Un BOVELIX per Vigor

  • Scritto da Marco
  • 22.07.2012  11:53.33

  Molti bravi pallavolisti (e moltissimi altri scarsi) si sono ritrovati al Bagno Obelix di Marina di Ravenna, per “giocare con Vigor” che da lassù ha arbitrato un torneo “fun” . Divertimento, incasso in beneficienza e Federica Lisi Bovolenta, con pancione ben in evidenza, a raccogliere l’affetto di tutti…

 

Per un romagnolo, l’appartenenza ad uno stabilimento balneare (da noi chiamato “bagno”) è affare serio e destinato a rimanere a lungo nel tempo, come il tifo per una squadra di calcio o certe fedeltà politiche.

Il Bagno Obelix di Marina di Ravenna (che un tempo si chiamava “Savoia”) ha costruito la sua fama intorno a un primo gruppo di sportivi che lo frequentavano, mettendo in scena sentitissime e memorabili partite sul campo centrale, quello posto (anomalia fra i nostri stabilimenti) nel viale d’entrata, quasi a volerne caratterizzare la propensione sportiva.

In seguito, quei ragazzi hanno messo su famiglia, ma non si sono allontanati. Le varie gestioni si sono adeguate ad una clientela che reclamava attenzione per i bambini senza toglierne agli sportivi, che, infatti, sono continuati ad affluire e a fidelizzarsi a quelle sabbie.

Sono arrivati anche gli interpreti di una nuova disciplina, il beach tennis, che proprio all’Obelix ha avuto uno dei suoi centri, con la disputa del “Fiorellini” il torneo italiano dalla più vecchia origine.

E anche il calcio-tennis, l’acrobatica specialità di volèe con i piedi che aveva nel povero Gionata Mingozzi e nei suoi amici un gruppo di appassionati praticanti, ritrovatisi ogni anno insieme, anche di recente, per il torneo “Il Sorriso di Giò”.

Sabato e domenica scorsi l’Obelix è diventato… “Bovelix” ! Un nome simpatico e accattivante che racchiude il grande omaggio di quella spiaggia ad uno dei suoi clienti più celebri, più stimati, più apprezzati e più simpatici.

Si tratta naturalmente di Vigor Bovolenta, il campione scomparso improvvisamente la scorsa primavera, che avvicinò da ragazzino le sacre sabbie del “Centrale”, permeandosi di quella tradizione e di quello stile, creato da altri prima di lui e destinato – anche grazie a lui – a tramandarsi nel futuro.

All’Obelix Vigor era a casa. Perché l’ambiente assicurava il relax suo e dei suoi amici campioni. Perché i suoi bambini erano sorvegliati e difesi da mille occhi. E perché i suoi due occhi andavano a servizio dei bambini degli amici. Una formula che – tutti i genitori lo sanno – è la garanzia di un’estate felice.

Al Bovelix, quindi, erano in tanti. E tutti per Vigor.

I “ragazzotti” dei primordi (Recine, Focaccia, Casadio), la generazione dei campioni che condivise con Vigor l’epoca d’oro del nostro volley (Zlatanov, Giombini, Rosalba, Lirutti, Pippi, Botti), i nuovi beniamini della Ravenna che schiaccia (Moro, Sirri, Zamagni e il nuovo arrivo brasiliano Zanuto), addirittura gli azzurri pronti a volare alle Olimpiadi di Londra (Kovar e Savani) e l’ultimissima “covata”, quella dei figli d’arte, dei minorenni dai cognomi inequivocabili come Margutti e Casadio, ma anche come Errichiello, Recine, Gardini, junior schiacciatrici a caccia dell’impresa di migliorare l’impronta femminile dell’ambiente obelixiano, (tradizionalmente a “trazione sportiva” maschile), cercando ruoli attivi e senza rimanere confinate ai soli ruoli di fidanzata-moglie-accompagnatrice.

Bellissimo il “primo atto” del Bovelix 2012: la foto di gruppo davanti alla sorridente gigantografia del grande Vigor, con i “senatori” sullo sfondo, gli intermedi in secondo piano e una nuvola di magnifici bambini in prima linea, a rendere più vero e intenso il sorriso trasmesso da quella bellissima foto.

Poi tutti sui campi, a sfidarsi con una formula “fun” (squadre di 4 giocatori con almeno una donna) oppure lì intorno a chiacchierare (non senza preoccupazioni) di quale volley sarà e (con più ottimismo) di quale RoburCosta sarà e (con infinito affetto e con ferrea fiducia nella forza dei protagonisti) di che ne sarà della famiglia Bovolenta-Lisi, della sempre positiva Federica, dalla gravidanza ormai evidentissima, e dei piccoli Arianna, Alice, Alessandro e Aurora.

Al “Bovo” è riuscito il miracolo, riservato ai grandi, di far divertire gli amici anche senza essere fra loro, ma solo… poco distante, dove ci piace immaginarlo aiutare “chi di dovere” a soffiare un fastidioso vento garbino sulle partite, per vedere di mettere tutti in maggiore difficoltà e farsi quattro risate.

Per la cronaca ha vinto il quartetto con Chiara e Hristo Zlatanov, Kappa Lirutti e Cristian Leonelli.

I proventi delle iscrizioni sono andati in beneficienza all’onlus “Mosaico”.

 

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