Maurice Torres nella storia dei bomber ravennati
- Scritto da Marco
- 05.12.2015 13:28.24
Mio articolo per il settimanale “Sette Sere”
I 28 punti realizzati da Maurice Torres contro la Ninfa Latina sono il secondo miglior bottino individuale di un giocatore della Cmc nei cinque anni della militanza di A1, nonché il migliore realizzato al Pala de Andrè in questi anni da un giocatore di casa.
Il record CMC, fissato alla quota tonda di 30 punti, appartiene a KlemenCebulj, che lo stabilì nel corso di una trasferta a San Giustino del campionato 2013/14, attaccando con il 51% di efficacia e rinforzando la prestazione ricevendo (bene) il più alto numero di palloni della sua squadra. Tuttavia la superpartita dello sloveno non bastò per vincere la (come quasi stava per accadere mercoledì a Torres, che ha attaccato con il 54%), a conferma che un equilibrio di squadra, solitamente, è più efficace della giornata di grazia di un isolato sparatutto.
La storia dei cannonieri è affascinante, ma va “letta” con attenzione: un bravo bomber in grande giornata può trascinare i suoi compagni ad una veloce vittoria per tre a zero (che difficilmente darà un grande bottino ai singoli); inoltre, contro una squadra fallosa o in soggezione, gli errori diretti degli avversari possono togliere ossigeno alle statistiche degli attaccanti, che sono spesso condizionate anche da rilevazioni non omogenee (si pensi a un confuso muro a tre o a colpi al limite fra il punto dell’attaccante e l’errore del difensore).
Fatte queste premesse notiamo che per 27 volte, nelle 101 partite giocate, un attaccante della CMC ha toccato quota 20 punti. Per 8 volte l’impresa (nei due “cupi” campionati disputati si può proprio definire tale) è stata siglata da Stefano Moro,con un top di 25 punti. Quattro “ventelli” per l’olandese Klapwick (top a 22), quattro (compreso quello del record) per lo sloveno Cebulj e quattro anche per il brasiliano Renan (27 punti lo scorso anno contro Latina). Due volte è toccata l’ebbrezza del bomber a Koumentakis(l’anno scorso 20 al Modena, due settimane fa 22 al Monza) e si sottolinei che il greco, come Cebulj, è uno schiacciatore gravato anche di compiti di ricezione. Torres (che è attualmente secondo nella classifica marcatori, 12 punti dietro il leader Juantorena) c’è già riuscito 4 volte (21 al Civitanova, 26 al Perugia, 28 al Latina e 22 al Padova) in sole otto partite.
Nota di merito per Jeliazkov, che segnò 20 punti al Molfetta partendo dalla panchina. E lampo per Quiroga (20 al Latina nel 2012) nel buio di una sua stagione molto mediocre.
43 volte, invece, sono stati i martelli avversari a “suonare” i giallorossi. Fra i “carnefici” troviamo nomi molto familiari come quello di Klapwick (25 con la maglia del Vibo), Sean Rooney (22 a Monza prima di passare come una meteora a Ravenna), Bellei (20 a Verona col dente avvelenato dell’ex), Torres (23 con la maglia del Molfetta contro la sua futura squadra).
A far più male sono stati Atanasjievic (tre volte sopra 20 contro la Cmc), il polacco Jarosz e lo sloveno Gasperini (30 punti per entrambi) e soprattutto Osmani Juantorena, che alla prima giornata di questo campionato ha “detto trentatrè”.
In epoca pre-rally point il record ravennate va al bulgaro dell’Edilcuoghi Ivo Gavrilov, che, nella sconfitta di Montichiari, segnò 61 fra punti e cambi palla, impresa che non riuscì nemmeno a Fomin e Timmons (il californiano superò due volte quota 50 con record a 55; il russo toccò i 59). Per tre volte gli avversari del Messaggero segnarono più di 70 punti: Ganev con la maglia di Schio (palleggiava Slongo al posto dell’infortunato Kantor!), Hugo Conte con quella di Modena, e Negrao con quella di Montichiari, ma solo quest’ultimo, fra i tre, riuscì a vincere la partita.
M.O.