Mondiali2008 – The Final Show
- Scritto da Marco
- 04.08.2008 03:15.35
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GAMBI E CALBUCCI EROI DEL MARINA BAY DAVANTI A 2000 SPETTATORI – M&M IN GIORNATA NEGATIVA CEDONO, MA LA LORO STAGIONE RIMANE D’ORO – CLAMOROSO RITORNO AL TRIONFO DELLE GEMELLE MELONI – L’ITALIA FA SUA LA GARA PER NAZIONI E SI REGALA LA VITTORIA ANCHE NELL’ESIBIZIONI DI GIOCO “ALL’AMERICANA” – UN’INTERMINABILE FESTA NOTTURNA SANCISCE CON UN “ARRIVEDERCI AL 2009” LA FINE DELLE GARE – IL PRESIDENTE BELLETTINI PREMIATO DALLA IFBT PRIMA DELLA FINALE – IL SITO ORTOLINE.IT FA IL PIENO DI CONTATTI
Li conoscevamo, li ammiravamo, li aspettavamo. Sapevamo che 102 coppie in gara sarebbero andate incontro ad una scrematura che avrebbe consegnato all’arena centrale del pomeriggio del 3 agosto solo loro, i più forti, i favoriti.
E così è stato. Pur in un torneo pieno di avvenimenti e di spettacolo.
I quarti maschili. I quarti di finale del mattino, giocati in spettacolare simultanea sui quattro campi della Beach Arena, registravano tre risultati piuttosto “veloci”, con Gambi-Calbucci senza problemi sul vecchio leone Chirico in coppia con Palumbo, Mingozzi e Marighella decisi su Catalano-Benini e l’inedita coppia Bartolini-Barbieri a bersaglio contro Mattei-Scheda.
Spente le “luci” (si fa per dire: era mezzogiorno…) su questi tre campi le attenzioni si sono concentrate sul quarto di finale residuo, per il quale battagliavano “Dodo” Donati e “Mitch” Mariotti contro i francesi Clavery e Hochdoerffer e che si rivelerà essere probabilmente la partita più bella del mondiale. Ottenuta l’attenzione “esclusiva” dell’arena i quattro giocatori non lesinavano un agonismo ed un impegno assoluto, finendo con l’entusiasmare il pubblico a suon di giocate spettacolari e di atteggiamenti coinvolgenti. Il Jump service dei francesi si scontrava con il gioco teso e tecnico degli italiani. In una bolgia di tifo si arrivava alle palle decisive, che consegnavano ai francesi – dopo oltre due ore complessive di battaglia – la prima semifinale di doppio open della loro storia. Un risultato straordinario giunto onorando lo spettacolo e proponendo interessanti novità di gioco. “E’ stata un’esperienza incredibile – commenta con lucidità Donati – e arrivo a dire che sono contento di averla provata, anche se abbiamo perso. Io penso che giochiamo a beach tennis per provare emozioni di questo tipo“. Ci pensa la sempre graziosa campionessa francese Stephanie Gazzo a consolare Dodo ritraendolo in una foto con… le Dodò, l’omonima mascotte reunionnaise sempre in prima fila di tribuna quando i propri connazionali sono in campo.
I quarti femminili. Il mattino vedeva in pista anche le ragazze, che in contemporanea agli uomini si affrontavano in 4 campi laterali. Pochi problemi per le favorite, che rimanevano solide e concentrate: così DelPasqua-Battistella estromettevano Rastelli-Podestà, Bonadonna-Bacchetta non davano scampo alle tedesche Bentsh-Capell/Schrader, Meloni-Meloni cedevano qualche games in più a Pirazzini-Caldironi e DelDuca-Spazzoli chiudevano la strada all’ultimo binomio straniero composto dalle “Los Angeles” francesi Cadel e Renard.
Le semifinali. Spettacolo da voyeurs del beach tennis dalle 14: davanti a tribune gremite due semifinali maschili e due femminili in simultanea alla Beach Arena. Una scorpacciata. Al campo 1Mingozzi e Marighella dovevano impegnarsi per tenere a bada i francesi, sempre dietro nel punteggio, ma mai troppo, soprattutto nel secondo set. Gambi e Calbucci, invece, cadevano in un “inciampo” nella sfida con la coppia inedita composta dal focoso riccionese Bartolini e da Peo Barbieri, che confermava la buona condizione esibita dieci giorni fa al notturno di Forlì. I due soffiavano un set ai N.2 del seeding prima di cedere di schianto alla “bella” forse appagati da un risultato comunque straordinario per loro.
In campo femminile, mentre Battistella Del Pasqua disponevano agevolmente di Spazzoli-DelDuca (bravissime ad entrare nel club delle semifinaliste che sembrava offrire una sola piazza libera da “prenotazioni”), il campo4 offriva una battaglia di nervi di grande valore spettacolare. Bonadonna-Bacchetta (che il pronostico dava leggermente favorite) si issavano sul 6-2 del long set ai 9 games. Qui le gemelle Meloni operavano un piccolo capolavoro, stringendosi nel loro imperforabile spirito di coppia e macinando, uno dopo l’altro, i games della rimonta, del sorpasso e del trionfale sbarco in finale.
Le racchette da tennis. Liberato il campo dai semifinalisti la IFBT approntava le condizioni per l’esibizione del beach tennis “american style” con racchette da tennis, campo più lungo e rete più alta. La doppia sfida Italia-USA vedeva una doppia vittoria dei fratelli cagliaritani Paolo e Stefano Tronci e delle tenniste Gabriella Boschiero e Ileana Gherardi, che mettevano ko le quotate sorelle californiane Maloney.
Guardate questo video promozionale registrato negli USA; fra coloro che illustrano il gioco c’è anche Alex Querna, uno dei membri della delegazione giunta a Ravennahttp://it.youtube.com/watch?v=czdU4Z9JIvY&feature=related
Dal palco il presidente della federazione americana Jim Lorenzo “benediceva” la folla che cominciava ad accalcarsi per la finale e dichiarava il patto di fedeltà che d’ora in poi unirà i due movimenti, a partire dai tornei di Bermuda e Aruba (settembre e ottobre prossimi) che saranno giocati in entrambe le specialità.
La finale femminile. Erano in campo le uniche quattro ragazze ad aver vinto i mondiali di doppio nella storia della competizione (6 volte Ali e Sere fra il 2001 e il 2006 e 1 volta Miky e Viola lo scorso anno). Viola giocò peraltro anche la finale 2003 perdendola in un modo molto rocambolesco. Il feeling speciale con questa manifestazione delle 28enni gemelle ravennati(vedi lo speciale su di loro realizzato in Portogallo al link http://www.ortoline.it/articolo.asp?ID=159)produceva un avvio di slancio (4/1) che mandava in difficoltà le avversarie. Con un gioco arricchitosi soprattutto nel settore offensivo, a dimostrazione di umiltà e di desiderio di ulteriore miglioramento, le Meloni imbavagliavano le doti di grande schiacciatrice della pallavolista ferrarese e il bel servizio della tennista ravennate. Caduta l’ultima pallina erano ancora loro a guardare il mondo (le altre 76 coppie) dall’alto del podio,come abitudine alla quale, evidentemente, è piacevole non rinunciare. Peraltro Alice (a destra nella foto)bissava il titolo di singolare di ieri.
La Coppa per Nazioni. L’attesa per la finale è stata ingannata da una competizione a cui i campioni italiani danno peso relativo, ma che è particolarmente sentita all’estero. Un classico Italia-Francia ha decretato l’ennesima vittoria degli azzurri, più netta del previsto, con il successo di Mattei-Scheda su Bang e l’esausto Clavery (forse il ct francese avrebbe potuto pescare dal suo team un atleta più riposato, soprattutto mentalmente). Fra le donne Spazzoli Del Duca lanciavano l’Italiaverso il gradino alto del podio, dinnanzi a Reunion (ancora seconda) e al Brasile, che superava l’Australia al misto di spareggio nella finale di consolazione
La finale maschile. Una “corsa al posto” degna delle prevendite per le rock star. Unmuro di tifosi già sull’arena quando ancora i giocatori non erano arrivati. E’ questo il brivido dei mondiali, è questo l’affetto che quattro ragazzi speciali, forti, gentili e comunicativi, hanno saputo creare intorno a loro. Se la meritavano questa cornice super, dove non c’era più spazio nemmeno per un bottone, con abbondante schieramento di fotografi, operatoriTV, corrispondenti con taccuino aperto, ammiratrici varie eccetera
Mingozzi e Marighella, campioni uscenti detentori di un record di vittorie spaventoso nelle due stagioni in cui si è stretto il loro sodalizio. Dinnanzi a loro gli sfidanti, coloro che hanno dichiaratamente puntato all’impresa di scavalcarli nel ranking.
Primi scambi equilibrati, ma serrati e nervosi. Un gioco contratto che nascondeva le perle più scintillanti dei 4 repertori. Il solo Calbucci sembrava esprimersi sopra standard, dimostrando la solidità al servizio che altre volte gli era mancata nei momenti topici e risultando imprendibile sulla palla alta. Mingozzi e Marighella macinavano il loro gioco, ma qualche granellino di sabbia sembrava aver danneggiato gli automatismi migliori, soprattutto nel gioco in palla alta e nei turni di battuta di Alex, devastante fino alla gara di semifinale dalla posizione di “sparo”. Una straordinaria serie di rovesci altidi Nicola (foto Ricky) era la “clip” più votata dall’applausometro del Marina Bay ed era indice di una partita che prendeva la via dei due “sfidanti”, che la facevano propria con un doppio 6-3. Per Nicola era il bis del titolo di singolare vinto ieri su Bonaccorsi.
Mentre vincitori e vinti si stringevano in un caloroso abbraccio a metà campo si allestiva il podio per la premiazione, dove sfilavano, fra gli altri, i capitani delle 14 squadre straniere, ripetendo più o meno gli stessi concetti: “Grazie per la straordinaria opportunità, ci vediamo da noi per altre sfide” (per il calendario internazionale vedere il sito ufficiale http://www.beachtennis.com/calend.htm) .
All’arrivo dei nuovi campioni sul palco (premiati dall’assessore al turismo del comune di Ravenna, che ribadiva il successo dell’idea “Riviera Beach Games”) era Calbucci a distillare parole regali: “Ringrazio il mio compagno Nicola per avermi insegnato a giocare questo tipo di partite che mi hanno permesso oggi di vincere contro le due persone che maggiormente stimo in questo ambiente, Teo e Alex, al quale va una dedica per il difficile momento che sta attraversando“.
“Sparecchiato” il super allestimento creato dalla IFBT si passava alla parte goliardica del mondiale, libera dai condizionamenti delle partite. Le ragazze si aggiustavano con l’eleganza semplice sportiva e “spiffy” (puro slang californiano) che le rendeva più belle che mai e la bicchierata finale poteva avere inizio.
Addio, mondiale 2008, grazie dell’attenzione riservata al sito www.ortoline.it (che in questi giorni ha triplicato i contatti medi quotidiani). Ci siamo proprio divertiti.
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PS: Prima della finale, su iniziativa di Valerio Baruzzi, i collaboratori della IFBT hanno donato una targa al presidente Bellettini, palesemente “toccato duro” sull’emozione al momento della consegna davanti a tribune gremite e festanti.
“Siete dei traditori! Me la pagherete!” ha sussurrato il presidente portando via il piccolo trofeo. Questo il testo che ha accompagnato la consegna:
“Siamo giunti all’ultima partita di questa VIII Edizione dei mondiali di beach tennis. Prima di darvi inizio troviamo giusto premiare chi ha reso possibile tutto questo, chi è riuscito con anni di duro lavoro a trasformare un piccolo hobby nato nelle nostre spiagge in un fenomeno sportivo diffuso in tutto il mondo, seguito dagli organi di informazione e giocato da migliaia di atleti.
In questi otto anni abbiamo visto edizioni sempre più belle, con più partecipanti, più pubblico, più nazioni, fino alle più lontane, come gli Stati Uniti, il Brasile, l’Australia e molte altre…
Nulla nasce per caso e tutto questo si deve alla mano abile, instancabile e generosa del dottorGiandomenico Bellettini.
Grazie Presidente!
Grazie Amico Nostro!”
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I collaboratori della IFBT