Sanremo 2019: pagellone finale

Claudio stratega: 10 e lode. Re-inventa il Festival. Mantiene la liturgia e gli ancoraggi della tradizione, ma riempie la gara di suoni nuovi, conquistando gli adolescenti e garantendo lunga vita al Festival, restituendogli il compito primitivo di festa per le famiglie.

.

.

.

.

Claudio direttore artistico: zero. Sceglie 24 canzoni che non mi piacciono. Nessuno era mai riuscito in un compito del genere. Incredibile. Impossibile. Inspiegabile

.

.

.

.

Claudio conduttore: 6. Imprigionato nella liturgia non esprime il suo humor e si adagia nel ruolo di sacerdote. Accetta di fare semplicemente il “bravo presentatore”, che non è il mestiere che gli riesce meglio

.

.

.

Claudio performer e “duettatore artistico”: 10. Apre cinque serate con altrettanti prodigi musicali e spettacolari, con una qualità che non ammette repliche. Nei duetti è preciso e impegnato, anche se è ovvio che cimentarsi in repertori diversi dal suo (come avvenne nel 2018) riduce la potenza dell’effetto complessivo. Per me il picco è in “Noi No” che apre la terza serata.

.

.

Virginia: 7. Incantevole nei numeri “da copione” quando può esibire la sua bravura sconfinata (il numero lirico e quello con le imitazioni delle cantanti valevano il “biglietto” da soli). Solo benino se deve presentare in senso classico. Quasi male quando deve improvvisare. Va detto che è una ragazza dalla bellezza intrigante, la hanno vestita benissimo e deve avere anche un bel cuore.

Bisio 4: Grande delusione. Male come presentatore classico (non è il suo mestiere), male come scrittore di testi comici (era il suo mestiere?), malissimo come improvvisatore (gaffes in numero inaccettabile). La delusione più grande sta nel fatto che, messo a “nudo”, non mi è sembrato un uomo simpatico. Funziona bene come spalla (è il suo mestiere!) del grande Cevoli.

Duetti e ospiti: 10. Tutti magnifici, magnetici, intensi, credibili. Sono stati l’ancoraggio al Festival per le generazioni “over”. Bocelli, Giorgia, Ligabue, Venditti (che conferma un feeling artistico e forse anche umano modesto con Baglioni), Mengoni, Cocciante, Mannoia, Alessandrina Amoroso (tenera), Ramazzotti, Rovazzi (particolarmente bravo), Hunziker (rimpianta…), Favino (rimpiantissimo!!!). L’apice, a mio avviso, lo raggiunge Elisa, che duetta con Claudio su Vedrai Vedrai, in un numero tecnicamente difficilissimo, dall’esito perfetto (a differenza di quasi tutti gli altri, spesso scarabocchiati o difettosi, immagino per la poca possibilità di provare). Al secondo posto ci metto il bell’omaggio di Claudio con Serena Rossi a Mia Martini (uffa… potevano fare “Stelle di Stelle” però…)

.

Autori 3: Disastrosi. Testi di una banalità da vergognarsi. Gag da trasmissione del pomeriggio. Male!

.

Comicità: 6. Tallone d’achille di questa edizione. Ci si affidava a Virginia (il cui talento si libera solo in pochissime occasioni) e a Bisio (totalmente inespresso). Se il voto non è più basso lo si deve ai divertentissimi interventi di Paolo Cevoli (“Bisio! Se volevo parlare con un coglione parlavo con uno dei miei!”) e del Mago Forrest, che ammaestra la folla in subbuglio per Loredana Bertè con “Grazie per non avermi messo in difficoltà con la solita standing ovation”.  Non mi sono piaciuti i due comici pugliesi, con tentativi balordi di satira politica.

.

La gara: 2. Nessuna canzone è degna di essere riascoltata dopo il Festival. Lieto e confortato che a qualcuno siano piaciute. Se fossi stato obbligato con le armi a scegliere qualcuno avrei buttato il mio voto su Arisa (forse la mia cantante “spreferita”), che mi fa anche tenerezza nell’ultima sera quando la febbre le strozza il respiro durante l’esecuzione  del suo brano che, per beffa, parla di “stare bene”. Ottima anche nel duetto con Tony Hadley degli Spandau Ballet.

.

.

Le gambe: Alcune eccellenze clamorose.

La migliore (Virginia),

.

.

.

.

.

.

.

.

la meno attesa (Paola Turci, 54 anni),

.

.

.

.

.

.

.

la conferma (Anna Tatangelo)

.

.

.

.

.

.

.

e “alla memoria” (Loredana Bertè).

One Comment

  • Carlo ha detto:

    Mai come quest’anno ho visto il Festival e leggo ci attenzione i commenti di Marco che mi trovano molto d’accordo su determinate situazioni e personaggi…. Bisio di immensa delusione…. per quanto concerne Virginia è una forza della natura alla qualyva dato lo spazio di esprimersi liberamente e quandune ha avulsa possibilità lo hadimosuin pieno in generale meglio la conduzione dell’anno scorso. Per le canzoni alcune mi sono piaciute molto ci sono dei testi interessanti però uno stravolgimento simile lo avrei affrontato gradualmente e soprattutto avrei messo al massimo 20 concorrenti per non dovere arrivare di fretta discapito dello spettacolo ogni sera alle 1:30. Gli ospiti tutti interessanti ma non si può perdere 15 minuti per introdurre Ligabue non ne ha bisogno…… condivido in pieno la protesta di Ultimo al di là della canzone in se…. i giornalisti devono essere meno divi…. e la giuria di qualità deve essere competente e del mestiere….. mi fermo qui

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *