Quella di Reginella è una storia vera…

Quella di Reginella è una storia vera…

  • Scritto da Marco
  • 29.09.2006  15:58.01

 

Claudio con il gruppo di Reginella al Teatro Sistina (foto da www.reginella.net)

Claudio Baglioni è il mio artista preferito. Fin qui tutto normale. E fino ad un certo punto della mia vita è tutto normale, perché quasi tutti noi abbiamo un artista preferito.
Ascoltavo le canzoni, apprezzavo e memorizzavo i testi (quanti ne ho “ripassati” facendo le guardie notturne durante il servizio militare!), seguivo le rare apparizioni televisive, andavo ai concerti (mi ricordo il primo, nel 1986 a Rimini, si chiamava Assolo) e ai raduni del Clab (il primo, al Foro Italico, nel 1997, poi non ne ho più perso uno).

La “normalità” termina quando acquisto il computer (1999) e mi trovo per caso associato ad una mailing list di altri tifosi dell’artista romano. Si chiama “Reginella” (www.reginella.net) ed aveva trecento iscritti. Oggi ne conta più di 1500.
Mi rendo conto di non essere (come pensavo) uno dei più scatenati sostentori, ma che c’è un mondo (sono soprattutto donne) che segue Baglioni con un accanimento appassionato, a volte commovente e qualche volta anche patetico, nei casi più “morbosi”.
Partecipo alle conversazioni che nascono su Reginella. Per il primo messaggio mi viene chiesto un nick-name. Sto per firmarmi “Marco” quando mi impongo un po’ più di originalità, pensando che un nome ricercato possa facilitare il ricordo di quello che ho scritto e rendermi più ascoltato.
Penso all’ultimo disco, uscito da poco: “Viaggiatore sulla coda del tempo”. Viaggiatore… traveller… viajero… viajero… ma sì, suona. Mi firmo El Viajero, fa un po’ ridere (mia sorella si confondrà appellandomi “El Viados”, un collaboratore di Claudio mi scambierà per un allevatore argentino rifilandomi un “El Vaquero”), ma tanto – penso – non incontrerò mai le persone a cui mi sto rivolgendo.
In lista ottengo un po’ di attenzione; alcuni mi rispondono, altri si dimostrano interessati a ciò che scrivo.
Ad un concerto a Bologna una ragazza mi dice: “Ma tu che sei di Ravenna conoscerai senz’altro El Viajero…”. Nego imbarazzato. Un imbarazzo che si ripeterà altre volte negli incontri con gli altri “reginelli”, unendosi però alla soddisfazione per veder spesso ricordate e riconosciute le cose che avevo scritto.

Comincio a conoscere e frequentare i reginelli, i clabber, i tifosi di Claudio. E trovo un un popolo magnifico, un mondo a forma di me. Molti di loro sanno suonare strumenti, molti cantano, ballano, compongono. Molti scrivono cose bellissime, usano linguaggi raffinati ed appassionati, parlano un ottimo italiano e sono buoni ascoltatori, allestiscono, collezionano… c’è ogni volta vitalità e allegria, perché sono curiosi della vita, perché coltivano “la vita come l’arte dell’incontro” (queste parole di Vinicius de Moraes sono fra le preferite dello stesso Claudio).
E quando non possiedono questi talenti li sanno riconoscere ed apprezzare negli altri, con rispetto e attenzione.

La stranezza del mio pseudonimo mi aiuta; in molti lo ricordano. Serve per rompere il ghiaccio quando la mia persona si presenta per la prima volta, dopo essere stata solo una traccia luminosa sul PC. Come El Viajero organizzo un numero ormai divenuto molto alto di cene, viaggi al seguito degli spettacoli, serate televisive, conferenze, mostre, esibizioni teatrali, incontri di ogni tipo…
Grazie al Viajero (e grazie a Claudio, naturalmente) ho potuto conoscere persone straordinarie. Tutte importanti, alcune indimenticabili e magiche. Anche per questo, soprattutto per questo, la gratitudine che provo per questo personaggio è così forte e sentita.

Ho intervistato Baglioni due volte, ho visto una sessantina di suoi spettacoli, ho seguito i suoi sosia, scritto decine di articoli e migliaia di mail sull’argomento, raccolto il materiale che lo riguarda, fatto cose che ai più sono sembrate eccessive o estreme… ma non mi ritengo un fanatico se dico di non vedere l’ora di poter re-incontrare lui e il suo mondo. Perché sono certo che non sarà mai un incontro banale, una giornata sprecata.

El Viajero

Anche all’aeroporto di Madrid c’è chi pensa al Viajero…

 

 

 

Commenti a Quella di Reginella è una storia vera…

  1. Il 30/11/2006 10:53:39 ISABELLA (TRANI) ha detto:
    Caro Marco El V.,
    non imparerò mai a scrivere nè a pronunciare il tuo nick name….
    ma ho imparato attraverso questo, negli anni di Reginella(che sono anche i miei), a conoscerti ed apprezzarti.
    Hai un modo di comunicare UNICO!

    All’inzio per la verità non leggevo con molta attenzione le tue mail non so perchè…
    poi mi dicevano ..: “hai letto la mail di EL V….”
    ED IO mi sono soffermata sui tuoi scritti che sono dei veri e propri capolavori.

    non smettere mai di trasmettere….

    p.s. attento però ai destinatari quanto scrivi


    con grandissima simpatia e stima ti saluto …dal mio pezzo di Cielo

  2. Il 21/10/2006 13:12:25 Charo ha detto:
    Come antichissima scritta a Reginella (eravamo soltanto una trentina di personne) m’identifico parola per parola con questo articolo. Anche dalla lontanaza ho provato le stesse emozioni e ricordo benissimo quel raduno di 2000, alle porte del Palasport di Roma dove ho visto per la prima volta al mio simpatico amico virtuale di nick spagnolo Il Viajero. Eccoci alla fine di 2006 e la nostra amicizia continua, grazie a Claduio, grazie a Reginella.

    E per finire un commento alla foto per dire che in Madrid non solo all’aeroporto c’è chi pensa al Viajero

  3. Il 17/10/2006 17:31:32 A.L. ha detto:
    Ciao!
    Complimenti per il nuovo sito e la sezione su Claudio! Mi imbattei in reginella nel 1998 e sono nella foto lì sopra… anzi quella foto la fece non ricordo chi con la mia macchina fotografica.

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