Non solo virologi…

Per un virologo che dice “state a casa!” c’è un cardiologo (200mila morti l’anno) che dice “andate a godervi i parchi, la montagna, la campagna, le spiagge, la natura”.
Per un virologo che dice “chiudete le aziende!” c’è un economista che dice “andate a lavorare, perché la diminuzione del vostro reddito e di quello del vostro Paese porterà a conseguenze, anche sanitarie, peggiori di quelle che pensate di evitare, perché non avrete soldi per curarvi e condurre una vita sana”
Per un virologo che dice “rinviate le elezioni” o “governate il Paese con DPCM dittatoriali” c’è (ci dovrebbe essere) un leader democratico che dice “la democrazia è un valore costato sangue e dolore e non è barattabile nemmeno con la salute” (sub: Per un presidente che dice “dove si sono fatte le elezioni c’è stato un aumento dei contagi” ci dovrebbe essere un osservatore onesto che dicesse “non è vero”).
Per un virologo che dice “state lontani dai vostri affetti” c’è un sociologo che dice “incontrate le persone che amate, anche correndo rischi di salute, perché isolarvi dagli affetti determina conseguenze sul vostro equilibrio psichico ed emozionale peggiori del contagio che state cercando di evitare e che, peraltro, contrarrete fatalmente lo stesso, prima o poi”
Per un virologo che dice “portate la mascherina all’aperto” ci sono molti medici (e anche molti virologi) che dicono “è un obbligo inutile” dermatologi che dicono “fa male alla pelle” pneumologi che dicono “fa male al respiro”, medici di varie specializzazioni che dicono “se non portata con metodi chirurgici è inutile e anche pericolosa per la carica batterica che accumulano” e filosofi esteti che dicono “è talmente brutto, scomodo e triste che anche se servisse a qualcosa non è pensabile di imporre un simile comportamento”
Per un virologo che dice “vabbè, almeno portatela al chiuso” ci sono giornalisti e osservatori scientifici che dicono “12 mesi di studi statistici evidenziano come questo presidio sanitario non abbia diminuito la possibilità di contagio insita nella vicinanza fra le persone per cui l’invasiva imposizione obbligatoria del presidio non è congrua con i benefici che ne derivano, perché due persone vicine si contagiano lo stesso”.
Per un virologo che dice “chiudete palestre e luoghi di sport” c’è un fisioterapista che dice “lasciate aperti questi luoghi dove si costruisce la forza e la salute dell’individuo che li rende più in grado di sconfiggere l’eventuale malattia”.
Per un virologo che dice “chiudete le chiese” c’è un teologo che dice “riconosco solo l’autorità del Dio che mi ha dato la vita e che me la preserva obbligandomi a determinati comportamenti liturgici che sono preminenti rispetto alla possibilità di ammalarmi. Quando mi è stato detto di aprire le braccia a Cristo o di aiutare gli ammalati non mi è stato specificato di far prima loro il test sierologico”.
Per un virologo che dice “chiudete le scuole, non fate incontrare i bambini” c’è un pedagogista che dice “il danno di tenere lontani fra loro i giovanissimi è terribile anche a fronte del teorico beneficio sanitario che consegue da queste scelte”
Per un virologo che dice “fate qualsiasi cosa per salvarvi la pelle” ci può essere uno scienziato ecologista che sottolinea come “l’impatto dell’Uomo sul Pianeta sia devastante e vada limitato per evitare la chiusura stessa dell’esperienza Umana; lasciamo fare alla natura il suo, pur doloroso, lavoro di auto-tutela”. E ci può essere un saggio che dice “Vivete di coraggio! Morirete una volta sola, anziché morire ogni giorno di paura e di inedia”.
Per un virologo che dice “non salutatevi stringendovi la mano” c’è un umanista che dice “le strette di mano costituiscono la rete che tiene insieme la minima cordialità delle persone nel mondo; è impensabile rinunciare a questo gesto e a richiuderci in una sterile bolla di asocialità. C’è sempre la possibilità di lavarsi le mani o passarsi l’alcool per eliminare ogni impurità”.
Per un virologo italiano che dice “abbiamo fatto il massimo per preservare la salute dei nostri connazionali” ci sono virologi di altre nazioni che evidenziano i dati fallimentari del nostro Paese e i loro dati migliori con provvedimenti infinitamente meno invasivi.
Per un virologo che dice “Il ministro Speranza ha operato bene, va confermato” ci dovrebbe essere una sollevazione politica che dicesse: “ma ché… davero???!!!”
Per un virologo che dice “la speranza è solo nel vaccino” ci sono medici che dicono “la speranza è anche nel perfezionamento delle cure”.
Per un virologo che dice “dalle 22 in poi non si può più andare da nessuna parte” c’è qualcuno che dice “ma questo esattamente che cazzo c’entra con il virus?”.
Per un virologo che dice “scaricate Immuni e ci salveremo” ci dovrebbe essere un popolo che dice “eeehhh???”
La virologia è una scienza rispettabilissima ma non è l’unica.
Chi sa tutto dei virus non è detto che sappia tutto degli Uomini

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