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Iniziati senza sorprese i tornei di doppio maschile e femminile, mentre si disputano anche numerose altre gare minori, per amatori e “fun”, con folta partecipazione di giocatori.

Nel torneo maschile 4 coppie italiane si spartiscono i favori del pronostico e potrebbero arrivare tutte in semifinale.

Nel giorno di Italia-NuovaZelanda di rugby il paragone ci può stare, anche se i ruoli sono invertiti: gli “All Blacks” del beach tennis sono i nostri giocatori: ammirati, fotografati, corteggiati, ricchi di tradizione, di titoli, di margini di miglioramento, di numero di praticanti, di elementi da top ten. Gli altri si devono accontentare (per ora) degli applausi, dei complimenti, dei riconoscimenti per i passi avanti fatti in pochi anni.

Anche in questa scintillante edizione 2012 dell’Open di Aruba – giunta alla penultima giornata – il tema conduttore sarà questo: brasiliani, venezuelani, arubiani, francesi e statunitensi hanno dato corpo e sostanza ad un movimento internazionale fatto di agonismo e di seria preparazione (e non solo di folkloristica “voglia di provarci”, com’era fino a pochissimo tempo fa); ma ben difficilmente, almeno in campo maschile, la vittoria e i posti d’onore del tabellone sfuggiranno al poker di binomi azzurri, giunti in quest’isola favolosa con le idee ben chiare e con la convinzione che sulla sabbia bianca caraibica si decidano gerarchie importanti in vista della prossima stagione agonistica.

Il torneo si è allineato ai quarti di finale. Le quattro squadre italiane non si affronteranno fra loro e hanno avuto pochi problemi a superare le barriere dei sedicesimi e degli ottavi (solo qualche intoppo per Marighella-Meliconi contro due intraprendenti brasiliani dai colpi arrischiati (uno dei due batteva in salto, mentre l’altro ci ha fatto rivedere i tentativi – peraltro sempre falliti – di muro, un fondamentale in auge lo scorso anno e ora un po’ in disuso fra i top players).

Le coppie italiane appaiono tutte in grande condizione: il N.1 del seeding appartiene al campione del mondo Marco Garavini e ad Alessandro Calbucci (vincitore, qui ad Aruba lo scorso anno, del singolo e finalista del doppio). Quest’ultimo ha saputo ritagliarsi, con le sue fascinose abilità diplomatiche, un ruolo di assoluta rilevanza nella gestione – sportiva e non – del torneo.

Il N.2 va al più titolato ad Aruba, vale a dire Matteo Marighella, che non ha ancora mai perso un match nei quattro anni della sua frequentazione dell’isola. Sciolto il glorioso sodalizio “M&M”, Matrix si è presentato ad Eagle Beach con il nuovo compagno, Luca Meliconi, il cui valore è garanzia di obiettivi massimali.

Terzo posto in griglia per Michele Cappelletti (che vinse lo scorso anno con Marighella ed è reduce dalla vittoria la settimana scorsa nella non lontana StMartin, con Calbucci), che ritroverà il partner abituale, Luca Carli. I due hanno nella dinamite dei loro racchettoni la chiara possibilità di puntare alla vittoria di questo torneo come di tutti i prossimi che li vedranno al “via”.

Anomalo ruolo di outsider per Alex Mingozzi (anch’egli imbattuto nell’isola nelle sue 3 partecipazioni) che giocherà con Niccolò Strano, mentre per il 2013 è programmata la ricomposizione del binomio con Nicola Gambi, intenzionato a riportarsi nella zona “calda” del ranking.

In campo femminile cammino vincente per le azzurre Curzi-Cimatti (gli altri binomi italiani, provenienti da altre regioni, hanno invece chiuso il loro percorso). Sono loro le favorite, con un occhio alle possibilità di Muniz (che nel torneo di singolare ha battuto la Curzi) e Cortez (trattasi di Paula, la sorella minore della più affermata Joana), di Buuts-Labrit e di Melch-Johnston.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA, GIORNO CONCLUSIVO (orari italiani)

14: quarti di finale maschili e femminili

17.30: semifinali femminili

19: semifinali maschili

23: finale femminile

1: finale maschile

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