Il racconto del Raduno di Rieti

Ciao a tutti,
il raduno di Rieti è stato uno dei più “classici” ma non per questo meno divertenti o interessanti. Claudio ha eseguito un programma di “Lati A” del suo repertorio, esibendosi in quasi tutti i suoi pezzi più famosi e soprattutto senza tralasciare nessuno dei pezzi più trascinanti e corali, a testimonianza del desiderio di fare un raduno “rock” e non certo lento.

Credo che scegliere cittadine di provincia dia un vantaggio nell’organizzazione
dell’evento; si era visto anche a Viterbo: in pratica senza l’apporto massiccio dei romani (che sono ben abituati ad avere grosse e numerose proposte di spettacolo e quindi molti, se c’è da fare anche solo un’ora di viaggio, fanno altre scelte), l’affluenza diventa più controllabile e quasi qualsiasi struttura diventa capace di contenerla. Io vi dirò che vedere qualche spicchio vuoto di tribuna mi dava un senso di sicurezza e relax.
Claudio ha cantato benissimo, dando energia e fascino anche ad alcune delle vecchie canzoni contenute nel suo CD di cover, e parlato anche meglio, con una chiarezza e una brillantezza di esposizione che non sono la cosa più apprezzata del suo essere artista, ma che a me affascinano spesso più delle canzoni. Ha “scortato” la lettura del bilancio di Coccia e la votazione (stargli così vicino significa anche proteggerlo e fargli da schermo contro fischi, lazzi, scherzi e cadute di attenzione) e si è sfilato alcuni sassolini contro chi lo prende in giro per il lifting, il play back (già, e qualcuno è anche fra noi), la gestione delle biglietterie, ecc.
Ho apprezzato la mancanza di ospiti, che, come volevasi dimostrare, non si sono fatti vedere, visto che non è stata data loro l’occasione di fare i piacioni sul palco. Correggetemi se sbaglio, ma non mi è sembrato di vedere Pino-So’ uno de voi-Insegno, il “Mago”-Sei il mio mito-Casanova; Loredana-Starei sempre co’tte-Bertè, Giggi-so’ ttuo fratello-D’Alessio, Anna-Claudio è il mio punto di riferimento-Tatangelo, Stefano-canto le tue canzoni dicendo che sono le mie-Rosso ecc… come volevasi dimostrare… Ma io non ho sentito la loro mancanza
A me è piaciuto molto il ripetersi della battuta al pubblico”Ma voi di che associazione fate parte?”, come dire: state con me o no? detta dopo aver ricordato alcune delle contestazioni più dure all’operato di Clab.
Bello anche l’apprezzamento finale, che se non ho capito male è stato “Siete
delle belle persone”.

Ci sono stati certi momenti, non ricordo esattamente i momenti precisi, in cui certi applausi fragorosi sono sembrati non rivolti a Claudio, ma in un certo modo… a noi stessi, al cammino che lui ha potuto fare grazie anche alla nostra ammirazione e al nostro sostegno. Sì, forse qualche bell’applauso andava anche rivolto a noi stessi e alla bella storia che abbiamo scritto con Clab.
Ha destato molta curiosità l’annuncio di una “sorpresa” che ci farà e si farà a tarda primavera in aggiunta al nuovo album di inediti. Non essendo tipo da linguaggi così misteriosi suppongo una cosa non collegata al suo percorso di artista, ma il sondaggio è aperto. Potrebbe anche riprendere a fare televisione o diosacosa…
Grazie a tutte le persone che ho ritrovato a Rieti per il modo festoso di ritrovarsi che mi consente di considerare sempre questo appuntamento annuale come uno dei più attesi e degni di essere vissuti.

Postille.

1) Possibile che nessuno dei musicisti abbia mai voglia di dire una parola di saluto?

2) Con un disco in spagnolo uscito da poche settimane non ci stava bene un piccolo omaggio alla Spagna (che peraltro era presente con parecchi sostenitori e con una bandiera)? A me piacciono soprattutto “Todo en un abrazo” e “Veras” (Avrai).

La mia classifica delle migliori battute dello show

1) “Vorrei rassicurarvi che dentro i taschini della camicia ci sono i microfoni. Non mi sono ancora fatto l’operazione chirurgica al seno…”

2) (dopo l’esecuzione di Buona Fortuna a cappella con quadruplice cambio di tonalità sull’ultimo acuto) “Grazie, grazie… ma come sapete è tutto merito del play back…”

3) (dopo aver ricordato dure contestazioni contro le sue scelte artistiche) “Ma voi a che Associazione siete iscritti?”

El Viajero