Mingozzi e Marighella a segno al MioCapitano/Area78

  • Scritto da Marco
  • 04.06.2007  13:44.23

Si è svolta la prima tappa del Opel Beach Tennis Tour 2007, ovvero il circuito più ricco e prestigioso nella stagione del beach tennis, che ne presenterà ben 18.

Il “teatro” è stato quello dei Bagni Mio Capitano ed Area78, che per due giorni sono diventati un attrezzatissimo centro per sport di alto livello.

Al torneo hanno partecipato molti dei migliori giocatori del circuito, ma non tutti, visto che alcuni – incastrati da un complicato e ricattatorio sistema di diffide, esclusive e minacce di squalifica, legate anche alla loro figura di tennisti classificati o istruttori di tennis – prenderanno parte ad un altro circuito, organizzato dalla sezione beach tennis della federazione tennis.

La Vision di Geo Orsini, spalleggiata dalla IFBT di Giandomenico Bellettini (finalmente un elemento di collaborazione e non di frattura all’interno del movimento), ha creato un clima molto gradevole: stand di espositori, ottimo impianto sonoro, buona musica (prevalenza di suoni latino-americani, perfetti per l’atmosfera di spiaggia), riprese di Sky (che a partire da metà giugno curerà una trasmissione settimanale specializzata), ufficio stampa, ristoro per i giocatori, hostess e vari altri elementi (nei quali ha avuto buon gioco l’appassionata collaborazione del mitico “Cinghiale” titolare del Mio Capitano) che, unitamente al ricchissimo montepremi (i vincitori hanno intascato mille euro a testa e altrettanto capiterà nelle prossime 17 tappe) hanno reso l’evento di grande portata qualitativa.

Un peccato la modesta affluenza di pubblico, dovuta alla giornata incerta e alle nefaste previsioni del tempo (bastardi! Leggete cosa ne penso di ‘sti imbroglioni su http://www.ortoline.it/articolo.asp?ID=126).

Le condizioni, anche climatiche, sono invece state ottime, con calma di vento e temperatura gradevole.

Io mi sono cimentato nel solito ruolo di speaker a cui, stavolta, si è aggiunto quello di arbitro, che ho svolto per la primissima volta in vita mia.

C’è da dire che questo sport è veramente semplice (tant’è vero che in quasi tutti gli incontri vige l’autoarbitraggio) e comunque ogni decisione è favorita dall’ottimo fair play di tutti i giocatori, almeno di tutti quelli che ho visto all’opera io. Credo che quest’ultimo aspetto sia il vero “plus” di questo sport. Pensate solo a quale altro sport potrebbe sorreggersi ad alto livello (e con le tensioni connesse ai non indifferenti montepremi) senza un giudice o un arbitro…

Quindi ringrazio tutti i ragazzi e le ragazze per la grande collaborazione fornita, nel rispettare i tempi, nel non mettermi “pressioni” indebite e nell’usare assoluta civiltà nelle pochissime volte che c’è stato qualcosa da ridire.

Unico appunto la costante violazione della regola del fallo di piede (più marcata in alcuni soggetti) che impone l’assoluta necessità di un nuovo codice di autoregolamentazione fra i giocatori, in attesa di poter avere arbitri qualificati per ogni partita.

Nelle semifinali i pronostici sono stati più che rispettati, in quanto i forlivesi Marzio Bartolini/Giorgio Ghetti e i favoriti ravennati Alex Mingozzi (vedi il suo blog http://alexmingozzi.blogspot.com) e Matteo Marighella sono stati spietati nello spazzare via avversari pur quotati come DiCori/Lenzi e Catalano/Benini, concedendo pochissimi games e giocando una partita quasi perfetta.

Nella finalissima Alex e Matteo hanno attaccato il match con un ritmo insostenibile, finendo per chiudere con uno “stritolante” 6/1. Ma nel secondo set Ghetti e Bartolini hanno centrato la mira dei colpi molto spinti del loro repertorio, risolvendo a proprio favore alcune situazioni sul 40pari. Dopo aver sprecato un match ball sul 5/4, Mingozzi/Marighella hanno sofferto fino all’ultima palla (9/7) del tie-break prima di lasciarsi andare ad un’esultanza che ha tutta l’aria di essere la prima di una serie estiva che li vede favoriti d’obbligo.

Molto bella la finale femminile, che pure si è conclusa con l’ennesimo “omicidio” delle killer della sabbia, le gemelle Alice e Serena Meloni, da dieci anni dominatrici della specialità, che si sono imposte per 9/6 su Federica Bacchetta e Simona Bonadonna.

L’aspetto “spettacolare” è dovuto al fatto che le gemelle hanno ulteriormente migliorato il loro gioco offensivo, mentre le loro avversarie (di scuola tennistica, molto forti sulla palla alta) sono migliorate nella combattività e nel senso tattico, tradizionali punti di forza delle invincibili “twins”, che rimangono favorite per la stagione, ma che devono essere consapevoli di “margini di vantaggio” non molto ampi.

Giovedì la squadra italiana vola in Portogallo dove parteciperà agli Internazionali di Oeiras insieme alla formazione locale e ai team di Reunion e dell’Australia

 

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