Racchettoni caldi al Poetto di Cagliari

  • Scritto da Marco
  • 07.05.2012  21:14.30

 

Si è svolta sulla spiaggia del Poetto di Cagliari la terza edizione del locale torneo internazionale di beach tennis, promosso dalla Beach Tribu.

14 campi allestiti (dato rilevante in considerazione della non facile coesistenza fra la magnifica spiaggia cagliaritana e il consenso delle amministrazioni per organizzare su di essa eventi sportivi) affollati anche per altri tornei minori; e location impreziosita da una lussuosa terrazza-ristorante sul mare, molto apprezzata da tutti i presenti.

Partecipazione ricchissima di top players, presenti nonostante la contemporaneità con due prestigiosi appuntamenti in Germania (Stoccarda e Monaco in sequenza) che hanno allineato una starting list altrettanto qualificata.

In campo maschile si sono rispettati i pronostici, nel senso che le prime due teste di serie sono sbarcate in finale. Tuttavia il loro percorso non è stato semplice.

Paolo Tazzari e Marco Garavini hanno risolto solo al tie-break supplementare (10/8, con spettacolare giocata finale di Garavini ad alto rischio) la sfida di semifinale con il campione del mondo Calbucci(sempre continuo ad alti livelli) abbinato, per indisponibilità di Meliconi, al milanese Andrea Penza, molto cresciuto e ormai pronto al grande risultato negli appuntamenti clou della stagione, dopo aver costruito un’eccellente classifica ITF grazie soprattutto a tornei esotici all’estero.

Gli stessi Tazzari e Garavini, peraltro, avevano dovuto fronteggiare un ottavo di finale molto scomodo, contro una delle tre pericolose coppie russe (ce n’erano anche due femminili in rappresentanza di un movimento che coinvolge diverse città). I russi, nei primi turni, sono stati capaci di estromettere coppie di qualità come quella composta da Nicola Gambi e Amboni (by Kuptsov-Nanava, apparsi i più forti) e Antonelli-Chiesa (by Kratsov-Stakeheev) .

Luca Carli e Michele Cappelletti, freschi del successo a LidoEstensi, dopo aver faticato contro Barbieri-Guadagnini, hanno fermato in semifinale la lunga corsa del veterano ravennate Maurizio Di Cori e del campione di casa, il cagliaritano Paolo Tronci, giunto al N.12 di un ranking mondiale scalato, dopo le ben note difficoltà iniziali, con tenacia e ripetute performance. I due terribili baby romagnoli risolvevano la criticità del primo set (5/4 e 40 pari con palla set per gli avversari) imponendo poi in progressione il loro gioco alto e potente.

Tronci e Di Cori avevano superato negli ottavi una coppia russa, Kratsov-Stakeheev, ricorrendo alla grande esperienza di Mauri, autore di alcune mirabili giocate “alla vecchia maniera”, capaci di spostare per il campo i potenti avversari, togliendo loro ritmo e sicurezza. Paolo Tronci, con grande solidità alla risposta unita al consueto servizio ficcante, costruiva poi il suo capolavoro nei quarti, dove a cedere era la quotatissima coppia romano-pugliese composta da Ludovici e Fabrizio Avantaggiato, quest’ultimo rimasto solo a difendere l’orgoglio della sua regione, dopo i trasferimenti di Briganti, Cramarossa, D’Elia e l’abbandono per maternità di Rossella Stefanelli.

La finale cominciava in perfetto orario, di fronte ad una tribuna piena, seppure minacciata da nuvoloni neri poco promettenti.

Cappelletti e Carli marcavano una lieve superiorità, giocando con autorevolezza al servizio (gara di aces fra i due) e chiudendo di forza il primo set (6/3). Più equilibrio nel secondo, ma sul 6/5 è Michele Cappelletti ad imbracciare il suo attrezzo di guerra e a scaricare una raffica di aces. L’ultimo arriva proprio mentre il campo viene invaso da un violento scroscio di pioggia, giunto per fortuna con diverse ore di ritardo rispetto alle solite inutili previsioni.

Nel torneo femminile ci si attendeva in finale la sfida classica fra le iridate 2011 Briganti-Olivieri e le campionesse del 2010 Bacchetta-Spazzoli. Ma questo schema saltava in semifinale per l’exploit delle giovanissime romagnole Veronica Visani e Sofia Cimatti, vincitrici al long tie break su Bacchetta-Spazzoli, dopo aver loro rifilato un irriverente 6/0 nel primo set.

Più semplice il compito delle due romane, che si imponevano d’autorità sulle comunque brave Carli e Zanaboni.

La finale si caratterizzava per lunghi scambi, in cui le ragazze dimostravano ottima tecnica di base, con un ridotto numero di scambi chiusi da “vincenti”, anche se le giovani romagnole giocano un beach volley aggressivo, soprattutto con l’arma dell’attacco in bilanciere, fondamentale in campo femminile per spingere la palla senza perdere significativamente posizione per il colpo successivo.

Il risultato finale è un 6/3 6/4 che obbliga a considerare Visani-Cimatti come possibili outsider rispetto alle 3 principali coppie già in vista lo scorso anno (Bonadonna-D’Elia oltre a quelle citate).

 

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