C’era una… VOLLEY ! (e c’è ancora…) – Raduno volley 2008

  • Scritto da Marco
  • 02.05.2008  23:39.44

Signori e… signori (le signore non c’erano; per una volta le signore… s’ignorano).

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Dicevamo: signori e signori ecco a voi, tutta in una notte, una storia di sport, di uomini, di vittorie (e di tante sconfitte…), di trasferte, di amicizie, di feste (e di tante incazzature), di personaggi strani e affascinanti, di palloni che per niente al mondo dovevano cadere “di qua” e che avremmo dato qualsiasi cifra perché potessero cadere “di là”, dove c’erano gli “altri”, gli avversari, i nemici, gli “stronzi”…

 

“Poldo” Ragni ha 42 anni appena fatti. Sua moglie ha detto di averlo visto così emozionato solo altre 2 volte, alla nascita dei suoi due figli. Il matrimonio è già passato al quarto posto…

 

Stefano “Rusty” ha vissuto un paio di mesi con il telefonino come protesi naturale all’orecchio. Nel pomeriggio che ha preceduto la cena era ancora al “lavoro” sulle piste degli introvabili Moreno Cunial e Beppe Montesi…

 

Stefano Margutti è l’architrave dell’operazione. Forse, a 22 anni, fu l’uomo-chiave nel passaggio dal volley della tradizione, dei settori giovanili, delle palestre di provincia alla super-vetrina dei miliardi, degli scudetti e delle coppe. Quel lavoro di cucitura, svolto insieme a Venturi, Mambelli, Pascucci, Ricci, Chierici, Bolognesi (e altri) è stato decisivo per far sentire quei trionfi “nostri”, anche se i protagonisti più in vista erano campioni americani o altri italiani di società avversarie fino a poco prima.

Non succede la stessa cosa nelle squadre che vincono oggi. A Piacenza, Trento, Perugia… non saranno mai capaci di fare una cena del genere.

 

C’è stata continuità e questo ha fatto sì che venerdì sera il modesto schiacciatore da Piangipane o da Bagnacavallo fosse parte della festa come il grande campione del Messaggero.

L’altra sera, al Bagno Luana, eravamo davvero tutti campioni.

 

Un grande onore, da parte mia, aver raccontato un’altra “partita” di questo squadrone di duecento e passa “reduci”. Stavolta niente schiacciate e tuffi, ma salsicce e bicchieri di vino.

Stavolta, aldilà della rete, di “stronzi” non ce n’erano…

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La prima foto di questa rassegna (quella in alto dove ci siamo TUTTI) è di Fabrizio Zani, che nell’occasione ha messo altri click nella sua inimitabile collezione di scatti dedicati alla pallavolo. Tutte le altre sono di Gianni Tura, compresa quella qui a fianco, che ritrae proprio Zani arrampicato sullo scivolo del Bagno Luana per coordinare (e ci è voluto mezzora) il raggruppamento dei protagonisti nell’area della “foto epocale” che apre questa pagina

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Dicevamo che le donne, stavolta, hanno avuto un ruolo di secondo piano. Ma ci sono state alcune eccezioni, ovviamente gradite.

Elena ha curato la delicata fase di check-in con paziente e sorridente precisione. Tutti i convenuti sono subito stati messi a loro agio. Bravissima! (e grazie, naturalmente!)

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Mentre tutti erano presi da ricordi e incontri “epocali” i ragazzotti del volley “di oggi” si sono trovati un posto comodo per sedersi ad aspettare la cena. Ci fosse stato nei pressi il grande Piazza non glielo avrebbe sicuramente permesso e li avrebbe spediti in spiaggia a fare dei… balzelli (“diciamo una serie di 100 per ciascuno…”)

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Luca Casadio e Giorgio Bottaro. Due anni fa un primo tentativo di riportare a Ravenna le doti manageriali di Giorgio durò poche settimane. Dovesse arrivare la A2 a cui dichiaratamente punta la RoburCosta si potrebbe riprovare…

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Sergio Guerra e Valmore De Pol ricostituiscono il tandem di amici che guidò la Teodora negli anni ’80

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Ico Tabanelli e Piligi Rambelli; due “facce” della fase più gloriosa della nostra storia: il Messaggero..

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AlBagno Luana tutto è pronto. Ma gli invitati si soffermano in chiacchiere all’entrata…

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Ma alla fine arriveranno tutti (vedi foto sopra) e il titolare Ricky – al microfono – sarà applauditissimo per l’accoglienza e per la cena proposta. I pallavolisti avevano voglia di far festa, ma… di braciole se ne intendono.

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Altra “eccezione” alla regola “Only Men”: si tratta di Donatella Ghetti, rappresentante di un gruppo storico di arbitri presente al gran completo, perché quando un movimento è forte, trascina in alto tutte le componenti: bravi giocatori uguale bravi arbitri uguale bravi dirigenti uguale settore medico esperto uguale (forse) tifosi competenti uguale (bah) giornalisti esperti

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A proposito di giornalisti esperti (se non altro per anzianità di servizio): non poteva mancare il grande Gianluca “Barbash” Barboni, fratello di tante avventure di volley in giro per l’Italia e l’Europa. La cosa incredibile non è che scriva ancora (ci può stare) ma quella che… giochi! (spero non abbia avuto il coraggio di mettersi nella foto di gruppo dei palleggiatori).

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Largo ai lupi di mare: il centro di Cervia, Ubaldo Carmè!

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Il tifoso storico Vittore in posa con Paolo Badiali. Sullo sfondo Domenico Mazzoti, uno dei più “generosi” in materia di aneddoti…

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Arrivano insieme i due “estremi per cubatura” della serata al Bagno Luana: Moro e Oro!

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– “Hai visto chi viene???!!!”

– “E per fortuna che non mi sono messo a cercarne anch’io! Le salsicce non ci sarebbero bastate di sicuro!”

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Al microfono è il momento di un time out delprofessor Lobietti. Poldo – ancora per stavolta – decide di ascoltarlo

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Due eroi dell’epoca Messaggero: Roberto Masciarelli e Giovanni Mambelli. Al microfono (insieme a Errichiello e Margutti) racconteranno alcuni aneddoti di quell’epoca. Esilarante quello del Mambo che ricordava il consiglio di Ricci durante la partita al Maracanazinho: “Tieni alte le mani!!!” Io le tenevo alte – ricorda Mambelli con la tipica erre affilata – ma Negrao passava mezzo metro sopra…”.

Anche Vigor Bovolenta, in collegamento telefonico “viva voce” ha portato a tutti i presenti i saluti dal ritiro della nazionale. Anche lui contribuisce con un aneddoto legato a Daniele Ricci, il quale durante una trasferta approfittò di un time-out per contestargli i numerosi errori, dicendogli “nel tabellone segnapunti cerca di far aumentare il valore ‘ospiti’ e non ‘casa’ come hai fatto fino ad adesso”.

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Molti complimenti ha ricevuto Molducci, per i risultati dell’ultimo campionato di A2. Qui però il grande Piero indossa la maglietta celebrativa di www.bagherpersempre.ite sembra in attesa del suo turno per giocare nella casetta dei bimbi…

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Con Marco Moretti sulle ginocchia mi cimento in una prova atletica “estrema”. Il grande Moro, negli ultimi anni, ha ritoccato il notevole “peso forma”, già superiore al quintale ai tempi in cui giocava, distinguendosi come uno dei più potenti schiacciatori visti a Ravenna.

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Fra tutti i convenuti il professor Piazza da Pisa (oggi risiede a Pescara), ha ricevuto speciali e deferenti attestazioni di affetto. Qui si intrattiene con Tartaull e Giovanni Mambelli

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Io non ho avuto l’onore di conoscere personalmente il professore, ma venerdì ho raccolto dagli amici pallavolisti un lungo elenco di testimonianze che lo riguardavano: “Era semplicemente avanti”. “Severissimo, ma sapeva farsi volere bene”. “Con lui non si sgarrava, aveva metodi durissimi, costrinse Rusty a farsi cucire una cintura di gommapiuma per ammortizzare i tuffi che lui detestava fare”…

Al microfono del Bagno Luana saprà ottenere ancora ammiratissimi applausi con il suo breve intervento.

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Pony, il Paul Newman dei dirigenti di pallavolo ravennati…

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Terminata la cena il pubblico si è messo seduto davanti al video. Sono stati proiettati filmati grazie al PC di Margutti e alla consulenza tecnica di Yolo. Nelle immagini grande risalto hanno avuto le prodezze dei due americani, rimasti nel cuore di tutti come prodigiosi finalizzatori della nostra lunga storia sportiva. Bellissimo il commento anonimo comparso sul sitowww.bagherpersempre.it: “Mo basta cun ‘ste Karch! E faseva sol di palunèt!”

(una recente foto di Karch tratta dal sitowww.paralysisproject.org

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Steve Timmons (tratta da www.geocities.com)

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“I’m sorry I cannot attend the reunion or speak with you that evening, but please know I am thinking about you. I had a beautiful time playing in Ravenna for 2 seasons, and I have wonderful memories of our time together, which came back more clearly watching Stefano’s video. Have a great evening, un baccione a tutti, Karch”

“Mi spiace di non poter intervenire alla riunione e parlare con voi questa sera, ma  sappiate che vi sto pensando. Ho trascorso 2 bellissime stagioni a Ravenna, conservo un meraviglioso ricordo del tempo passato insieme, reso ancora più nitido dopo aver visto il video pubblicato da Stefano. Vi auguro una bellissima serata. Un baccione a tutti, Karch”

foto con la maglia della nazionale USA tratta da www.latimesblogs.latimes.com

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Per ora ho finito!!! Se qualcuno ha altre foto da suggerirmi me le mandi a marco@ortoline.it e sarò lieto di integrare la raccolta.

Purtroppo non ho buone foto di altri personaggi fra cui sottolineo soprattutto quelli venuti per l’occasione da fuori: Gianni Errichiello, Maurizio Dei, Nicola Carnesciali e sicuramente ne dimentico qualcuno.

Ringrazio ancora tutti. Mi sono convinto sempre più di una cosa: una giornata con il volley e con i suoi protagonisti piccoli o grandi, non è mai sprecata.

M.O.

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di seguito il mio saluto riprodotto sul volantino distribuito all’entrata

infine la foto del primo raduno, quello del 2004.

E l’appuntamento è per il 2012.

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C’ERA UNA VOLLEY…

 

SCHIACCIATE

E UNA PICCOLA STORIA

CHE CONTINUA ANCORA

 

 

Ci siamo tutti? Sì TUTTI!

A Ravenna, quando il volley chiama, riescono tutti a liberarsi. Sistemano i figli, cambiano i turni, annullano gli impegni. E si iscrivono a referto. Le assenze, anche stavolta, sono pochissime e tutte giustificatissime ed accompagnate da sincero dispiacere.

Una volta (e per qualcuno ancora adesso) si trattava di entrare in campo e giocare.

Da qualche tempo – da quando Rusty e Poldo hanno aperto questa tradizione dei raduni – si tratta di:

1)   sedersi a tavola,

2)   smaltire una certa quantità (a seconda di diete, colesterolo e controindicazioni varie) di salsicce, dolci e vino

3)   rigiocare tutte quelle storiche partite con la moviola della memoria.

 

“Quell’anno meritavamo di vincere noi…”, “quel giocatore poteva diventare un fenomeno…”, “quell’arbitro ci ha fatto perdere…”, “quell’allenatore non mi faceva mai giocare…”.

Quando si è fra amici e quando la tavola è ben apparecchiata, tutti i ricordi diventano veri, o almeno verosimili. E persino quelli che sappiamo bene essere un po’ “gonfiati” si riascoltano volentieri.

 

Grazie a tutti per essere venuti questa sera e grazie a ciascuno per aver dato un suo personale e originale contributo alla grande storia di vittorie, sconfitte, viaggi, incontri, amicizie ed esperienze indimenticabili che è stata (ed è!) la pallavolo a Ravenna.

 

M.O.

 

Marina di Ravenna – Bagno Luana – 27 giugno 2008

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