Isola di Reunion

  • Scritto da Marco
  • 07.10.2006  14:45.26

Nel marzo 2006 il capitano della nazionale di Reunion Bertrand Coulet e i suoi collaboratori sono riusciti nell’impresa di portare la grande squadra italiana a disputare un torneo di beach tennis nella splendida isola dell’Oceano Indiano (a poca distanza da Madagascar, Mauritiuus e Seychelles).

Bertrand è un tipo dal fascino tenebroso, ma dalle idee molto chiare: allenarsi duramente per sconfiggere i campioni italiani. L’operazione finora è parzialmente riuscita, nel senso che i valori si sono avvicinati (nella foto l’eccezionale elevazione di Patrice Bang, di scuola pallavolistica, attualmente il miglior singolarista dell’isola), molti forti giocatori sono stati battuti dai reunionnaises, ma i top players rimangono ancora per loro ad un gradino fuori portata.

La presenza dei ragazzi e delle ragazze di Reunion ai mondiali IFBT di agosto è da 4 anni una garanzia di simpatia, sportività e fair play. Soprattutto per questo carattere aperto ed ospitale la nostra permanenza a Reunion è stata indimenticabile. E devo ringraziare anche i miei ottimi compagni di viaggio, Alan Maldini, Nicola Gambi e Serena Meloni.

Di seguito l’articolo che scrissi per Sport Ravenna.

 

La Coppa del Mondo IFBT disputatasi a Reunion nel marzo scorso è davvero un punto di svolta per il movimento internazionale del Beach Tennis. Questo nuovo sport ha trovato un paradiso dai grandi richiami turistici dove è prosperata una vera scuola, simile (e ormai vicina nei valori sportivi) a quella nata in Romagna. A Reunion potrebbe presto esserci il primo circolo con strutture permanenti, attualmente non permesse e pertanto forte limite per l’espansione della pratica (nonché chiave di volta dell’attuale supremazia romagnola, che si basa sulla disponibilità gratuita di migliaia di campi).

Ma c’è di più: il presidente della federazione australiana Mapley, presente a Reunion, ha testimoniato del grande successo del beach tennis nel suo Paese, in grado di svolgere tornei con decine di iscritti, sia pure con un livello di gioco ancora non competitivo per la vittoria. E c’era anche il Portogallo, con la promozione di un circuito a quattro tappe che mira a diventare internazionale.

Appare quindi possibile la creazione di un circuito simile al Grande Slam tennistico, con tappe a Reunion, Melbourne e Marina di Ravenna. Un progetto ambizioso ed affascinante che si scontra con i costi di trasporto enormi per collegare queste località così lontane. “Sono fiducioso – commenta però Mapley – perché in Australia ci sono molte aziende che cercano investimenti in sport moderni e che creano show capaci di trainare l’attività turistica nelle località sulla costa. Vogliamo creare momenti sportivi, ma anche musicali, con coinvolgimento di molto pubblico, di bambini e di turisti”.

 

Le GARE.

Veniamo ai risultati della competizione di Reunion. Nel doppio maschile si sono imposti i ravennati Alan Maldini e Nicola Gambi, guidando senza  affanno un torneo che ha comunque richiesto loro il massimo impegno. In finale hanno battuto con un 7-1 i fratelli Coulet, di Reunion. Maldini ha imperversato con il servizio e con una presenza fisica (1 e 87) che unita alla buona tecnica di scuola tennistica lo ha reso l’MVP della manifestazione. Ottima anche la prestazione di Gambi, anch’egli di scuola tennistica, giocatore di tecnica sopraffina con ampio bagaglio di colpi. Un vero trionfo per i due (che si sono contesi anche il titolo individuale, con sofferta vittoria di Maldini) che nei giorni precedenti il match avevano partecipato di buon grado ad un tour promozionale fra le spiagge e nei principali locali dell’isola per attirare l’attenzione sul torneo. “In doppio – commenta Maldini – abbiamo dimostrato una certa superiorità, ma abbiamo giocato al 100% per onorare l’impegno e l’ospitalità che abbiamo ricevuto. In singolare i valori sono vicinissimi”. “I fratelli Coulet – aggiunge Gambi – possono puntare al podio dei mondiali e altre coppie, fra quelle che ho visto qui a Reunion, hanno grandi colpi e mancano solo di un po’ di continuità nel gioco per essere fra i top”.

Altra star della manifestazione è stata la 26enne Serena Meloni, che ha colto l’ennesimo titolo di una carriera da Invincibile, mettendo in fila le locali Gazzo e Besseau, già sconfitte a Marina di Ravenna. L’assenza della gemella Alice (che presto si sposerà) ha lasciato via libera alle “reunionnaises” nel doppio, dove la vittoria è andata a Caroline Renard e Laurie Cadel, ribattezzate “Team Los Angeles“ per l’avvenenza angelica di queste bionde dagli occhi come l’oceano, perfette ragazze copertina di un’isola tanto attraente.

Buoni piazzamenti per Gael ed Hugh, terzi e quarti nel singolare e per Retali-Bang, terzi nel doppio. I portoghesi hanno portato avanti la coppia maschile Faria-Fonseca, mentre la Noro si è distinta nel singolare femminile.

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