MONDIALI 2007 – Il racconto
- Scritto da Marco
- 28.08.2007 02:36.08
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Il Nello Beach di Marina di Ravenna ha ospitato la VII Edizione dei Campionati Mondiali di Beach Tennis. Nove giorni ricolmi di partite e di emozioni capaci di creare intorno all’evento un’atmosfera di straordinaria amicizia e passione sportiva.
Il presidente Bellettini (e i suoi collaboratori, fra i quali cito sua sorella Angela, Mirko Benini e Sergio Albonetti, per limitarmi a quelli che hanno lavorato con me sul palco) ha ancora una volta superato se stesso, realizzando il più grande evento di beach tennis mai disputato.
Mille cose sono state di prim’ordine (dalla qualità e quantità delle partecipazioni, alla passione con cui il numeroso pubblico ha seguito ogni gara, alla crescita delle nazionali estere, alla cura delle strutture in cui si è giocato); mille altre sono da rettificare, mal’orgoglio con cui la dirigenza IFBT ha ascoltato l’inno di Mameli dedicato a Mingozzi e Marighella, che ha chiuso il programma di gare è veramente giustificato: grazie all’incrollabile entusiasmo del suo presidente quel gioco di racchette artigianali e di righe tirate sulla sabbia con i piedi è oggi un fenomeno che accende le spiagge, produce spettacolo, coinvolge sponsor, distribuisce grossi montepremi, mobilita tecnologie per lo studio di nuovi materiali, elegge re e regine dalla popolarità inaspettata, sbarca massicciamente su televisione stampa e internet, impreziosisce la proposta turistica delle località balneari, imponendo mode e tendenze.
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Giù dal trono. Per cavalleria, ma non solo, apro la rassegna con le vicende dei tornei femminili. Il regno delle gemelle Meloni sul torneo di doppio è stato rovesciato dopo 6 anni ininterrotti di successi, che hanno comunque fissato l’inarrivabile mito che ha caratterizzato il beach tennis femminile dalla sua nascita. Le due campionesse ravennati hanno onorato il torneo soprattutto nella specialità del misto, dove, insieme agli altri due “predestinati” Mingozzi e Marighella, hanno allestito una finale dai sontuosi contenuti spettacolari (vinta al fotofinish da Serena e Alex nell’arena centrale traboccante di pubblico). Serena fuori dal podio in singolare (Alice non ha partecipato) e solo terza in doppio. Giù il cappello, comunque, per le gemelle, sia perché il loro valore è tuttora tale da ritenere probabile un loro ritorno ai gradini alti dei podi, sia perché la loro storia è già nella storia ed è stata, in ogni caso un riferimento e il primo piccolo mito che questo sport ha prodotto in campo femminile.
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Nuove regine. Le nuove gerarchie di questi mondiali mettono in luce soprattutto due ragazze: la 22enne pallavolista ferrarese Viola Battistella e la 31enne tennista forlivese Simona Bonadonna. Simona ha vinto il singolare superando la rivale (in attesa di uscire dai confini regionali il beach tennis vede gli inserimenti al top di due città vicine) in due partite equilibratissime. Ma la sfida era tutt’altro che finita: le due si sono fronteggiate anche nella finale di doppio (60 coppie iscritte), accompagnate dalle giovani tenniste Federica Bacchetta e Michela Del Pasqua (come lo scorso anno facili vincitrici insieme del doppio juniores).
La gara che ne è uscita, giocata in notturna davanti ad un pubblico ancora numeroso e non stanco di emozioni, ha visto la romanzesca vittoria di Battistella e Del Pasqua, che uscivano dal tabellone “vincenti”. Nel primo set Bonadonna e Bacchetta la spuntavano al tie-break costringendo le rivali al set di spareggio, che Viola e Michela vincevano (6-4) a suon di schiacciate, dall’alto di un gioco teso e aggressivo, pieno di rischi ma sostanzialmente povero di errori, in cui la palla ha viaggiato veloce con abbondanza anche di difese acrobatiche per la gioia dei tifosi.
Premio fair play per Michela Del Pasqua che su una palla cruciale zittiva le proteste del pubblico assegnando lo scambio alle rivali.
Premio “grinta e cuore” alla sua compagna Battistella, abile nel gestire la giovane compagna (insieme alla quale giocava per la prima volta) con personalità ed entusiasmo capaci di “gasare” anche il pubblico.
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Gli imperatori. Il torneo maschile ha avuto l’epilogo pronosticato, con l’incoronazione dei due formidabili campioni ravennati Alex Mingozzi e Matteo Marighella (solo due sconfitte per loro nell’intera, lunghissima stagione), ma le emozioni non sono mancate. Alex e Teo (finalisti anche nel misto e assenti nel singolare) hanno fatto percorso netto, trovando l’ostacolo più duro nella semifinale del tabellone “vincenti” dinnanzi ai tradizionali rivali Lele Bianchedi e Maurizio Di Cori. I due veterani si portavano a condurre 7-5, mentre il pubblico del campo laterale che ospitava la partita occupava ogni millimetro libero seguendo trepidante gli scambi che stavano per far sprofondare i favoriti nel tunnel del tabellone di recupero. Ma un Marighella dalla grinta rabbiosa e inaspettata trovava le soluzioni per il finale thrilling, che inchiodava gli avversari (9-7 il finale) ad un passo dal clamoroso risultato. Con ogni probabilità la partita più bella del torneo.
Nell’altra semifinale i regolari forlivesi Ghetti e Bartolini disponevano di Calbucci e “Jaguar” Montanari (sorprendenti vincitori su Catalano-Benini, N.2 del seeding).
Prima del crepuscolo Mingozzi e Marighella staccavano il pass per la finalissima sotterrando Bartolini-Ghetti con una prestazione impeccabile. Le luci artificiali tradivano l’ottimo Jaguar Montanari (che sembrava in “giornata da podio” e che nel giorno prima aveva fatto faville nel misto, in coppia con Viola Battistella, arrivando a minacciare Serena-Alex nella partita clou del torneo, chiusa al tie-break), mentre esaltavano l’incredibile recupero nel tabellone B degli outsider Viarani e Taroni, giocatori di valore da tempo alla ricerca del grande risultato. I due infilavano nientemeno che Bianchedi e Di Cori (ormai esausti dopo aver eliminato Catalano-Benini) e chiudevano al terzo posto, superati (alla 12ma partita giornaliera!!!) da Bartolini-Ghetti che si riproponevano quindi per la finalissima.
Con fischio di inizio di Sergio Albonetti alle ore 22 ed un pubblico di fedelissimi ancora numeroso Marzio e Giorgio provavano a giocare un beach tennis forzato, aggressivo e rischioso. L’operazione portava alcuni vantaggi nella parte iniziale, prima che Teo e “Miele” Mingozzi (sue alcune “caramelle” di raffinata fattura che hanno incendiato l’entusiasmo) infilassero il ritmo giusto e chiudessero abbracciandosi stremati sulla sabbia, festeggiati dai loro junior-allievi delle scuole di beach tennis, per aver vinto e messo in fila altre 157 coppie.
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Gli altri tornei. Nel “misto” (specialità che mantiene un suo fascino e che il pubblico dimostra di apprezzare) oltre alle coppie già citate va segnalato il buon comportamento di Marconi-Giulia Spazzoli (quarti) e dei francesi Jouque-Cadel. In questa disciplina si segnala anche il mio personale esordio mondiale a fianco della brava e paziente australiana Tina Bianchi, con un bilancio di una vittoria, una sconfitta senza storie (contro gli “impossibili” Mariotti-Pirazzini) e l’eliminazione contro il duo tedesco con Julia Schrader in una partita non priva di rimpianti.
Nel singolare maschile vittoria meritata di Maurizio Di Coriche regolava i più giovani Matteo Catalano e MassimoMattei.
Nelle categorie seniores segnalo fra gli altri la terza vittoria consecutiva di Paolo Turchetti nell’Over40, dove batte anche un suo vecchio amico come Antonio Babini, divenuto un buon beacher anche con la racchetta e in grado di portare apprezzate idee nuove per il movimento anche sul piano politico organizzativo.
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Gli stranieri. Uhm… note dolenti… Da sette anni gli amici di oltreconfine (straordinario, comunque, il loro apporto di vitalità, di simpatia e di allegria) studiano il modo di avvicinare il valore degli italiani, impegnandosi con puntiglio. Tuttavia anche stavolta il bottino è magro: Kim Davis e Ana Norovincono senza strafare il torneo di doppio Over35. Nei tornei open il miglior risultato è delle australiane Henderson e O’Connor che entrano nelle prime otto, impresa che non riesce per un soffio al Los Angeles Team della ReunionCadel-Renard. Fra gli uomini il migliore è il gigantesco reunionnais Francois Jouque che impressiona in singolare con un servizio potente e gioca un buon torneo di doppio con il suo compagno Jankell Clavery. L’atteso pallavolista Patrice Bang si deve arrendere ai problemi alla spalla che lo limitano in modo decisivo. Si consola con l’amorevole vicinanza delle fantastiche ragazze dell’isola che a turno si occupano di applicargli le pomate antidolorifiche.
Problemi fisici anche per i giocatori portoghesi (il top player Ivo Fonseca, re della pineta, viene limitato da una caviglia malandata) e per la forte tedesca Bentsch, quarta lo scorso anno in singolare.
La gara per nazioni va all’Italia, che pur schierando i campioni, deve soffrire (Marighella e Mingozzi se la cavano in volata su Clavery-Jouque, mentre il doppio misto Mattei-Bacchetta deve cedere ai tedeschi). Sul podio i francesi riconquistano il secondo posto davanti a Germania e Portogallo.
Piuttosto modesto il panorama quantitativo e qualitativo degli italiani delle altre regioni: in vista il solo cagliaritano Paolo Tronci che gioca un buon torneo di singolare Over, finendo sul podio.
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Attività internazionale. Alex Mingozzi e Matteo Marighella voleranno da favoriti a New York la settimana prossima per il torneo internazionale di Long Beach, dove si confronteranno con i migliori giocatori locali in una specialità che prevede però l’uso di racchette da tennis ed alcune variazioni regolamentari; la stagione 2007 si concluderà con il ricco torneo caraibico ad Aruba.
L’annata 2008 si aprirà con il torneo di Melbourne (nella foto le “Sandflies” Bel & Mel) a gennaio e con l’atteso appuntamento di Reunion a marzo (informazioni e prenotazione viaggi scrivendo a info@beachtennis.com).
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