A Imola Carli e Cappelletti diventano grandi

  • Scritto da Marco
  • 20.02.2011  22:33.01

La stagione 2011 del beach tennis si apre con un appuntamento che si appresta a diventare un “classico”: i campionati italiani indoor di Imola. Gerarchie da riscrivere, conferme, sorprese e il grande spettacolo dei racchettoni che fa già sognare l’estate.

Vincono i giovani romagnoli Micky Cappelletti e Luca Carli, mentre fra le donne il sigillo va a Briganti e Olivieri.

 

Dove eravamo rimasti? In realtà la macchina dei racchettoni non si era mai fermata: tornei in paradisi tropicali per i più bravi e pomeriggi di partite e polvere indoor per un movimento in continua ascesa.

Il torneo di Imola è stato messo nel “mirino” da 115 coppie maschili e 55 femminili: numeri record che hanno messo a dura prova la funzionalità dello splendido “Palace” e, per gli atti finali, la capienza della struttura, presa d’assalto da spettatori e fans.

 

Fra gli uomini puntuali al via tutti i big romagnoli, toscani, romani e pugliesi: i vertici del quadrilatero che trascina il movimento nazionale. Mingozzi e Marighella inaugurano il quinto anno del loro glorioso sodalizio; Tazzari e Garavini si ricandidano come loro antagonisti; Calbucci cercherà ruoli da protagonista con Meliconi; mentre Maldini andrà a completare il poker di terribili coppie ravennati ricostituendo il binomio con Nicola Gambi, artista della racchetta, che il beach tennis FIT riabbraccia dopo anni di vicissitudini.

Il torneo, però, ha messo in luce i protagonisti più giovani. Da Cesena Micky Cappelletti e da San Leo Luca Carli. Non ci voleva molto per capire che i due avrebbero scalato i vertici del ranking. L’incognita era quanto tempo ci avrebbero messo. Ebbene i due hanno subito chiarito di avere molta fretta. Nei quarti non hanno avuto timori reverenziali verso il loro “talent-scout” Nicola Gambi, che è (ri)apparso in condizioni agonistiche e fisiche tali da prenotare un posto da protagonista in questo 2011 di riscatto. Quindi i due cannonieri (stili diversi, ma netta predilezione per il gioco d’attacco e la ricerca del “vincente”) hanno regolato in semifinale i romani Petrucci e Ludovici (quest’ultimo inossidabile veterano poco propenso a lasciare strada al cambio generazionale).

Dall’altra parte i combattivi tarantini Luca Cramarossa e Fabrizio Avantaggiato si facevano largo su Rosatone-Bondioli (interessante coppia Tirreno-Adriatico). Uscivano ai quarti anche Donati-Mariotti (altra coppia di classica scuola romagnola) e Mazzarone-Capone.

Il top-show si raggiungeva nella semifinale fra i due pugliesi e la premiata ditta M&M (con Marighella febbricitante). La partita era di grande livello, con un inizio deciso dei più giovani che sembravano ipotecare il match, prima del risveglio dei leoni feriti che li ricacciava indietro. Soluzione al long-tiebreak chiuso ai vantaggi e al quarto matchball dai due beniamini della spiaggia di Lido Gandoli.

La finale vedeva la perfetta interpretazione tattica ed agonistica dei nuovi campioni italiani: servizio violento e variato (aces a grappoli) e grande capacità di chiusura del punto, sia con decolli “ascensoristici” di Cappelletti, sia con tocchi imprevedibili di Luca “Cuore d’Aliante” Carli.

Crama e Avantaggiato sembravano paghi dello “scalpo” M&M conquistato in semi e si dimostravano meno “bellicosi”. Il doppio 6/3 sanciva il trionfo dei loro avversari.

In campo femminile (assente la detentrice Bacchetta) tanti nomi nuovi nel tabellone finale. Il risultato più sorprendente è quello delle grossetante Michela Zanaboni e Sara Paramucchi, che sorpassavano le più quotate Bonadonna-D’Elia in semi; mentre in parte bassa Olivieri-Briganti superavano le due Giulie romagnole (Spazzoli-Curzi) .

L’inizio della finale sembra un facile tiro a segno delle campionesse d’Europa (6/0 il parziale). Ma sfruttando un attimo di relax le grossetane rimontano fino ad obbligare le avversarie al long tie-break che finisce comunque in tasca alle più titolate avversarie.

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