Scuola 2020/21 – Tutti in un ABBRACCIO

SETTEMBRE 2020 – TUTTI IN UN ABBRACCIO
Si avvicina il primo giorno di scuola e io lo immagino così.
I ragazzi di ciascuna classe, prima di cominciare le lezioni, si uniscono con i loro insegnanti in un abbraccio stretto e vigoroso.
L’insegnante avrà il compito di pronunciare parole di questo tipo.
“Questo abbraccio contiene tutte le energie di questa classe. Tutta la gioia di ritrovarci; tutta la nostra voglia e il nostro diritto di crescere culturalmente e umanamente; tutta la fiducia che metteremo nel lavoro di insegnanti, tecnici e collaboratori scolastici e nella disciplina degli studenti; tutta la consapevolezza di quanto sarà necessario aiutarci nei momenti di difficoltà”.
“Questo abbraccio contiene anche la gratitudine per un Paese che ha fatto e fa tuttora grandi sforzi per permetterci il privilegio e la grande opportunità di fruire di una scuola obbligatoria e gratuita. Per coloro che si sono battuti fino all’ultimo respiro per mettere la crescita scolastica e morale dei giovani al centro di ogni speranza di futuro migliore”.
“Questo abbraccio contiene anche i nostri corpi, le nostre forze giovanili, le nostre disabilità, i batteri e i virus che abitano in noi. Per un anno essi convivranno in un ambiente ristretto e determineranno scontri, conoscenze, attrazioni, coesistenze difficili e persino trasmissioni di malattie che potrebbero riportarsi ai nostri familiari e alle persone che frequenteremo fuori dalla scuola. Ne siamo consapevoli da sempre, come siamo consapevoli che queste dinamiche sono parte di una natura umana imperfetta e mortale, ma infinitamente affascinante”.
“Questo abbraccio raccoglie e scolpisce nel nostro cuore la sofferenza dei nostri connazionali e di chiunque nel mondo che, nei mesi scorsi, ha perso la vita, ha patito le ingiurie della malattia, della solitudine e dell’incertezza economica e di chi ancora ne soffrirà in futuro”.
“Anche per loro ci impegniamo a moltiplicare il nostro impegno e i nostri sforzi, per costruire un mondo migliore a partire da questo anno scolastico. Uniti. Senza distinzione di condizione economica, di convinzione religiosa, di credo politico”.
Campanella. Andiamo ragazzi. Sarà bellissimo.

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