Assegnati gli Oscar AGB per il 2012: Calbucci e Briganti su tutti

  • Scritto da Marco
  • 02.01.2013  17:02.28


 

Si sono chiuse le operazioni di voto per l’assegnazione degli Oscar 2012, iniziativa ideata dall’Associazione Giocatori di Beachtennis e giunta al suo terzo anno di vita.

Desidero prima di tutto ringraziare i giurati che hanno fatto affluire i loro voti, dimostrando attenzione e rispetto per il loro ruolo. In molti hanno fatto pervenire segnalazioni aggiuntive e critiche di vario genere: sulla composizione della giuria, sulle modalità di voto e, soprattutto, sulla scelta delle nominations. Terrò ovviamente conto di tutte queste per il futuro sviluppo di questa iniziativa.

Hanno votato 37 giurati su 38 aventi diritto. Qualcuno non ha completato il “podio”, limitandosi ad indicare il primo di ogni categoria. Ci sono state astensioni variamente motivate nel voto per alcune categorie. Curioso il contributo di un giurato che ha dato unicamente il voto al miglior torneo, astenendosi su tutte le altre votazioni.

(animazione a lato dal sito gamingbolt.com)

Ricordo ancora la composizione delle giurie:

  • giuria “maschile” (i primi 15 classificati nel ranking disponibile a dicembre nel sito ITF, voto semplice): Calbucci, Garavini, Tazzari, Cappelletti, Carli, Meliconi, Mingozzi, Cramarossa, Tronci, Font (BRA), Marighella, Prata (BRA), Petrucci, Strano, Santos (BRA), Ferreira (BRA)
  • giuria “femminile” (le prime 10 del ranking, voto semplice): Briganti, Olivieri, Bonadonna, Cortez (BRA), Bacchetta, Spazzoli, Barijan (BRA), D’Elia, Cimatti, Takahashi (JPN).
  • giuria “tecnica” (12 elementi con voto doppio): i componenti del comitato ideatore del premio – Buccelli, Calbucci, S.Cappelletti, Bonadonna, Ortolani – il ct della nazionale Lucaroni, i responsabili dei siti specializzati – wikibeach, beachtennistime, smashonthebeach, beachtennisplayers – i responsabili dei movimenti nazionali di Brasile (Lopes) e di Aruba (Ros).

Due osservazioni:

  1. il beach tennis è ancora privo di una significativa copertura televisiva e giornalistica. Anche i siti più specializzati faticano a fornire un’adeguata informazione su tutti gli eventi. Per cui è normale che – anche a top players, giornalisti e specialisti di settore – possa sfuggire qualche nome, qualche realtà, qualche evento, qualche situazione degna di nota, soprattutto se emersa in Paesi diversi dal proprio. Per questo motivo ci scusiamo con chi è stato ingiustamente trascurato o sottovalutato, certi che, se i valori verranno riconfermati, ritroveremo tutti loro nelle nostre votazioni del 2013.
  2. il concetto di “migliore” è quanto di più umanamente discutibile e controverso. Questo referendum vuole essere solo un gioco per ripercorrere, una volta in più, i nomi e le occasioni che ci hanno divertito nel corso dell’anno che si è appena concluso. Ognuno ha evidenziato diversi criteri di “migliore”: c’è chi si è basato sui risultati dei tornei più importanti, chi sul ranking, chi sulla propria impressione personale, chi ha valutato l’impegno, la classe, la spettacolarità, la super performance, il miglioramento, la carriera, la personalità, il carisma, la simpatia, eccetera. Tutte le valutazioni sono degne di rispetto, perché – lo ripeto – di un gioco si tratta.

Una piccola cerimonia per festeggiare i vincitori degli Oscar sarà svolta in occasione di un prossimo torneo importante.

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E dopo tante premesse veniamo ai risultati:

La lotta per il titolo di “miglior giocatore” è stata equilibratissima ed entusiasmante ed è stata un duello fra i vincitori del 2010 (Garavini) e 2011 (Calbucci)

Alessandro Calbucci l’ha spuntata sul filo di lana, come già gli accadde lo scorso anno nella sfida con l’ex compagno di coppia Meliconi. Tre soli i punti di vantaggio su Garavini 101 a 98, (lo scorso anno furono solo due su “Melico”), maturati soprattutto dalla giuria maschile, mentre quella femminile aveva decretato una superiorità di Garavini e quella tecnica aveva assegnato un verdetto praticamente pari.

Calbucci corona così un’altra stagione magica, impreziosita dal titolo italiano, dalla finale mondiale (persa proprio contro Garavini e Tazzari) e dalla vittoria ad Aruba, nonché da un accentuato ruolo di promoter e ambasciatore del beach tennis, di apprezzato gestore di clinic nei Paesi più desiderosi di migliorare, di raffinato comunicatore poliglotta e persino di uomo-copertina; tutti fattori che – ovviamente affiancati allla continuità di rendimento, alla completezza del bagaglio tecnico e alle tante vittorie in ogni angolo del mondo – hanno probabilmente portato anche voti importanti per questo referendum

Per Garavini la beffa di un secondo posto che non deve far dimenticare una stagione super, culminata con il titolo mondiale (con il fido Tazzari a Bourgas), con la terza finale consecutiva al Delfino e con il successo di Aruba.

Staccatissima la concorrenza: l’altro iridato, Paolo Tazzari, chiude con il terzo posto l’ultima stagione agonistica della sua magnifica carriera.

Classifica: Calbucci 101, Garavini 98, Tazzari 22, Cappelletti 14, Meliconi 11, Carli 9, Marighella 8, Strano 1.

Albo D’Oro: 2010 Garavini; 2011 e 2012 Calbucci.

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L’Oscar per la miglior giocatrice va con merito alla tarantina Simona Briganti. “Pollon” corona con questo successo individuale la grande stagione delle “Olibrì”, che, con Laura Olivieri, l’ha portata a vincere, fra l’altro, i mondiali e il “Delfino”. Indiscutibile il verdetto, che la vede prevalere nel giudizio di tutte e tre le giurie. Secondo posto per la romana Olivieri e terza Federica Bacchetta.

Classifica: Briganti 77, Olivieri 53, Bacchetta 36, D’Elia 28, Bonadonna 27, Carli 20, Spazzoli 16, Zanaboni 4.

Albo D’Oro: 2010 Bacchetta, 2011 Olivieri, 2012 Briganti.

Fra i battitori Michele Cappelletti, il più giovane fra i top players, ha messo in carniere il secondo Oscar, risultando potentissimo e continuo. Il suo più fiero avversario è stato il compagno Luca Carli, con il quale costituisce una coppia ad alto tasso di dinamite, da affrontare con il “caschetto protettivo”…

Classifica: Cappelletti 79, Carli 56, Garavini 41, Calbucci 32, Petrucci 29, Maldini 15.

Albo D’Oro: 2010 Maldini, 2011 e 2012 Cappelletti.

Il premio per la miglior risposta vede un altro successo di Alessandro Calbucci, questa volta nettissimo. Reattività, allungo, mezzi fisici rendono “Calbu” il miglior interprete di questo fondamentale decisivo per le sorti di una partita, spesso capace di imbavagliare, anche psicologicamente, avversari dotati di grande forza al servizio.

Classifica: Calbucci 97, Marighella 62, Tazzari 41, Meliconi 23, Strano 19, Rosatone 5.

Albo D’Oro: 2010 Marighella, 2011 e 2012 Calbucci.

Fra gli attaccanti … niente di nuovo sotto il sole! Marco Garavini, da 3 anni, monopolizza il premio grazie al braccio pesante, al piede veloce, al polso preciso, alla spettacolarità atletica del gesto, anche quando eseguito a sei/sette metri dalla rete. Uno scambio da lui chiuso ad Aruba (ritrovabile su youtube) è stato giudicato il più spettacolare dell’anno.

Lo scorso anno il premio fu assegnato al fotofinish su Cappelletti e Meliconi, finiti quasi alla pari. Stavolta “El Puma” ha staccato più nettamente gli avversari.

Classifica: Garavini 120, Cappelletti 77, Carli 19, Meliconi 18, Avantaggiato 16, Petrucci 4.

Albo D’Oro: 2010, 2011 e 2012 Garavini

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Anche il premio per il miglior difensore vede un “triplete”, realizzato dall’interista Matteo Marighella che, pur in un anno difficile ed insolitamente avaro di vittorie, lo ha visto capace di giocate magiche, ispirate dai grandi riflessi e da intuizioni inimitabili.

In classifica precede Luca Meliconi, che aveva prevalso largamente nei voti della giuria “tecnica”, mentre giocatori e giocatrici hanno propiziato la rimonta di “Matrix”

Classifica: Marighella 73, Meliconi 56, Strano e Tazzari 22, Cramarossa 12, Calbucci 10.

Albo D’Oro: 2010, 2011 e 2012 Marighella.

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La categoria Under20 toglie il sorriso a tutti noi che affrontiamo il beach tennis per divertirci, passare momenti di sport e fare incontri importanti. Il nostro mondo, da quest’anno, non comprende più il giovaneFederico Paris, un ragazzo toscano per cui in tanti hanno speso parole bellissime, che ne definiscono la vitalità e le qualità umane. Vivrà per sempre nel ricordo di tutti e, nell’infinitamente piccolo di questo gioco, anchenell’intitolazione della categoria riservata agli Under20 (in questo caso nati dopo il 1/1/1992)

Si è deciso di escludere dal lotto dei candidati due giocatori che ambiscono a ben altri traguardi, come Michele Cappelletti (già vincitore nel 2010 e 2011, a cui la scelta comporta la crudeltà di negare la possibile tripletta) e Luca Cramarossa, che hanno ormai maturato un approccio professionistico a questa disciplina, e non hanno più le caratteristiche di “emergenti”. Li riteniamo di gran lunga i “vincitori morali”.

Fra gli “altri” si è avuto un testa a testa: alla fine l’ha spuntata lo spagnolo di Canaria Antomi Ramos

Il simpaticissimo Antomi, che si è allenato a lungo in Italia, ha soffiato la vittoria per soli 5 punti al cesenate Teo Casadei.

Classifica: Cappelletti e Cramarossa (over ranking), Ramos 59, Casadei 54, Foschi 31, Beccaccioli 28, Biondi 27, Amboni 21.

Albo D’Oro: 2010 Cappelletti, 2011 Cappelletti, 2012 (Cappelletti-Cramarossa) Ramos

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(nella foto a lato Antomi sembra voler “salutare” il suo amico scomparso)

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.Fra gli Over40 c’è stata un’incredibile battaglia: i 6 nominati (e si era proceduto già ad pre-esclusioni dolorose, come quelle di Ludovici e dei due Bartolini) hanno chiuso divisi solo dall’inezia di 17 punti. Sul filo di lana è arrivato il graffio del “Giaguaro”, Marco Montanari, che ha coronato una stagione ricca di successi, che lo ha visto viaggiare molto per dare sfogo alla sua intatta passione per il beach tennis. Tutti da citare i battuti: il maestro di tennis pesarese Gentile (giunto da poco al beach tennis), il sardo giramondo Tronci, il romano Ercoli (penalizzato dalla scarsa attività internazionale), i ravennati Di Cori e Chirico, ancora in pista dopo aver dominato la specialità nei primordi.

Classifica: Montanari 47, Gentile 45, Tronci 40, Ercoli 38, Di Cori 31, Chirico 24.

Albo D’Oro: 2010 M.Bartolini, 2011 Ludovici, 2012 Montanari

Tornando alle ragazze, la pugliese Eva D’Eliadifende con grinta il titolo di miglior attaccante e si conferma prima nella categoria, nonostante l’avvicinarsi di Federica Bacchetta, che viene battuta di soli 7 punti.

Classifica: D’Elia 59, Bacchetta 52, Curzi 34, Cimatti 31, Carli 25, Briganti 22.

Albo D’Oro: 2010 non assegnato, 2011 e 2012 D’Elia.

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Anche in difesa i valori del 2011 sono confermati: la ex pallavolista forlivese Giulia Spazzoli fa valere la sua tenacia e la facilità nei movimenti sulla palla bassa. La sua vittoria è di ampie proporzioni.

Classifica: Spazzoli 98, Bonadonna 47, Olivieri 40, Zanaboni 17, Storari 11, Carien 8.

Albo D’Oro: 2010 non assegnato, 2011 e 2012 Spazzoli.

Fra le juniores lotta a due fra atlete già ampiamente in vista nel circuito: minimo il vantaggo con cui la “sorella d’arte” Arianna Carli brucia in volata la detentrice Sofia Cimatti, con la romana Daina in terza posizione, tutte attese ad un 2013 da protagoniste.

Classifica: Carli 71, Cimatti 68, Daina 41, Bellagamba 17, Nutini 1, Ponti.

Albo D’Oro: 2010 non assegnato, 2011 Cimatti, 2012 Carli.

Passiamo alle categorie riservate agli stranieri. Qui la precisazione iniziale va ripetuta: la giuria è composta in buona parte da italiani e non tutti loro hanno viaggiato per vedere con propri occhi il valore dei vari atleti. E’ quindi facile che ci si sia basato spesso sul “sentito dire”, anche perché alcuni atleti partecipano a pochi tornei e viaggiano poco, per cui il loro valore (a volte altissimo) rimane meno noto internazionalmente.

Fra gli uomini in grande evidenza rimangono i brasiliani, ovvero la scuola che si candida più decisamente a duellare con l’Italia per il predominio mondiale: in quel grande Paese, da sempre baciato dagli dei dello sport, l’impegno sul beach tennis è intenso, con investimenti, scuole, campi, tornei e spiagge dedicate ai racchettoni.

Il risultato è che la “top pair” carioca composta da Vinicius Font e Guillerme Prata si installa ai primi due posti del nostro referendum e il Brasile occupa tre dei primi quattro posti. Vince Vini su Gui, con Santos al quarto posto (e segnalazioni anche per Ferreira, che non era compreso fra le nominations). Nella lotta brasiliana si inserisce il reunionnais Patrice Bang, alla miglior stagione della sua ormai lunga carriera.

Segnalazioni anche per il giovanissimo Ramos, che alcuni giurati hanno visto già in grado di duellare con gli altri stranieri per le posizioni migliori.

Risultati: Font (BRA) 84, Prata (BRA) 65, Bang (REU) 37, Santos (BRA) 31, Yamamoto (JPN) 11, Herve (REU) 3, Gaudez (VEN) 2, Nanava (RUS) 1.

Albo D’Oro: 2010 Clavery (REU), 2011 e 2012 Font

Fra le donne un’altro verdetto all’insegna della continuità: la tennista mancina Joana Cortez ha rivinto il premio, pur in una stagione che ha visto emergere molte altre giocatrici di valore. La carioca (che ha ricordato – a giusta ragione – la compagna di coppia Samanta Barijan e la sorella Paula come nomi da poter comprendere in nomination) ha prevalso sulla connazionale Flavia Muniz, sua tradizionale rivale in patria.

Risultati: Cortez (BRA) 97, Muniz (BRA) 49, Bourdet (REU) 31, Rosolska (POL) 24, Labrit (SXM) 19, Melch (USA) 17, Takahashi (JPN) 9, Sitya (SPA) 1.

Albo D’Oro: 2010, 2011 e 2012 Cortez.

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E per finire il premio al miglior torneo. Anche qui va precisato che la giuria non ha avuto modo di vedere (magari!) tutti i tornei che si sono disputati e molti hanno votato su giudizi riportati.

Dopo 2 anni di vittorie e nonostante una splendida edizione 2012 il “Città di Cervia” , cede, seppure per un soffio, il primo posto al torneo di Aruba, trasferitosi quest’anno nella prestigiosa Eagle Beach (vedi foto sotto)  e probabilmente ispirato in molti aspetti all’esempio del torneo cervese (a partire dal numero di campi, oltre 25, dai tanti giorni di gara, dal senso di totale dedizione della location all’evento). Jochem Ros, Sjoerd De Vries e gli altri collaboratori possono essere ben orgogliosi del loro risultato, visto che il fascino dell’isola e la qualità dell’organizzazione hanno attirato giocatori da ogni parte del mondo. Ma siamo certi che la sconfitta di misura sarà un ulteriore stimolo per gli “angeli bianchi” del Bagno Delfino per allestire, pur nelle crescenti difficoltà, un’edizione 2013 ancora più sontuosa.

Voti sparsi per altre le location nominate e segnalazioni per la qualità organizzativa negli eventi di Royan (Francia Atlantica) e di Stoccarda.

Nessuna segnalazione per il mondiale di Bourgas, giocato con buoni standard ma privo di pubblico. Per l’ITF suona come obbligo assoluto, per il futuro, la scelta di località dove il beach tennis sia già una realtà avviata, al fine di avere un prezioso rilancio di immagine.

Classifica: Aruba 91, Delfino Cervia (ITA) 89, Gandoli (ITA) 17, Reunion 13, Viareggio 12, Hermosa Beach (CAL USA) 9.

Albo D’Oro: 2010 e 2011 Delfino Cervia, 2012: Aruba

IL RESPONSABILE AGB PER “L’OSCAR DEL BEACH TENNIS”

Marco Ortolani   marco@ortoline.it

 

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