- Scritto da Marco
- 05.06.2014 00:26.58
Nella suggestiva data del 6/6 alle ore 6 (del pomeriggio), in Piazza del Popolo a Ravenna, scatterà la tradizionale “24ore” che si caratterizza per grandi novità: la durata raddoppiata (diventata quindi 24+24 ore), la superficie di gioco (sabbia al posto del classico taraflex) e la coabitazione del beach volley con il beach tennis, specialità che, in questa città, ha avuto i suoi natali, negli anni ottanta.
In campo giocatori di ogni livello, con personaggi e iniziative collaterali di ogni tipo, fra cui un “Book Corner”, un angolo dove saranno proposti libri di tema sportivo. Ci saranno i volumi pubblicati da Antonio Babini, Antonio Corvetta, Max Di Franco e sarà ospite anche Federica Lisi Bovolenta, con il suo “Noi non ci lasceremo mai” che è diventato meritatamente un grande successo di letteratura sentimentale
Il book corner della 24+24 ore sarà anche l’occasione per presentare il mio “Beach Tennis Ravenna Capitale – Storia e Storie di racchettoni” scritto da me e realizzato da Uisp con il contributo del Comune di Ravenna e la cura grafica dell’amico romano Fabrizio Romiti
Di seguito l’articolo comparso sulla rivista nazionale specializzata Smash On The Beach, diretta dallo stesso Fabrizio
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Come molti sanno la città di Ravenna è la culla del beach tennis: nella sua spiaggia (Marina di Ravenna) si giocò il primo torneo con le regole attuali (1990) e già un decennio prima era diffusa la specialità giocata sulle reti alte da pallavolo, che formò la prima generazione di campioni (qualcosa di simile si giocava negli stessi anni anche a Fiumicino, sul litorale romano, per quanto con regole e modalità diverse).
La città romagnola ha poi sempre mantenuto laleadership per numero di campi (alcune centinaia, sempre a disposizione gratuita di chiunque, in certi stabilimenti anche nei mesi invernali), per numero di praticanti, numero di circoli e per numero di campioni(Mingozzi, Marighella, Calbucci, Meliconi, Maldini, Tazzari, Garavini, Gambi, Mariotti, Chirico, Mattei, Di Cori, Bianchedi, Bacchetta, Del Pasqua, solo per citare i più noti).
Il fenomeno, naturalmente, inorgoglisce la città, che però fatica quasi a capacitarsi che quel divertimento da spiaggia sia diventato uno sport in costante espansione mondiale.
Un consigliere comunale ravennate, Sirio Stampa, dai banchi dell’opposizione, ha voluto “mettere i puntini sulle i”: ha coinvolto il consigliere Buonocore (banchi di maggioranza) e ha proposto un Ordine del Giorno per la tutela e la valorizzazione del beach tennis come fenomeno nato e tuttora ispirato dalla città. (“Hai visto mai che con tutti questi investimenti internazionali qualcuno tolga a Ravenna il diritto di proclamarsi patria dei racchettoni?” ha commentato Sirio Stampa a sostegno della sua proposta).
L’iniziativa (caso alquanto raro in politica) ha centrato l’approvazione con voto unanime del Consiglio Comunale! E l’assessore allo sport Guido Guerrieri si è pertanto messo all’opera per dare seguito agli indirizzi contenuti nell’odg: è allo studio un’indicazione topografica “città del beach tennis” da mettere sui cartelli stradali che annunciano Marina di Ravenna; si è programmata una 24 ore di beach tennis in Piazza del Popolo (che si fonderà con un’iniziativa analoga dedicata al beach volley) e si è dato il contributo comunale necessario per consentire all’associazione sportiva dilettantistica UISP di editare un volume riccamente illustrato con la storia del beach tennis dagli albori ad oggi.
La cura dei testi è stata affidata a Marco Ortolani, giornalista e speaker locale che ha accompagnato l’evoluzione dello sport dalla nascita (“ero anche un giocatore, per quanto scarso, e lo sono ancora!”) e in tutte le avventure che lo hanno portato a crescere i giro per il mondo. Il titolo è“Beach Tennis Ravenna Capitale”, con sottotitolo “Storia e storie di racchettoni“.
“Ho cercato di raccontare le storie più suggestive – illustra “Orto” – ma uno sport che si svolge in spiagge colorate e in ambienti di vacanza “parla” soprattutto con le immagini, perciò ho coinvolto l’amico Fabrizio Romiti, che con la sua rivista Smash On The Beach ha dimostrato di saper trattare l’immagine sportiva in modo esplosivo e coinvolgente. Il volume è quindi riccamente illustrato con le foto più moderne e sofisticate tratte dal grande archivio di Fabrizio, integrate da qualche reperto più vecchio, uscito dai cassetti dei ravennati e dagli archivi della IFBT”.
“E’ un libro di immagini e racconti – aggiunge Orto – che parte dalla mia città e accompagna i lettori nella entusiasmante cavalcata che ha visto i racchettoni (a proposito: il nome “beach tennis” si deve al ravennate Bellettini) uscire da quella spiaggia e conquistare a poco a poco il cuore degli appassionati di tutto il mondo”.
Nel libro non mancano interventi diretti dei campioni e delle campionesse più popolari e brevi schede informative sulle loro biografie.
Il sottotitolo “Storia e storie di racchettoni a Ravenna” è volutamente lo stesso utilizzato da Ortolani in una sua pubblicazione di tre anni fa dedicata alla pallavolo, che non vanta a Ravenna una primogenitura mondiale (opera degli americani), ma ha nella città bizantina la vincitrice delle prime quattro edizioni del campionato italiano, dal 1946 al 1949.
Le iniziative legate al beach tennis fanno parte di un ricchissimo programma di eventi a sostegno della candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019, che sarà designata fra qualche mese.