Volley: Bunge in salsa-Festival

Con 72 edizioni disputate (la 73ma è quella in corso) il campionato di volley vanta una storia più lunga di quella del Festival di Sanremo, che cominciò 5 anni più tardi. La Robur Ravenna di Angelo Costa e Nilla Pizzi con “Grazie dei Fiori” aprono i rispettivi albi d’oro.

Usiamo le infinite suggestioni che ci ha dato il Festival per raccontare il momento che vive la Bunge Ravenna, che ha sconfitto il Verona in attesa delle sfide decisive per il sospirato ingresso nei playoff.

Ancora”, fu il successo di Eduardo De Crescenzo nel 1981 ed è il ritornello di Soli: “La vittoria contro Verona ci tiene in pista, ma la quota playoff dovrebbe essere intorno ai 40 punti. Di queste imprese ce ne vorranno parecchie altre…”

“Un’avventura” è il brano dell’unica presenza al Festival di Lucio Battisti che raggiunse proprio quel nono posto che la Bunge vorrebbe evitare. L’avventura, però, è stata la partita di domenica: primo e terzo set vinti annullando set point agli avversari, due ore e quaranta con frequenti punto a punto e con giocate spettacolari che hanno esaltato il pubblico.

Una lacrima sul viso (Bobby Solo 1964) è quella che fa scendere Tiziano Mazzone: la risonanza ha dato esiti sconfortanti: per il giocatore la stagione è finita senza essere mai cominciata. Il danno alla caviglia patito durante il precampionato è stato disastroso e la squadra, i tifosi e tutti gli sportivi si stringono in un abbraccio a questo sfortunatissimo atleta.

“Siamo nella stessa lacrima” diceva Elisa in “Luce” che vinse nel 2001. Se per Mazzone il ko è definitivo, le condizioni della schiena di Marechal e delle ginocchia di Poglayen destano qualche allarme. Stringono i denti e vanno in campo, ma le energie sono in riserva.

La “temperatura” playoff nei confronti di Padova (che ha perso domenica a Monza) segna ancora “meno due”: “Ma che freddo fa” avrebbe detto Nada nel 1969

Uomini Soli è il brano con cui i Pooh sbancarono nel 1991. L’aggancio facile è con il cognome dell’allenatore, ma un lieve calo di affluenza del pubblico al De Andrè ci fa rilevare come i giocatori del tecnico modenese meritino un po’ più di sostegno dal punto di vista “numerico”.

“Solo Grazie” mise in luce l’unico frate nella storia del Festival (Cionfoli, 1982). Soli alza la voce e lo pretende per il libero Goi, la cui sostituzione è stata accolta con favore “sospetto” dal pubblico. L’allenatore lo scandisce: “Ricky è l’architrave della nostra squadra: dobbiamo solo ringraziarlo, voglio sperare che fosse solo la gioia di vedere in campo Marchini”

Il 4 marzo (del 1943) è la data di nascita del grande Lucio Dalla, nonché il titolo di una sua celeberrima canzone sanremese, ma anche (nel 2018) la data dell’ultima giornata di regular season. La Bunge sarà a Perugia, nella tana degli attuali capoclassifica. Fare punti quel giorno sarà un’impresa, occorrerà aver vissuto prima “l’ora più dolce” per non dover cantare il successo dei Rokes del 1967: “Bisogna saper perdere” e celebrare invece “Una storia importante” come quella di Eros.

 

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