I 25 di Titta (da “SetteSere”)

Giuseppe Tittarelli, nome d’arte “Titta”, celebra domenica 12, al Socjale di Piangipane (da qualche tempo sua località di residenza), i 25 anni di carriera, con uno show speciale ricco di ospiti, immagini e sorprese.

25 anni e più di 1000 spettacoli… Tutto cominciò quando… “Condivisi con alcuni amici la passione per il rock demenziale degli Skiantos. Scrivemmo più di una canzone in un solo pomeriggio. Partecipammo a un concorso di canzoni proprio qui al Socjale e vincemmo il premio del pubblico. Poi ci chiamarono al Rigolò di Alfonsine…”

Il più trionfale? “Cinquemila persone alla Festa dell’Unità del 1995”

Il più contestato? “Quando il sindaco di Tredozio, il giorno dopo, fece appendere manifesti con le scuse per la volgarità del nostro spettacolo. Ma era andato tutto bene e la gente si era divertita”.

Il più pazzo? “Quando mi esibii a Marina di Ravenna, ma anziché rimanere in perizoma, come al solito, mi denudai completamente, mettendo in difficoltà chi non sapeva più dove mettermi le mille lire che di solito mi infilavano nello slip”

I più deludenti? “Dove non ci hanno pagato! Non ricordo invece contestazioni particolari. Spesso qualcuno sfotte e provoca, ma io non ci casco mai e rimango concentrato sul mio show”.

Il meno affollato? “Una volta in Veneto, alla vigilia di Natale: solo una coppia di spettatori che mangiarono un panino e andarono via. Noi finimmo lo spettacolo davanti alla platea vuota”.

Il rapporto con la tua città? “Ottimo. A Ravenna ho sempre avuto il mio seguito e anche a Faenza c’è molto affetto per noi. Non mi sono sentito snobbato”.

Il complimento che ti gratifica di più? “Quando mi dicono di essere cresciuti con le mie canzoni e mi ricordano quando io crescevo con gli Skiantos”

La critica che ti indispone? “Quando sottovalutano le capacità musicali di chi fa un genere demenziale. Elio e le Storie Tese sono dei mostri e anche noi ce la caviamo bene”.

Mai pensato di smettere? “ Una piccola crisi quando dieci anni fa c’è stata la separazione di alcuni membri del gruppo. Poi è stata troppo forte la voglia di tornare sul palco. Per preparare l’evento di domenica e il nuovo disco non ci salgo da ottobre e sento forte questa lontananza”.

Mai pensato di cambiare genere? “Proposi un repertorio di classici degli Anni Sessanta. Non funzionò, lasciai subito perdere”

Ripensando a quell’incontro a X Factor con Morgan? (l’esilarante video è tuttora on line e clikkatissimo) “Me la giocai bene. La mia apparizione non fruttò la partecipazione al programma, ma venne ritrasmessa infinite volte. Per me è stato un lancio importante”.

La tua battuta meglio riuscita? “Io e il maestro Muti siamo le migliori espressioni musicali di Ravenna. Anche se lui, a dir la verità, fa solo delle cover”.

Un tuo “olimpo” di cantanti e di comici? “Fra i cantanti Freak Antoni, con cui ho avuto il grande piacere di collaborare; il re dell’heavy metal Ozzie Osbourne e, forse vi sorprenderà, Franco Battiato, che come tutte le persone intelligenti sa essere anche molto ironico e divertente. Fra i comici direi John Belushi, Benigni, Grillo, Guzzanti, Woody Allen…”

Le donne? “Cantando degli insuccessi, paradossalmente, abbiamo avuto le nostre soddisfazioni”

Lo spettacolo di domenica? “Sarà in orario pomeridiano e diviso in due parti, come un evento teatrale. Nel primo atto presenterò il mio nuovo album “Canzoni Di Provincia”, nel secondo riproporrò i miei successi con una band arricchita da coriste, video e sorprese varie”.

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