Tutto sommato Grazie 2020 – (Pippone covid-free)
Se non fosse stato per la “vicenda principale” che lo ha caratterizzato, e di cui parlerò a parte, il mio 2020 non sarebbe da buttare, anzi!
Prima di tutto sono contento di aver mantenuto la mia – proverbialmente ottima – salute (ventesimo anno senza nemmeno un giorno di malattia), di non aver preso peso, di aver letto buoni libri (in particolare “La Partita” di Piero Trellini, che rimarrà ai posti migliori della mia libreria, ma in 12 mesi ne ho smaltiti molti altri di qualità), di aver visto ottima TV (grazie Sky Arte, Rai Storia e Sky Sport: non so come avrei fatto senza di voi!), di aver visto tre (solo tre, purtroppo) ottimi concerti dal vivo (Massimo Ranieri, Abba Gold e Giuseppe Panarelli) di essere riuscito anche a concedermi bel cinema (“Gli Anni Più Belli” e “Hammamet”), di aver vissuto momenti interessanti per la mia vita sentimentale, di aver affrontato sfide nuove e stimolanti per il mio hobby professionale di commentatore sportivo e conduttore di eventi, di aver avuto occasioni (anche se solo tre, di cui una televisiva e una web, contro le almeno cinque previste) per presentare in pubblico il mio libro.
Ho dato un minuscolo contributo alla realizzazione di un film “artigianale ma con gusto” sul gioco cinese del mah jong di cui sono da sempre appassionato.
Ci sono poi alcuni riflessi direttamente legati alla difficoltà sanitaria che abbiamo vissuto, come il miglioramento della mia condizione economica (conseguenza di 10 mesi senza spendere praticamente niente per trasporti, vacanze, abbigliamento, eventi, ecc) e la migliorata confidenza con le tecnologie, che mi hanno permesso di imparare a proporre il mio pensiero anche in forma di diretta internet e creando gruppi facebook dedicati alla musica e allo sport che hanno raccolto molti partecipanti.
Nel mio abito lavorativo, ho praticato con entusiastico successo la modalità smart working, che ho vissuto come un privilegio straordinario e che ho cercato di “ripagare” moralmente lavorando un anno intero (a ritmo doppio rispetto all’ufficio) senza conoscere sabati, domeniche, festività, ferie, eccetera, fino al limite raggiunto nei mesi dell’emergenza marzo-maggio, in cui facevo notte fonda per essere in qualche modo all’altezza dei disperati bisogni di chi si rivolgeva al nostro Istituto. In un anno di “eroismi” vari io ho fatto volentieri quello che ritenevo alla mia portata, senza contare le ore, senza chiedere niente in cambio, sentendomi ripagato dal solo privilegio di poter lavorare da casa.
Ho partecipato a due manifestazioni pubbliche, riprendendo una “tradizione” di impegno che avevo abbandonato da molti anni. In gennaio sono stato alla Darsena con le “Sardine” e ad ottobre sono andato a manifestare gridando “Libertà!” con gli imprenditori che protestavano contro il lockdown; oltre alla dolorosa ed emozionante partecipazione al pubblico lutto per la scomparsa dei miei concittadini Fabrizio Matteucci e Giuseppe Tittarelli.
Chiudo con la musica: ho seguito da vicino il progredire dell’album “Da Zero A Dieci” dei miei amici padovani della Contrabband, presentandone anche il primo elemento, che uscirà proprio alle Zero e Dieci minuti della notte di Capodanno.
Infine non credo che tutti possano capire l’effetto deflagrante dell’uscita “normale” di un nuovo lavoro del maestro Claudio. Figuriamoci stavolta che si è raggiunto un livello assurdo, una Divina Commedia del canto italiano, materiale compositivo musicale, letterario e interpretativo con cui nutrire ascolti e studi per secoli, come è riuscito, in passato, a pochi grandissimi della nostra arte.
Grazie 2020(*). Buon 2021 di libertà a tutti
(*) dell’asterisco se ne parla con pippone a parte.