I ravennati della Sparkling Milano
- Scritto da Marco
- 07.02.2007 20:59.34
da Sport Ravenna
C’E’ RAVENNA DIETRO AI SUCCESSI DI MILANO
La Sparkling di Bottaro, Ricci, Tabanelli, Sirri e Mengozzi, è in testa al campionato di A2. Scelte giuste alla base delle ultime 11 vittorie consecutive.
Euforia negli ambienti del volley milanese: la Sparkling, società fondata solo l’estate scorsa, è in vetta alla classifica del campionato di A2 a nove giornate dalla fine, a coronamento di una eccezionale rimonta.
L’ossatura della squadra è “made in Ravenna”: l’allenatore è il 56enne Daniele Ricci, timoniere di 13 anni di volley ravennate compresi tutti quelli dell’epopea Messaggero; il manager (con compiti di mercato, comunicazione e direzione sportiva) è Giorgio Bottaro, altro uomo di punta nell’avventura ferruzziana degli anni novanta, così come il preparatore atletico, il fanese Daniele Ercolessi.
Tre dei giocatori sono ravennati: il centrale Mengozzi, il libero Tabanelli e lo schiacciatore Sirri; infine anche lo schiacciatore cubano Benito Ruiz vanta una stagione disputata al Porto Volley.
Un clan? “Non diciamo sciocchezze – commenta Bottaro – ci conoscevamo da prima ma ci siamo integrati benissimo con il resto del gruppo”.
Le cose ora vanno bene, ma l’inizio era stato difficile… “Sì – ricorda Bottaro – l’11 novembre abbiamo perso in casa contro Bassano; in quel momento eravamo sestultimi. Siamo intervenuti sulla squadra inserendo il nuovo opposto ceko Novotny al posto di Perez (finito in A1 a Perugia, ndr) e abbiamo recuperato un elemento importante come Platanek che si è assentato per 6 partite per andare a giocare i mondiali con la sua nazionale e il centrale Vito Insalata. E abbiamo avuto vicino il sostegno della gente: 1500 spettatori di media, con punte di 3000 e tanto affetto anche dopo le sconfitte”.
“Anche in quei momenti difficili – aggiunge Daniele Ricci – ero convinto del valore della mia squadra, e dello staff tecnico, medico e amministrativo che pure era stato allestito in tempi rapidi. Qui devo senz’altro sottolineare il ruolo avuto da Bottaro, uno dei pochi fra gli attuali dirigenti di pallavolo a potersi dire sullo stesso piano di quelli straordinari della generazione precedente”
Quali sono gli obiettivi? “Mancano nove giornate – illustra Ricci – e abbiamo ancora tutti gli scontri diretti da giocare. Credo che il primo posto (con promozione diretta, ndr) sia un obbiettivo molto difficile per noi; è realistico invece pensare ai play off, dove potremmo giocare le nostre carte”.
“E’ un campionato molto equilibrato – osserva Bottaro – con giocatori e tecnici di grande valore distribuiti nelle varie squadre” (a Cavriago, ad esempio, allena Bonitta con Luca Cantagalli ancora in campo a 41 anni).
Chiediamo a Ricci e Bottaro un flash sulle prestazioni dei ravennati… “Tabanelli – spiega il gm – è il libero titolare, riceve bene e regala spesso quei colpi spettacolari in difesa che esaltano il pubblico”. “Sirri – prosegue Ricci – è chiuso da Benito e Platanek, ma ha dovuto giocare alcuni set importanti per infortunio dei titolari, facendosi trovare pronto”. “Mengozzi – conclude Bottaro – ha stretto i denti giocando anche con alcuni problemi fisici perché mancava Insalata, risultando preziosissimo”.
Domande-flash finali per Ricci: Milano parentesi o scelta a medio termine: “Mi piacerebbe rimanere qui, in A1, con obiettivi di alta classifica; ma al momento la società non mi ha confermato e attendo loro segnali”. Come sono i rapporti con il tuo dirigente storico Brusi? “Sia io che Bottaro lo sentiamo spesso. Per noi è un riferimento importante”. Segui il volley di Ravenna? “Sì, so della passione con cui i dirigenti lo tengono in piedi; ma ci vorrebbero soldi e un palasport all’altezza che Ravenna, vergognosamente, ancora non ha”.
Marco Ortolani