Cartoline dal Mar Ionio per il bye bye al 2011 dei racchettoni

  • Scritto da Marco
  • 12.09.2011  13:31.44

 

Ci sarà ancora qualche “fuoco” di fine stagione, ma sostanzialmente l’estate 2011 del beach tennis si è chiusa a Gandoli, davanti ad un Mar Ionio da cartolina e ad un ambiente organizzato ed entusiasta che mantiene (suppongo con fatica e sacrifici) uno dei capoluoghi del beach tennis italiano in questa terra brulla e bellissima, dove paesaggi lunari si alternano a magici scenari marini e dove fare una qualsiasi cosa (studiare, lavorare, fare sport) è molto più difficile che altrove.

Ce la fanno da 14 anni (diconsi quattordici) Mauro Alessano e la sua famiglia (spinti a spendersi in ogni energia anche dall’onnipresente ricordo del povero Niccolò e dal desiderio di far passare anche dal beach tennis un messaggio di solidarietà e speranza, leggete quihttp://www.lafeltrinelli.it/products/9788842545262/Nicco_per_sempre/Alessano_Luana_Gani.html e fatela, la buona azione di comprare il libro e sostenere così l’attività dell’AIL), il suo staff fatto di ragazzi che amano lo sport dei racchettoni e lo hanno ben radicato in queste spiagge, in cui sono cresciute due campionesse del mondo (Briganti e Stefanelli), una top player come Eva D’Elia e due giocatori temutissimi in campo maschile come Cramarossa e Avantaggiato (tutti purtroppo costretti alla diaspora che li ha portati – o li porterà – a cercare altrove spazi più larghi per crescere e giocare).

In tanti anni di beach tennis ho maturato una “regola”: questo sport ha “vinto” laddove vedo bambini con il racchettone in mano. E’ il segnale che una famiglia ci crede e ha accontentato il desiderio infantile e sincero di provare a buttare la palla di là da quella rete. Ne ho visti tanti a Gandoli, ma anche in Toscana e ad Aruba. E’ lì che ho più fiducia che si possano fare buone cose.

Il Master ITF di Gandoli era la sesta e ultima tappa del primo Golden Tour, promosso da AGB, che chiude dopo aver toccato 3 mari e aver offerto quasi sempre tutto quello che aveva promesso a livello di interesse e di spettacolo.

Non sono mancate le sorprese.

Nel tabellone maschile tutto regolare fino alle semifinali, dove i binomi Calbucci-Meliconi, Tazzari-Garavini, Cappelletti-Carli (travolgenti sui pur quotati Cramarossa-Petrucci) e Maldini-Strano (a fatica su Catalano-Guercio) confermavano i favori del ranking. Ma in due combattutissime “semi” – entrambe chiuse al terzo set – i favoriti dovevano cedere: Meliconi, falloso al servizio, e Calbucci lasciavano strada a Carli (viceversa in vena di prodezze dalla linea di fondo) e Cappelletti, potenti e spettacolari come sempre.

Nel campo a fianco Tazzari e Garavini, in vantaggio di un set, subivano la rimonta di un binomio nuovo, Strano-Maldini, in cui la grande condizione di entrambi facilitava la nascita di un’ottima intesa.

In finalissima (terminata a sera inoltrata davanti ad un pubblico numeroso che seguiva le gare dal mattino) si assisteva alla prepotenza dei 4 giocatori al servizio, capaci di chiudere di forza ogni game, ad eccezione di due circostanze, al decimo game di entrambi i set, che decretavano i due break decisivi e il conseguente doppio 6/4 finale a favore di Carli-Cappelletti, nel 2011 spesso vicini ad un risultato di questo prestigio e capaci di coglierlo meritatamente proprio sui titoli di coda della stagione.

 (nelle foto da www.beachtennistime.net Micky e Luca alzano i trofei vinti a Gandoli, sotto Chicca e Giulia alla TV dopo il torneo di Marina Romea)

Discorso simile in campo femminile. Nel “club delle semifinaliste” il solo posto “non prenotato” dalla triade delle favorite veniva assegnato a Pretolesi-Visani, che però nulla potevano contro Olivieri-Briganti (al suo ritorno dopo due anni nella spiaggia della sua crescita sportiva); più equilibrati i favori del pronostico nell’altra semi, che finiva a Bacchetta-Spazzoli su Bonadonna-D’Elia in due set piuttosto rapidi.

Ripetizione, quindi, della finale del Delfino a Cervia, ma andamento più sorprendente, visto che le due romagnole, “affamate” dopo un 2011 magro per i loro standard, partivano a tutta e mettevano in difficoltà sin dai primi games (4-0) le due avversarie forse un po’ scariche dopo un 2011 da grandi protagoniste.

-o-o-o-

Per quel che mi riguarda la stagione si chiude qui. I giocatori sono attesi da una trasferta a Barcellona, dagli Europei in Bulgaria e dalla ormai consueta parentesi autunnale ai Caraibi (stavolta è inclusa anche la novità Saint Martin). Poi sarà solo tempo di stagione indoor.

.

.

Grazie a tutti per la compagnia. A presto sulle sabbie del mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *