Impresa PortoDonati a Milano: ora per l’A2 manca l’ultimo sforzo

  • Scritto da Marco
  • 26.05.2013  12:06.33

Al termine di due partite lunghissime, combattutissime e spettacolari, il Porto Donati Ravenna accede alla finale play-off per la promozione…

 

Il campionato del Porto Donati Ravenna è giunto alle fasi decisive dei play off. La stagione regolare aveva assegnato un bel secondo posto, abbastanza in linea con le aspettative della vigilia: i Lupi di Santa Croce si sono dimostrati di categoria superiore e hanno conquistato sia la promozione diretta che la Coppa di Lega. Fra le altre Motta di Livenza e Carpi si erano avvantaggiate nel girone di andata, ma hanno ceduto nel finale, permettendo la rimonta dei ravennati che, viceversa, sono andati in crescendo, trovando proprio nella sfida vinta a Motta, a febbraio, le chiavi tattiche e tecniche per esprimere il proprio volley migliore.

Nei play-off la squadra di Bonitta (miglior seconda fra i tre gironi di B1) ha beneficiato di 18 giorni di riposo, mentre si svolgevano i quarti di finale.

La semifinale ha proposto come avversari i milanesi dell’It&Ly Milano, miglior espressione della metropoli lombarda, capitale morale dello sport italiano, dopo che vari altri tentativi (CheBanca, Segrate, Monza) erano stati risucchiati dal demone della crisi economico-sportiva che si vive nella pallavolo (e non solo, purtroppo) e che da tempo impedisce a Milano (come a Roma, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Cagliari, Bari e praticamente ogni altra metropoli italiana) di avere continuità ad alti livelli nel volley.

I milanesi avevano disputato un campionato sopra le loro aspettative, sia pure con 10 sconfitte su 26 partite, a testimonianza di un valore non eccelso del girone A, perlomeno nelle sue squadre di punta (il Cantù, vincitore, era stato sconfitto dal Porto in Coppa di Lega).

Ma alla squadra di Maranesi non è certo mancato lo spirito per inseguire l’obiettivo-promozione: nel primo turno vittoria in 3 partite sul Carpi (che ha chiuso la stagione un po’ “bollito”) e poi tutti a Ravenna, aggrappati al bomber-capitano Daolio, che firmerà 50 punti in due partite, senza mai perdersi d’animo nonostante frequenti errori e murate subite, inevitabili, quando si è così “gettonati” dal proprio palleggiatore.

Curiosa la dinamica delle due partite, che hanno avuto la stessa sequenza di set: 1-0 per Milano, 1-1, 2-1 per Milano, 2-2 ed entusiasmante guizzo finale dei ragazzi di Bonitta e del presidente Donati.

A Milano si è giocato nel Centro Pavesi, gigantesco e verdissimo villaggio multidisciplinare (palestre, piscina, campi in sabbia, campi da tennis, sala fitness, foresteria) intitolato alla stagionata memoria di un marciatore scomparso nel 1946 e che ospita permanentemente la nazionale juniores femminile (protagonista di un reality di modesto successo sulla loro vita quotidiana).

Fra i 700 presenti è spiccata una appassionatissima delegazione di ravennati, trascinata dall’osteopata capopopolo Flavio Thiene, ad un tifo indemoniato e protagonista del bell’abbraccio collettivo finale con la squadra.

Bonitta (che durante la stagione ha spesso rimescolato i sestetti, soprattutto nei ruoli di martello e palleggiatore)  ha schierato i suoi uomini preferiti di questo periodo: Bendandi e Bartoli opposti, Cricca e Belloni centrali, Gherardi e Porcellini martelli con Spampinato libero. Gherardi cominciava con fatica (0 su 4 in attacco, fra errori e murate subite) e riservava al finale (ma questo lo sapremo… solo dopo!) i colpi migliori della sua partita, alla fine decisivi per la vittoria. Era già accaduto in gara1 che fossero alcuni colpi di salto, tecnica ed esperienza del veterano ravennate a risolvere le situazioni più bollenti.

La parte centrale del match vedrà il contributo di Marco Cerquetti unitamente alle solite giocate potenti di Alessandro “Castagnaccio”Bartoli, sia pur limitato da qualche problema fisico. Vetrina anche per gli arbitri, che nel 3. e 4. set si divertiranno con i cartellini gialli (addirittura 4, decisamente troppi in un match intenso ma dai comportamenti corretti e sportivi di tutti) che manderanno in tilt il segnapunti, perso nello psicodramma della situazione e bisognoso di una pausa di 7 minuti per registrare la pioggia di provvedimenti (uno dei quali potrebbe costare la squalifica a Belloni).

Ma, dalla metà del quarto set, la ribalta diventa di Danilo “Braccione” De Santis, 20enne laziale di scuola-Trento, finora poco utilizzato, ma apprezzato per i colpi potenti e l’intensità dimostrata negli allenamenti. A De Santis riesce tutto bene subito: attacchi difficili, battute in salto, muri… E la fiducia è la benzina più magica in ogni sport: De Santis (protagonista anche di un’ottima imitazione del comico Maccio Capatonda) chiude palloni importanti anche nel quinto set e finisce in doppia cifra, trasportato in trionfo dai compagni.

Nel finale di partita l’allenatore milanese Maranesi gioca le esigue carte a propria disposizione (poca qualità nella sua panchina) inserendo il ricevitore Boroni. Ma la battuta del match ball trapassa le mani del milanese, a suggello che, in questa bella sfida play-off, i più… boroni sono stati i ragazzi del Porto 🙂  (questa mi è proprio scappata… ma aver resistito a questo tipo di ironia durante 5 ore di diretta nelle due partite era stata dura)

Alla fine il presidente Donati rientra a Ravenna sul pullman con i giocatori, ma non scuce una parola sui destini della squadra e sull’assetto futuro del nostro volley. Ci sarà un seguito ad un’eventuale promozione? Come procede la sinergia con la RoburCosta? Quando sarà ufficializzato il passaggio di Bonitta alla squadra di Serie A? In quanto tempo si completerà la ventilata fusione? Quali giocatori di questo gruppo rimarranno a Ravenna? Su quale budget si potrà contare?

Tutto tace. “Prima bisogna finire i play off” è la martellante versione ufficiale.

 

PS: a volte, qualche persona benevola nei miei confronti mi dice “Sei il miglior radiocronista di pallavolo!”. Io li ringrazio ma faccio notare che, da Milano, si è rientrati alle 5 del mattino. Per cui non sono “il più bravo”, sono proprio… l’unico che accetterebbe di fare una roba del genere!!!

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