Da Ipanema sabbia nuova per il beach tennis
- Scritto da Marco
- 06.04.2010 23:12.10
Concluso con uno straordinario successo il clinic dei maestri italiani Alex Mingozzi e Matteo Marighella che per 2 giorni hanno formato gli istruttori brasiliani. A Rio il movimento è attivo e le spiagge brasiliane, sempre in cerca di novità spettacolari, potrebbero essere la rampa di lancio della dimensione internazionale di questo sport…
Cominciamo con una citazione di una canzone brasiliana talmente vecchia PERSINO per la memoria di chi vi scrive. Dubito che i giovani frequentatori di questo sito la conoscano (se volete approfondire clikkate qui http://www.youtube.com/watch?v=e77In5Yvv_E per ascoltarla nella versione suadente di un Bruno Martino che da qualche anno ci ha lasciato).
Il primo verso dice “Torneresti sui tuoi passi / ragazza di Ipanema che passi…” beh, forse il beach tennis si appresta a non tornare più sui suoi passi e a partire con le sue forze verso nuovi orizzonti, verso uno stabile meccanismo di sfide internazionali, di diffusione planetaria, di connessione con i mondi imprenditoriali e turistici che dovranno accompagnarne ed esaltarne il cammino.
Ipanema è una delle più grandi e più famose spiagge del mondo ed è probabilmente il top per quanto riguarda le attività da spiaggia: qui bambini di 8 anni accarezzano il pallone con la sublime naturalezza di questo popolo baciato dagli dei dello sport, qui le schiacciate dei beachvolleysti sulla sabbia sono diventate un’alternativa seria alla scuola californiana, portando questo giovane sport alla ribalta olimpica (Atlanta 1996); qui operatori turistici lungimiranti scrutano con attenzione il panorama di ogni nuovo fermento sportivo che possa allietare le ore torride (a dir la verità qui piove da due giorni, con disastrose conseguenze per la viabilità e per la sicurezza dei quartieri più poveri) dei pomeriggi in spiaggia di un popolo così attivo e sportivo. Un posto ideale per una… “cartolina” che la tradizione beachtennistica impone di spedire da ogni nuova spiaggia conquistata, anche per sottolineare che “indietro” non ci si volterà più, proprio come quella altezzosa ragazza (una delle tantissime di questa terra in questo senso molto fortunata) della canzone di Bruno Martino, insensibile all’ammirazione dei suoi corteggiatori.
Alcune reti – delle migliaia che occupano il vasto territorio di Ipanema (e delle adiacenti Leblon, Gavia e Copacabana) – sono state abbassate e offerte ad alcuni match di allenamento di beach tennis: in campo i nostri ragazzi, Alex Mingozzi e Matteo Marighella (che su invito della Federtennis Brasiliana hanno tenuto un curatissimo clinic per gli istruttori locali) e la nuova coppia composta da Massimo Mattei (altro veterano delle esperienze internazionali, pioniere beachtennistico di varie spiagge del mondo) e Matteo Catalano, vincitori a Torino di uno dei primi tornei della stagione 2010. Insieme a loro il gruppo di brasiliani che sta puntando sul lancio del beachtennis: l’ex tennista WTA Joana Cortez, le collaboratrici Samanta (che farà coppia con lei al super-mondiale dei primi di maggio a Roma Foro Italico), Luciana e Carla, con i migliori elementi del settore maschile: Vinicius Fontes(dal terrificante servizio già ammirato ad Aruba) e il suo nuovo partner Guillerme, oltre all’istruttore emiliano Gianluca e a quello calabrese Giovanni, trasferitisi da tempo nella megalopoli carioca.
Ipanema, quindi. Metafora di giornate infinite per un popolo che vive di sport e di arti popolari (come il ballo samba, il carnevale, le novelas televisive o la grande produzione di canzoni) e per una città come Rio che è la vetrina di un Paese in grande fermento economico e sociale, dove l’economia vola come in altre realtà emergenti, ma dove il tutto viene confezionato in un incarto tropical-latino da cui è impossibile non farsi affascinare. E i prossimi mondiali di calcio (2014) e Giochi Olimpici (2016) hanno l’importante responsabilità di confermare la vitalità esuberante, ma produttiva, di questo popolo (a destra Gianluca, ex giocatore di squash detto “Lucarioca” pronto a scendere in campo; cercatelo in Avenida Vieira Souto 500, la location per il beach tennis da lui curata).
Una strana alchimia di prezzi: mangiare al ristorante costa poco più che comprare le stesse cose al supermercato e portarsele a casa; le automobili costano molto (come i vestiti), ma la benzina poco (meno di 1 euro al litro); dove si lavora a ritmi soft, senza alzare la voce e senza mai dare un’impressione di frenesia; dove la riserva di forza lavoro a basso costo proveniente dalle incredibili favelas (la parola significa “alveari” e la vita all’interno di esse scorre senza regole, minacciando con il suo urlo selvaggio chiunque le lambisca, anche solo viaggiando dentro la sua automobile) consente alla città di offrire le sue bellezza calcistiche, culinarie (che spettacolo le specialità tutte esposte alla vista dei consumatori! e che meraviglia la possibilità sempre concessa di comporre a piacere i propri piatti), musicali e naturali (la salita in funivia alla rocca del Pan di Zucchero ha distolto persino il vertiginoso Mingozzi dalle sue paure…)
Foto sopra il doppio misto Cortez-Marighella. A sinistra il sottoscritto durante la scalata in funivia al Pan di Zucchero. Sotto il divertito Marighella apprezza le attenzioni della sua “scolaresca”
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Commenti a Da Ipanema sabbia nuova per il beach tennis
- Il 18/04/2010 04:20:20 Gian Luca Padovan ha detto:
Grande Orto…bel lavoro,mi é piaciuta la vena poetica che mostra come hai saputo apprezzare la filosofia carioca! solo una correzzione a rispetto:con tutta la simpatia e ammirazione per i romagnoli ci tengo a sottolineare che sono emiliano(bolognese) di scuola squashistica..ahimè perche se venivo dal tennis sarebbe stato meglio per il mio bt…chiunque voglia visitare la culla del beach tennis carioca deve solo cercarmi ad ipanema…avenida Vieira Souto 500,point da mè creato e curato come um bebé e che é già stato palco di grandi partite….a presto Orto! parabens e abraçosGian Luca Padovan (guru carioca)