Tutti (ma proprio tutti !) a Padova !!!
- Scritto da Marco
- 25.03.2011 16:21.41
Formidabile attesa per la partita di domenica che assegnerà virtualmente la promozione diretta in A1 che Padova sospira da qualche anno e Ravenna da qualche secolo.
Prevendita spazzata via. 700 ravennati al seguito, roba che nemmeno ai tempi di Karch (il quale potrebbe farci presto una sorpresa…).
560 biglietti esauriti in poche ore. Non siamo più abituati a performance del genere. Questa è “fame”. Li abbiamo adorati quando ci facevano vincere scudetti e coppe. Li abbiamo accompagnati mentre malinconicamente degradavano verso il fine-corsa decretato da scarsi finanziamenti. Li abbiamo seguiti con simpatia quando ci hanno voluto riprovare partendo dai seminterrati del volley. E oggi li vorremmo abbracciare, i nostri pallavolisti, gli scrittori di un romanzo sportivo che da noi, come in nessun’altra città, si interseca con le vicende della città, con la crescita dei bambini, con il divertimento degli adulti, magari criticoni sulle gradinate, ma sempre presenti, se c’è da spendere un pomeriggio con un volley “vero”.
Tutti a Padova. Hanno 2 punti di vantaggio. La trama del campionato sembra fatta da uno sceneggiatore: incontro decisivo alla penultima giornata, dopo mesi passati a rincorrersi (ehm… soprattutto a rincorrere) e un fugace contatto sotto Natale, il tempo di azzannarli e farli scappare nella loro tana, dove ci aspettano con il rispetto che si deve a chi, in quell’occasione venne surclassato.
Bisogna vincere per trasformare domenica 3 aprile nell’apoteosi che sembrava niente più che una chimera, 5 anni fa, quando i dirigenti si riunivano in una Pontida romagnola per giurare che no, loro non l’avrebbero fatta marcire quella tradizione di sudore in palestra, di pomeriggi al palasport, di panini nei pullman delle trasferte più importanti, di ragazzoni ammirati da occhi tecnici e da cuoricini rosa.
Loro sono i neri, gli avversari. Piace accendere i toni delle parole perché parliamo di gente civile, di società modello, di gente che sa stare in campo, che saprà vincere e all’occorrenza anche perdere.
Li guida Montagnani, che ricordo palleggiatore di riserva mai troppo schierato nella Milano berlusconiana degli anni novanta dove imperavano al palleggio Stork e Dvorak. Palleggia Tiberti, che butterà la palla alta su Uchikov, bulgarone XXL di 207 centimetri. Alle bande Rosso e Koshikawa (un giapponese la cui forza e abnegazione non può che raccogliere consensi e solidarietà dalle bandiere di ogni colore); al centro Burgsthaler e il ravennate Cricca; il libero è Garghella.
Risponderemo con Corvetta opposto a Moro (Saviotti ha dato una mano domenica, ma non è al meglio); Mengozzi e Salgado al centro; due fra Castellano, Sirri e Plesko alle bande; e Tabanelli e/o Monti liberi.
Al PalaSanLazzaro sono stato tante volte. Era grandino ma triste. Mi hanno detto che lo hanno rimesso a nuovo. La capienza è di 4000 spettatori. Il fattore campo sarà importante (Ravenna gioca in un impianto del tutto diverso, piccolo e focoso) ma il fattore ambientale vedrà la carica dei 700 non risparmiare le tonsille, perché dopo un lungo freddo possa essere tempo di una nuova primavera.