Carmè, l’arma tattica della RoburCosta
- Scritto da Marco
- 07.02.2007 20:22.27
da SportRavenna
CARME’: GIOCO “ALLA ROSALBA” E MI DIVERTO!
Il martello cervese è utilizzato ora al centro, come capitò a Rosalba nell’Edilcuoghi. Che incoraggia la città: “Con Ravenna in A1 torneremmo tutti”
La RoburCosta ha conseguito buoni risultati nelle ultime gare; uno dei motivi dei miglioramenti della squadra è legato all’aggiustamento tattico apportato da Pasini al suo sestetto, con una diversa collocazione dei giocatori in campo.
L’esigenza nasce in particolare dalla difficile collocazione tattica di Alex Ranghieri, 19enne talento friulano giunto in prestito dalla Sisley per cercare spazi come martello ricevitore.
Il friulano ha sbalordito per l’elevazione e la potenza dei colpi d’attacco (“penso sia fra i primi dieci talenti fisici d’Europa” commenta Pasini che lo ha allenato anche in Nazionale), ma non è finora riuscito a mantenere il rendimento in ricezione ai livelli sperati.
Pasini, dopo aver scartato un’iniziale possibilità di schierarlo opposto (privandolo così di compiti di ricezione) ha disegnato intorno a lui una squadra piuttosto anomala, in cui l’elemento d’equilibrio è Andrea Carmè, schierato come “finto” centrale, chiamato a dare una mano in ricezione e a dividere con l’opposto Jacopo Ranieri le fasi d’attacco al centro.
“Un ruolo forse oscuro – commenta Carmè – ma che mi diverte e mi ha dato soddisfazione. Sicuramente sono stato favorito dall’aver giocato centrale (come papà Ubaldo, colonna per tanti anni del volley cervese, ndr) nelle giovanili. Quando abbiamo provato in allenamento il nuovo schema c’è stata molta confusione, ma in poco tempo i movimenti sono andati tutti a posto. Se i risultati ci conforteranno penso che potremmo andare avanti a lungo con questo assetto”.
L’originale soluzione vanta un precedente a Ravenna, risalente ad oltre 10 anni fa, in un contesto tattico molto simile. Un nuovo acquisto (l’ucraino Gatin) era un giovane promettente, ma non ancora solido in ricezione; l’allenatore Ricci lo schierò schiacciatore in diagonale con Sartoretti, ma gli alleviò i compiti di ricezione schierando un altro ricevitore (Simone Rosalba) nel ruolo di centrale, con compiti di attacco veloce divisi con Fomin.
“Sì, mi ricordo! – dice divertito Rosalba, oggi schiacciatore della Roma capoclassifica in A1 – durò solo un anno, ma fu un’esperienza interessante. Anch’io avevo giocato al centro nelle giovanili, per cui qualche movimento ce l’avevo. Me lo chiedessero adesso… ci sarebbe da ridere: non faccio una veloce da anni!”
Rosalba ammette di non seguire da vicino le vicende del volley ravennate, ma per la città non ha che elogi: “E’ l’esperienza che più mi è rimasta nel cuore, in un ambiente competente e stimolante: tutti i giocatori di allora sarebbero prontissimi a tornare a Ravenna. Sbrigatevi a creare le condizioni, perché le nostre carriere sono già verso la fine…”.
Un ricordo anche da parte di Daniele Ricci: “Dovevo trovare un modo per far giocare Gatin, che era un giovane interessante e trovai questa soluzione. La rifanno adesso? Allora vuol dire che era una buona idea…”.
Questi i due sestetti secondo l’ordine: palleggiatore, opposto/centrale, centrale “puro”, centrale-ricevitore, schiacciatore (più ricevitore) e schiacciatore (meno ricevitore). Nella RoburCosta è indicato anche il libero, in forza di una regola introdotta solo nel 1997.
Edilcuoghi 1994/95: Bellini, Fomin, Bovolenta, Rosalba, Sartoretti, Gatin. All. Ricci.
RoburCosta 2006/07: Rambelli, Ranieri, Mattioli, Carmè, Cerquetti, Ranghieri, Rinieri. All. Pasini.
Commenti a Carmè, l’arma tattica della RoburCosta
- Il 27/06/2008 14:20:44 Andrea Carmè ha detto:
Grazie Orto per l’articolo quasi interamente dedicato a me!
Essere paragonato al fuoriclasse del volley italiano Rosalba mi fa molto onore