25 maggio 1991 – I Campioni Siamo Noi! (cliccare in fondo per ascoltare l’audio)
Avevo solo 24 anni, ma già da 5 curavo le radiocronache del volley ravennate per le varie emittenti cittadine.
Nel 1990/91 la nostra squadra si rinforzò improvvisamente con il denaro del Gruppo Ferruzzi e io ebbi l’onore di raccontare alla radio una stagione trionfale con la vittoria della Coppa Italia (finale a Mestre, contro la Mediolanum Milano) e dello scudetto (finale contro la Maxicono di Parma).
Mio padre registrava le cronache delle partite più importanti sulle audiocassette, che si usavano allora.
Nel 1998 lasciai la casa dei miei genitori. Durante il trasloco avrei buttato quelle cassette (ormai nessuno aveva più i supporti per ascoltarle), ma mio padre le intercettò di nascosto, mettendole dentro una scatola di cartone con scritto “gagget”, nome generico, in un inglese generico, per oggetti generici che secondo lui erano da conservare.
Molti anni dopo ho ritrovato le cassette. Ho isolato quella della finale-scudetto; l’amico Beppe ha integrato la scoperta con una parte della registrazione che io non avevo; l’amico Matteo ha curato la digitalizzazione del file e ho avuto l’idea di aprire una pagina facebook https://www.facebook.com/Il-Messaggero-25-maggio-1991-101000445245759 dedicata al 25 maggio del 1991, il giorno dello scudetto, per me una specie di “A day in the life” che, tutto sommato, diede il via alla parte più piacevole della mia gioventù. Seguirono altre vittorie (3 coppe dei campioni!) ma nessun episodio mi fece raggiungere quell’intensità emotiva.
Qui riporto gli ultimi minuti di una radiocronaca che venne tutta condotta a questo ritmo, reso possibile dal fiato degli anni verdi, anche se, a dir la verità, ad un certo punto l’emozione sembrò farmi un brutto scherzo. Dovetti fermarmi per qualche secondo, temendo il peggio, e calmare il cuore con la mano, prima di ripartire a tutta birra, sperando che la “pompa” reggesse fino alla fine, come fortunatamente è successo.
In segno di riconoscenza, il 25 maggio del 2001, a dieci anni da quella partita, organizzai il Decennial Match, una “rivincita” fra le stesse squadre a cui parteciparono tutti i protagonisti italiani e stranieri (anche se molti avevano già smesso di giocare) davanti a quasi 3000 spettatori.
Il 25 maggio del 2011, invece, allestii al Teatro Alighieri di Ravenna un evento denominato “Venti di Gloria” in cui si susseguirono sul palco performance comiche, musicali e poetiche di vario genere, insieme alle testimonianze dei protagonisti di allora.
E anche per il trentennale del 25 maggio 2021 ci inventeremo qualcosa.
Grazie quindi:
a papà per la buona idea di conservare le cassette e per l’affetto che metteva nel registrarle
a Beppe per la prontezza di sapere, dopo tanto tempo, dove poter trovare il pezzo che mancava
a ClinicaMobile di Matteo per la digitalizzazione
alla buonanima di Danilo Casali (proprietario di Radio Ravenna Uno che trasmetteva le partite) e a Luciano Ferretti (regista e capo della redazione sportiva che mi scelse per questo incarico, difendendomi anche in momenti di difficoltà);
ai giocatori Fabio Vullo, Karch Kiraly, Stefano Margutti, Andrea Gardini, Roberto Masciarelli, Steve Timmons, Gianni Errichiello, Stefano Pascucci, GianMarco Venturi, Giovanni Mambelli, Mario Fangareggi e Vigor Bovolenta, uomini che ho ammirato molto e non solo per le loro abilità pallavolistiche
all’allenatore Daniele Ricci, che mi ha insegnato tantissime cose
al primo dirigente Giuseppe Brusi
al vice-allenatore Stefano Chierici e a tutti i componenti dello staff tecnico, fra cui Giorgio Bottaro, Barbara Gelosi, Oronzo Guarini, Ico Tabanelli e Gino Bolognesi.
a Carlo Sama che chiese di conoscermi per complimentarsi delle mie iniziative regalandomi il pallone della finale autografato da tutti i giocatori
alle tante belle e simpatiche ragazze che frequentavano il Pala de Andrè in quegli anni, creando un’atmosfera irripetibile, divertente e stimolante
agli amici Gianni Russo, Marco Pirazzini, Johnny Casadei e al compianto Nerio Lontani, che collaborarono alla realizzazione del Decennial Match
all’amico Ferrino Fanti, che credette, quasi da solo, nella bontà del progetto “Venti di Gloria”
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