A Santos un G1 su… clay
- Scritto da Marco
- 28.01.2015 22:01.48
Si è svolto a Santos il locale torneo di beach tennis giunto alla sesta edizione (la seconda con riconoscimento G1).
Buona la partecipazione internazionale, nonostante l’assenza degli italiani, rappresentati dal solo Paolo Tronci. Molto numerosi i partecipanti alle varie categorie amatoriali ad ulteriore dimostrazione di uno sviluppo del beach tennis in Brasile che va ben oltre la moda passeggera. Il risultato è una spiaggia viva e movimentata.
Santos costituisce il porto e la spiaggia della metropoli di San Paolo, da cui dista un’ora abbondante di strada molto panoramica a mano a mano che ci si avvicina al mare: solita raggiera di grattacieli intorno al golfo, popolazione gentile, traffico disciplinato, ambiente rilassato. Pochi spunti turistici interessanti. Rilevante, però, ilMuseo Pelè, dove un allestimento interattivo di quattro piani racconta la leggenda di questo calciatore, che ha trascorso a Santos quasi tutta la sua vicenda sportiva, se si esclude il finale-passerella ai Cosmos di New York
Bellissima la festa popolare della domenica sera, compleanno della città, con le strade invase da giovani.
Gli organizzatori locali hanno fatto un grosso sforzo per allestire il torneo, acquisire il montepremi (10mila $), approntare 25 campi, tribune per 300 posti all’ombra (il sole dell’estate brasiliana, seppure apparso raramente, è una minaccia seria), una movimentata cittadella intorno ai campi con qualche specialità locale (interessante l’omogeneizzato di Asaì, da un frutto scuro che cresce nel Nord). Male la gestione promozionale dell’evento, con poca comunicazione, senza speaker, senza marketing e con potenzialità commerciali (la spiaggia era piena di gente) sfruttate male
La sabbia non drenante della spiaggia di Santos non è amica del beach tennis: nel 2014, con temperature altissime, procurò ustioni anche agli atleti che giocavano con calzari. Quest’anno inubifragi caduti su Santos per tre notti consecutive hanno creato prima un problema di impraticabilità (i campi erano disseminati di pozzanghere e i volontari hanno lavorato duro per canalizzare l’acqua all’esterno) e in seguito – quando sole e vento abbondanti avevano asciugato le pozzanghere – la superficie di gioco è rimasta un crostone d’argilla su cui la palla poteva rimbalzare in modo tennistico. Ovviamente molto svantaggiati sono stati i giocatori con doti difensive e acrobatiche. Paolo Tronci e Antomi Ramos hanno disputato l’intero torneo con scarpe da tennis; qualcuno ha indossato calzari, mentre la maggioranza ha sfidato a piedi nudi la durissima argilla. L’Associazione Brasiliana Giocatori di Beachtennis (AJB) si è riunita di urgenza per evitare il ripetersi di queste situazioni di disagio. Si proporrà l’obbligo di un livello minimo di sabbia, simile a quello previsto dai regolamenti del beach volley.
Nel tabellone maschile interessante la sfida ai quarti fra il brasiliano di Rio (attenzione al delicatissimo gioco di rivalità fra i diversi stati brasiliani) Vinicius Font che (infortunato il partner abituale Mingozzi) si è schierato al via con l’altissimo e compassato francese Regis Courtois. I due sono venuti a capo di un magnifico match contro i francesi Lionel Bertolini (emulo beach tennistico di Pelè, per l’eleganza dei movimenti in campo, anche se spesso sarebbe necessaria un po’ più di essenzialità “calbucciana”) e l’ottimo giovane Irigaray.
Sorpresona negativa, invece, per i beniamini di casa Thales Santos e Marcus Ferreira, che, forse troppo coinvolti dall’allestimento del torneo, sono stati nettamente superati dalla grinta rabbiosa dei connazionali Chaparro e Agulha.
In semifinale l’ottimo torneo di Paolo Tronci ed Antomi Ramos si è chiuso ad un soffio dal clamoroso traguardo della finale. I due hanno trovato una grande giornata al servizio, con grappoli di aces, soprattutto nel primo set, che hanno mandato fuori giri soprattutto la ribattuta di Courtois. La soluzione del match si è avuta al terzo set, in cui la classe di Font è uscita in grande stile (anche come guida tattica del compagno nei turni di ribattuta) e dove Ramos ha accusato un passaggio a vuoto al servizio, che è costato caro.
Nell’altra semifinale, tutta brasiliana, Chaparro e Agulha trovavano il grande risultato, ma il giovane sconfitto Diogo Carneiro (al pari di Irigaray) sembra ormai pronto per un ingresso permanente fra i top della disciplina.
Appuntamento al campo centrale per la finale, dove c’è storia (un po’) solo nel primo set, quando Chaparro (efficace nei turni al servizio) e Agulha trovano il vantaggio iniziale (1/0) e agganciano gli avversari sul 4/4. Nello sprint, però, lo “straniero” di Rio Font non si fa intimorire e muove con costanza il pallottoliere. Courtois sale nettamente di livello rispetto alla semifinale, risponde meglio e non sbaglia nulla negli altri fondamentali. Risolto il primo set, il secondo diventa la marcia trionfale del “carioca” e del francese.
Fra le donne, assenti le italiane, il campo partecipanti è comunque prestigioso: la nuova coppia Cortez-Muniz parte con i favori del pronostico, ma ci sono le gemelline Hoarau che non sono venute da Reunion in vacanza (eventualmente avrebbero fatto male a lasciare la loro isola per Santos…). Le francesi battono in semifinale le grintosissime sorelle Sapienza (che avevano superato in rimonta nei quarti Barijan-Bourdet) e guadagnano l’accesso alla finale, dove però sono tritate dalle ottimeindividualità di Joana e Flavia, un tempo acerrime rivali (anche per differenti interessi commerciali nel beach tennis) e ora alla ricerca di un’identità di coppia che possa portarle a vincere tornei importanti.
In precedenza Joana e Flavia avevano dovuto impegnarsi a fondo per venire a capo della semifinale contro Ponce e Natalie (la sorella minore di Vini Font).
MarieEve e Mathilde escono dal campo un po’ deluse, facendo vedere i “morelli” rimediati nelle varie cadute sul durissimo terreno.
Thales Santos e Pauline Bourdet hanno vinto il doppio misto.
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Santos, 25 january 2015.
Final G1. Spettatori 200. Forte vento. Superficie di gioco argillosa, senza sabbia. Temperatura 31°
FONT / COURTOIS b. CHAPARRO / AGULHA 6-4 6-0
Durata set: 35’ e 21’. Tot. 56’.
Nota: interruzione di circa 5 minuti per infortunio a Agulha nel secondo set (colpito involontariamente da una palla dell’avversario).
Andamento set:
I set) 0/1 1/1 2/1 3/1 3/2 4/2 4/3 4/4 5/4 6/4
II set) 1/0 2/0 3/0 4/0 5/0 6/0
Punti individuali
FONT 24 (13 attacco, 8 battuta, 3 colpi bassi)
COURTOIS 12 (5 attacchi, 5 battute, 2 colpi bassi, 1 muro)
CHAPARRO 12 (8 battute, 4 attacchi)
AGULHA 10 (3 attacchi, 5 battute, 2 colpi bassi)
Errori individuali
FONT 6 (2 battute, 4 colpi bassi)
COURTOIS 1 (1 battuta)
CHAPARRO 9 (3 battute, 1 attacco, 5 colpi bassi)
AGULHA 8 (2 battute, 4 attacchi, 2 colpi bassi)
Situazioni di big point 40/40 : 1 (vinta da Font/Courtois)
Game a 0: 5 (5 vinti da Font/Courtois)
Punti complessivi: Font/Courtois 55, Chaparro/Agulha 28
Serie punti consecutivi: Font/Courtois 12 , Chaparro/Agulha 3
Punti determinati al servizio (battuta vincente o errore): 35 (42,1%)
*Nota: l’errore alla risposta viene considerato punto vincente del giocatore al servizio.