le meno conosciute del maestro e fratello Claudio che ben rappresenta il clima di Campovolo. Si intitola “Fianco a Fianco” e me ne servo per illustrare alcune immagini del pomeriggio passato a Reggio (se volete ascoltarla – che male non fa – clikkate quihttp://www.youtube.com/watch?v=0s71SIyi4jc)
Tutte le foto sono di Valentina, animatrice di un pullman di ravennati particolarmente vivace ed entusiasta (l’ultima foto, invece è di Miria)
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.Quando si accese l’aria…
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…di lampi e occhi in attesa
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si fece grano al vento tutta la distesa
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…di mani verso il cielo
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e ognuno come un ramo…
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dell’albero del mondo su cui crescevamo
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e nel ricamo nero della sera…
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…in una sola voce cantavamo
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il suono della terra…
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…soffiava quelle onde
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che avevano le stelle e il palco a far da sponde
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si alzavano le braccia come un immenso remo
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e navigammo un mare che mai scorderemo
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Fianco a Fianco (Claudio Baglioni – “Dall’album Sono Io L’Uomo della Storia Accanto” – 2003)
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quando si accese l’aria
di lampi e occhi in attesa
si fece grano al vento tutta la distesa
di mani verso il cielo
e ognuno come un ramo
dell’albero del mondo su cui crescevamo
e nel ricamo nero della sera
in una sola voce cantavamo (alè oò)
il suono della terrra
soffiava quelle onde
che avevano le stelle e il palco a far da sponde
si alzavano le braccia
come un immenso remo
e navigammo un mare che mai scorderemo
e in un bisogno estremo d’orizzonte
allora come in branco correremo
RIT : ancora a fianco
incontro all’aurora
di un giorno più bianco
ritorno di eroi
prima persi poi fianco a fianco
per stringerci intorno
Il fiato della notte
passò sulle fiammelle
che ci bruciarono così l’ultima pelle
e l’ultima canzone
lasciata come un memo
per scriverci che un tempo e qui ci rivedremo
quando usciremo a prenderci la strada
e un cuore saltimbanco spingeremo
RIT: Ancora a fianco (ecc)
E la speranza è l’ombra
che ci accompagna ovunque
a volta sembra morta
ma è lì comunque
e basta un po’ di luce
anche se sta allo stremo
per ritornare in vita là dove saremo
e non ci perderemo nel cammino
se lo sguardo in alto lanceremo
è un miraggio o è realtà quel chiarore oltre le dita
e la meta e a metà
di ogni viaggio della vita
RIT ci troveremo ancora a fianco