Patapan e Le Vie dei Colori – Archi Romani

Patapan e Le Vie dei Colori – Archi Romani

  • Scritto da Marco
  • 30.09.2006  10:52.32

Gran fine settimana per la scuderia “Archi Romani” che ha vinto due importanti corse con Patapan (alle Capannelle di Roma, venerdi scorso) e con Per Incanto (la domenica di Pasqua a San Siro, Milano). Buon per me che avevo fatto un provvidenziale giretto in sala corse…

Ripropongo gli articoli che ho scritto tempo fa relativamente a questa scuderia.

Un giorno dell’estate 2004 mi trovavo in spiaggia e sbirciavo le pagine di un giornale specializzato di ippica. Mi colpì che ci fosse un cavallo chiamato “Le Vie dei Colori”, ma non pensai che potesse essere ricollegato alla canzone di Claudio. Poi trovai uno Stai Su e mi venne più di un sospetto. Quando l’amico Sandro mi disse che nella stessa scuderia c’erano anche Cantastorie Muto e Patapan capii che c’era davvero qualcosa di strano. Recuperai l’indirizzo della scuderia e Sandro mi incaricò di scrivere un articolo per “A Briglie Sciolte” (ma ci pensate? Ho scritto anche per A Briglie Sciolte…). Venni così a conoscenza dei signori Agostini, imparentati con la moglie di Claudio. Una coppia di allevatori molto appassionati e competenti e sempre molto gentili con me.
Scrissi il primo articolo (quello per A briglie sciolte) e, in seguito, su invito degli stessi Agostini, scrissi una demenziale falsa intervista al cavallo Le Vie dei Colori, che aveva vinto (grazie anche ai voti dei baglioniani) un premio come galoppatore dell’anno. Tale intervista credo sia ancora lì ad illustrare una pagina internet dedicata a quel magnifico animale…

 

BAGLIONI ISPIRA GLI ARCHI ROMANI
“Uno schiocco e… patapan! Al galoppo e all’avventura…” sono le parole della struggente, straordinaria canzone dedicata da Claudio Baglioni ai ricordi dell’infanzia e al padre, recentemente scomparso, che lo spronava al galoppo di un improvvisato “cavallo”, ricavato da un legno inarcato.
“Patapan” (nella foto è con il suo fantino Bietolini) è, appunto, quella voce di bambino che riproduce il rumore della cavalcatura; un suono e un’immagine che si coniugano perfettamente con lo sprint di un galoppatore lanciato in rettilineo.
Impossibile, per gli allevatori romani Paolo ed Emma Agostini, resistere alla tentazione di attribuire questo nome a uno dei più promettenti purosangue della scuderia Archi Romani, di cui sono proprietari da un trentennio.
Proprio Claudio Baglioni, di cui Agostini ha sposato la cognata, con le sue canzoni, è legato alla nomenclatura di tutti i cavalli dell’allevamento, ad eccezione di Pappa Reale, la cavalla che diede il via alla loro carriera di allevatori, peraltro trasmessa da una antica passione di famiglia.
Claudio, con la sua enorme produzione, non ci ha fatto mancare gli spunti: siamo andati da Avrai a Signora Lia a Naso di Falco a Cuore di Aliante … Nel mettere i nomi possiamo sbizzarrirci, attenendoci al limite massimo di 18 caratteri e senza citare nomi propri, per i quali occorrerebbe una specifica autorizzazione”.
“Attualmente
– prosegue Agostini – schieriamo Patapan e Cantastorie Muto (immagine tratta dal brano “Acqua dalla Luna”, ndr), anche se i fans più attenti sentiranno parlare di una Stai Su, che è però stata ceduta ad altra scuderia. Tutti gli appassionati, poi, conoscono Le Vie dei Colori (foto a fondo pagina), il cavallo che ci ha dato le maggiori soddisfazioni”.
“Le Vie Dei Colori
– illustra Agostini – è stato per due volte giudicato il galoppatore italiano dell’anno; è caratterizzato da un posteriore molto potente, da un muso espressivo e da intelligenza e sensibilità del tutto particolari, oltreché da una certa propensione a far valere il suo ruolo di leader fra i cavalli della scuderia e ad approfittare delle attenzioni particolari che riceve.
“La separazione, necessaria per fargli continuare gli allenamenti in Inghilterra, è stata dolorosissima per tutti, specialmente per il caporale di scuderia, con il quale aveva stretto un eccezionale rapporto. Ma purtroppo è la strada necessaria per garantire ai nostri cavalli gli spazi e gli allenamenti di cui necessitano”.

Torniamo a Claudio Baglioni: segue la vostra attività? “Sì, ma con discrezione, perché ogni suo arrivo alle Capannelle crea quasi… problemi di ordine pubblico per l’esuberanza dei suoi fans. Una volta venne e si emozionò per la vittoria di Dagli Il Via, inizialmente riottoso a presentarsi alla partenza. L’episodio più recente è stato il Gran Premio del Presidente, qualche settimana fa, quando tutti attendevano Le Vie Dei Colori, che invece deluse parzialmente, essendo ormai abituato a gareggiare su altre distanze. Ma ci fu la consolazione di Patapan, che si impose in un’altra corsa del programma…”
Esiste un rapporto fra i cavalli e la musica? “In Italia non mi pare che questa pratica sia diffusa; però nell’ultimo viaggio in Inghilterra abbiamo notato che nelle scuderie veniva mandata una musica in filodiffusione… direi né troppo aggressiva, né troppo sinfonica… la definirei la classica musica da filodiffusione. Chissà se l’abitudine prenderà piede anche da noi…”
Infine qualche idea per un prossimo nome da dare ai vostri cavalli? “C’è un po’ di incertezza fra due brani dell’ultimo album: “Fianco a Fianco” e “Per Incanto”. A volte scherzo con Claudio, sfidandolo ad invertire i ruoli, cioè a fare lui la canzone sul nome nuovo che metterò a uno dei miei galoppatori…”
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INTERVISTA A… LE VIE DEI COLORI

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(al telefono)
Buongiorno, potrei parlare con Le Vie Dei Colori?

Mi dispiace, il campione è occupato.

E’ un po’ urgente, dovrei intervistarlo…

Chi devo dire? Time? Newsweek? Herald Tribune? Cavalli e Segugi?

Sono El Viajero di Reginella.

– ??? Uhm, aspetti che chiedo…
(rumori di fondo, una voce di cavallo che sbraita “Who is this fucking
Viajero? A Spanish journalist? Come on, dear Butterfly, I’ll be back in a
minute…”)

Hello?

Buongiorno, lei è Le Vie Dei Colori, il Cavallo Italiano dell’Anno,
secondo il sondaggio del sito www.ladritta.com?

– Yes! But… ma tu sei italiano (come on, Scarlet, just a minute… the
press…).
Bela Dona! Bela Canzone! Sole, mare…

Mi scusi, non mi sembra molto informato sul suo Paese. Qui è un freddo cane…

– Oh, well… ma io manco dall’Italia da tanto tempo. Quando ho fatto i primi buoni risultati mi hanno trasferito dagli Archi Romani a questi allevamenti inglesi e irlandesi, così ho un po’ perso il suono della lingua…

Ma lei la parla ancora bene

– Sì, me la parlano Paolo ed Emma Agostini, i miei proprietari. E mi fanno sempre sentire le lagne di quel cantante italiano…

Ma cosa dice? Sta parlando di Claudio Baglioni, il più grande artista
italiano vivente! E dovrebbe essergli un po’ grato, visto che lei stesso porta il nome di una sua canzone…

– Bah… Streets of Colours… qua non la conosce nessuno. Fosse stato Streets of Love a quest’ora sarei nella reclame di tutti i telefonini…

Non sia polemico: Baglioni è un suo grande tifoso!

– Mah…! Al Gran Premio del Presidente, alle Capannelle di Roma, quando lui è arrivato in tribuna io avevo già corso ed ero arrivato quarto. Poi lui si è esaltato per quel somaro di mio cugino Patapan e tutti i giornali hanno fotografato loro.

La sua strepitosa carriera di galoppatore è ora finita. Di cosa si occupa?
– Beh (“ehi, Violet, go away!”) ora faccio il riproduttore.

Lavora in una copisteria?

– Ma no, mi accoppio con le cavalle.

Non sembra una brutta occupazione…

– Well, è un po’ faticoso, ma molto divertente. Anche prima, quando correvo, tutte guardavano con interesse il mio posteriore potente; io le invitavo fuori a mangiare una carruba insieme e poi, quando stavo per combinare qualcosa, arrivavano gli Agostini che mi ricordavano che l’indomani c’era il tal gran premio e mi riportavano in scuderia… Grande celebrità, ma non si batteva chiodo…

Adesso però mi sembra di intuire che vada meglio

– Sì, ma è tutto un po’ squallido. Tutte vogliono solo il mio corpo! a nessuna che interessino i racconti di quando ho vinto a Goodwood o di quando ho battuto gli americani… Una botta e via. Le cavalle di oggi sono così. Invece io che ero cresciuto con le canzoni del vostro eroe, mi figuravo passeggiate lungo il Tamigi, con il sole che ci sorprendeva addormentati sulle stalle, lo zoccolo nello zoccolo…

Che romanticone! Sa che in Italia c’è una lista di discussione su temi legati alle canzoni di Claudio e che i suoi componenti la hanno aiutata a diventare il Cavallo dell’Anno, mandando tantissimi voti?

– Ah, I know… Reginella, Little Queen (nooo, Little Queen: I’m not talking to you!… Come back… please come back!…) … Ecco, si è arrabbiata Little Queen… era la mia preferita, velocissima e capricciosa, come in pista. Lo sa che gli Agostini avrebbero ricavato una barca di sterline dai nostri figli? Altro che mille euro come usa fare da voi con i bambini…

Insomma, vuole ringraziare?

– Ah well, thank you a lot, ma… non potevate proprio votare per il mio
avversario! E’ uno che se non ci fosse il fantino a guidarlo sbaglierebbe strada…
Spero che mi abbiate votato perché sono davvero un gran cavallo e non per il nome che mi hanno messo. E poi quel Baglioni fa sempre fare ai cavalli cose stranissime e faticosissime: mi può spiegare cosa vuol dire “sfaticare sere“? Io non sono un cavallo brado, ma non l’ho mai capito.

E poi, quando finalmente ci lancia, ci manda lungo… sentieri di tornadi! mai una galoppatina allegra e via…

Che ingrato…

– Io sarò ingrato, ma lui è presuntuoso: io non mi permetterei mai
di dire “Tutte qui, tutte qui le sterline che ho vinto e tutte qui le
cavalle che ho montato”.

Ha ragione. Ma non le piace proprio niente di lui…

– Devo ammettere che ha dato lo spunto a qualche bel nome di miei amici galoppatori: Paolo ed Emma hanno chiamato l’ultimo nato Fianco A Fianco e il mio amico ostacolista Cantastorie Muto, mentre per i prossimi so che i nomi in ballo sono Per Incanto, Vivi e Tutti Qui.

Vuol mandare un ultimo saluto, prima che io la lasci alle sue… ehm,
occupazioni?

– Saluto e ringrazio tutti coloro che mi hanno votato. Vorrei che si  sapesse che le corse dei cavalli non sono solo “un gran giro de quatrini”,  ma che raccontano bellissime storie di uomini e di animali che è un peccato non conoscere. E salutatemi anche il vostro amico cantante. Adesso, con tutte ‘ste cavalle intorno, credo di capire cosa volesse dire  con “camminare le vie dei colori”…

 

 

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