Il ritrovato sapore di una partitissima…
- Scritto da Marco
- 21.12.2010 14:13.39
Proviamo a pensare: negli ultimi 10 anni quante sono state le “partitissime” di pallavolo in cui sono state coinvolte squadre di Ravenna? Non sono davvero molte. Lo scorso anno, pur pieno di bei momenti, ne fu privo. Domenica la nostra città ritrova il sapore di una sfida diretta. Noi contro loro. Non sarà decisiva, la gara col Padova, ma sono prove generali di quel pathos che un tempo, da noi, era di casa…
La squadra di Vanni Monari (campionati di B1 2001-2004, allenatori Guerra, Visani e Pancenko) arrivò due volte ai play off senza mai vincere. Probabilmente ci furono momenti importanti, ma il volley cittadino era ancora scosso dalle rovine della perdita della A1. Io stesso non seguii con attenzione quei campionati. Fecero comunque “epoca” le 3 gare dell’ultimo anno contro LaSpezia e la finale di Coppa Italia a Taviano.
Possiamo metterci le sfide con Viserba che assegnarono la promozione alla Robur ante-unificazione (2005, allenatore Pascucci). Ma era serie C… L’Angelo Costa crebbe di categoria con l’acquisizione di titoli (niente partite importanti, quindi). Finisce invece decisamente in questa “raccolta” la sfida play-off contro Bastia che riportò la Robur-Costa unificata in A2 (2008, allenatore Nino Beccari)
(nella foto tratta dal sitowww.skyscrapercity.com un totale del palasport di Reggio Calabria)
Lo scorso anno, il primo di A2, pur ricco di bei momenti, non ebbe occasioni di pathos legate alla classifica: la Marcegaglia partì forte mettendo fieno in cascina per la salvezza. I play off vennero affrontati come meritata passerella, le partite contro Bologna offrirono molto spettacolo, ma nessuno era convinto che ci fossero reali possibilità di promozione e la sconfitta fu un dolore lieve.
Quindi quante partite “importanti”? Arriviamo in doppia cifra solo se consideriamo un paio di momenti (contro Ostiano e contro Forlì) in cui anche la Teodora di B1 sembrò vicina a farci tornare nei campionati nazionali.
Dieci partite decisive in dieci anni. Poca roba per una città abituata alle più alte poste in palio.
Oggi basta guardare la classifica per capire che siamo di fronte ad un nuovo appuntamento con i punti che scottano. Padova 34, primo posto. Seconda Ravenna a 32. Le terze staccate di sette e più punti. Una sola promozione diretta in palio.
E’ chiaro che il risultato di domenica peserà. Scapperà Padova o Ravenna sarà capace di avviare una rivalità che, traversando i primi 4 mesi del 2011, ci porterà ai verdetti decisivi di primavera?
Alla partita di domenica l’ardua sentenza. Si gioca alle 18, nel solito bugigattolo del PalaCosta, con problemi di capienza che rasenteranno quelli di ordine pubblico, perché scenderanno dal Veneto 3 pullman e diverse auto di tifosi, perché la giornata festiva e il richiamo del big-match dovrebbero attirare un numero ancora maggiore di ravennati. Si pensava addirittura di proiettare la partita a circuito chiuso su uno schermo esterno al palasport. I responsabili di Europa Service e di TeleRomagna si stanno attivando per le autorizzazioni. In tal caso sarebbe un onore condurre con l’amico Valmorri una telecronaca diretta della partita (per me sarebbe la prima, in ormai 25 anni di carriera).
Ma sarà comunque un successo per la società di Luca Casadio, per il suo cementato staff di collaboratori-amici, per un allenatore determinato e concreto come Antonio Babini, che anche quest’anno ha presentato una squadra dai valori sportivi e caratteriali di prim’ordine. Perché una società può misurare i propri risultati in promozioni, titoli, vittorie. Ma ci sono risultati che sfuggono a misure numeriche. Farci aspettare trepidanti una domenica di volley, far saltare i botteghini dalle richieste di biglietti, far sognare una promozione (indipendentemente dal fatto di centrarla o meno) sono emozioni importanti di cui avevamo bisogno. Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a ricrearle. E buon Natale alle ormai 4 generazioni di pallavolisti che domenica si stringeranno intorno ai propri colori per tifare Ravenna.